“MORTE DI UN UOMO FELICE†(di Giorgio Fontana, Sellerio Ed.)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Agosto, 2014 @ 2:54 pmDetto altrimenti: un altro libro finalista al Campiello 2014 … (post 1643)
Tre post fa vi ho raccontato di un altro libro (“La gemella H” di Falco) e fatto cenno di questo. Sono stati i miei due libri dell’estate. Già , perché si è molto più indotti a leggere le novità che non a colmare le lacune di lettura del passato. E le mie sono tante … tante perché fino al mio pensionamento “spintaneo†a 65 anni (io non avrei voluto, stavo sviluppando con successo un progetto aziendale interessante, con una grande prospettiva di sviluppo) fino a quel momento, dicevo, la mia era una “testa altroveâ€, ovvero non avevo spazio mentale per altro. Ora invece … si salvi chi può, dice mia moglie e anche l’editore di questo blog …! Infatti, leggo e scrivo, scrivo e leggo. Ma almeno non faccio danni …
Libri “nuoviâ€, dicevo. Infatti sei aggiornato e poi la gente cosa deve/può pensare? Ovviamente che tu sia “sempre†stato un GL (Gran Lettore, come la mia carissima amica collega blogger Mirna Moretti, lei si che è una GL!).
Ma veniamo al libro. L’Autore Giorgio Fontana è un giovanotto sui trent’anni. Dei cinque finalisti al Campiello (vedi post del 26 luglio 2914, “Campiello?”) è sicuramente il racconto più attuale, riguardando gli anni del terrorismo a Milano 1981 e seguenti. Come egli stesso afferma e scrive, prima di mettersi all’opera (a questa opera) egli si è ampiamente documentato. E questo fatto lo rende assai meritevole ai miei occhi. E poi, una recensione, un breve sunto? Be’, trovate tuto in internet … io dico solo che si tratta di due storie parallele, quella del padre del protagonista, partigiano nell’ultima penultima guerra e quella di Giacomo, suo figlio, pubblico ministero, combattente nell’ultima guerra. Ma la penultima guerra, quale era stata? La seconda guerra mondiale, ovviamente. E l’ultima, quindi, almeno ai giorni del racconto? Quella contro il terrorismo ma non solo. Infatti si tratta anche di una lotta personale del protagonista per cercare di capire le ragioni del fenomeno che egli è chiamato a contrastare.
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Ecco, questo è il secondo fatto che mi ha molto favorevolmente colpito: che l’Autore, un giovane Autore, il giovane Autore abbia messo in evidenza la necessità di pre-venire il formarsi di fenomeni o fatti negativi, capendone la cause, il che – in altre parole – significa pre-venire piuttosto che semplicemente inter- venire o post-venire, cioè “punireâ€.
Per la “par condico”, ecco gli altri quattro finalisti al Campiello: Fusta Garavini, “Le vite di Monsù Desiderio”, Bompiani - Michele Mari, “Roderick Duddle”, Einaudi - Mauro Corona, “la voce degli uomini freddi”, Mondadori - Giorgio Falco, “La gemella H”, Einaudi.
P.S.: la lettera minuscola del titolo del libro di Corona è voluta dall’Autore.
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