IERI E OGGI, TUTTO IN TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Luglio, 2014 @ 5:18 pm

Detto altrimenti: tutto, in Trentino abbiamo proprio tutto: arte, storia, cultura, politica, natura, sport, poesia, mari e monti … anzi no: laghi e monti … vabbè, quasi tutto … è che il mare ancora non ci siamo riusciti … (post 1594)

 Ieri: arte, storia, cultura

 1 - 12 LUGLIO 2014 (3)Quante volte siete passati da Cavalese senza andare a visitare il Palazzo Museo Pinacoteca della Magnifica Comunità (della Valle) di Fiemme? Ieri, grazie all’iniziativa di alcuni amici trentini, eccomi in visita a quella splendida testimonianza storica, la quale, inizialmente era semplicemente il Tribunale, il carcere (per delitti che comportassero non oltre tre mesi di reclusione: gli altri carcerati venivano traferiti ad Innsbruck), dimora e sede del Giudice.

.

.

2 - IMG_2068-225x300[1]Il Palazzo è sede di una mostra permanente di quadri delle varie epoche e di mostre temporanee diverse. Splendida costruzione rinascimentale, fu realizzata dal cardinale Madruzzo, appartenente alla famiglia che diede ben quattro Principi Vescovi alla Chiesa trentina. La stessa famiglia che ad Alfonsina Gonzaga, sposa del proprio ultimo discendente – il Capitano della Rocca di Riva del Garda, Gianangelo Gaudenzio Madruzzo  consentì di costruire anche la meravigliosa Chiesa barocca dell’Inviolata a Riva del Garda in ringraziamento alla Madonna per avere preservato Riva del Garda dalla peste del 1630 (quella del Manzoni, per intendersi). Siamo nella seconda metà del ‘500 – prima metà del ‘600. Epoca della Controriforma, della Guerra dei Trent’anni con i suoi risvolti nell’Italia settentrionale fra i quali il saccheggio di Mantova (v. nel mio post del 4 marzo 2014, il libro “Tre punti di Rosso” di Luisa Gretter Adamoli (Ed. Curcu & Genovese). Ma torniamo a Cavalese.

.

3 - 12 LUGLIO 2014 (6)Il termine comunità appare nei documenti all’inizio del XIII secolo, quando viene registrato anche l’uso della parola scario, per indicare la massima autorità degli uomini della valle, nonché i nomi sia delle antiche regole di cui essa era formata, che dei quartieri in cui queste ultime erano raggruppate.  La Comunitas Vallis Flemmarum appare nel 1234 come un ente già pienamente costituito, unito e compatto nella difesa giuridica dei diritti sul territorio, in contrapposizione alle rivendicazioni delle comunità confinanti.  La conferma della proprietà del territorio, o meglio della sua formale investitura nell’ambito di rapporti di tipo feudale, si ha nel XIV secolo, quando il vescovo di Trento Enrico di Metz (1310-1336) concesse il cosiddetto Privilegio enriciano. In quel documento sono elencate le montagne, da intendersi come territorio sfruttabile per il pascolo d’altura e per il taglio del legname; nello stesso documento si riconfermano diritti praticati ‘già da duecento anni’: pascolare, tagliare legna e legname, cacciare, pescare. Da tutto questo si può, pur con la dovuta prudenza, parlare dell’esistenza della Comunità, intesa come ente collettivo riconosciuto dall’autorità vescovile e dotato di norme per l’amministrazione e lo sfruttamento del territorio da essa approvate, a partire dal XII secolo, cioè dall’epoca dei cosiddetti patti ghebardini.

 4 - 12 LUGLIO 2014 (5)Ci accompagna una graziosa e assai preparata giovane guida, che ci spiega fra l’altro come qui siano nate le “regule”, ovvero le Regole che “regolavano” appunto l’uso dei beni comuni, giovane guida che ancora qui ancora ringraziamo.  Il Palazzo: andate a Cavalese e quanto meno leggete l’opuscolo “Il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme – Da residenza Vescovile a Museo”, testi di Chiara Felicetti con la collaborazione di Isabella Pompei, estratto dall’omonimo volume.

.

 Ieri: cultura, politica

5 - th[5]Cultura, ovvero l’insieme delle conoscenze. Come si è evoluta la cultura delle Magnifiche Comunità, della Cooperazione di Don Lorenzo Guetti (Vigo Lomaso nelle Giudicarie Esteriori, 6 febbraio 1847 – Fiavè, stesse Giudicarie, 19 aprile 1898) nella quale i cooperanti erano, ognuno, responsabili in solido del “bene e del patrimonio comune”? Ci siamo trasferiti all’interno del Centro Sci da Fiondo di Tesero per una riflessione storico-politica (è la prima volta che ci arrivo in auto: tutte le altre volte ci sono passato in bicicletta, nel mio percorso da Molina di Fiemme a Canazei, 90 km andata e ritorno).  Dice … oggi l’eredità di quelle regule, di quella cooperazione, di quella identità, di quelle autonomie sono i nostri partiti territoriali. Già, ma cosa sono oggi queste “entità”?

 La cooperazione è tutt’altra cosa … ma questa è un’altra storia.

 6 - th[10]L’identità spesso viene percepita come  un termine lessicale, come un aspetto superficiale ed esteriore nell’abbigliamento (vedi le divise degli Schuetzen), un parlare dialetto. Talvolta però viene ancora percepita come invece dovrebbe essere, correttamente, da parte di tutti: e cioè identità come comportamenti in favore della collettività, siano essi quelli dei volontari dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino, delle tantissime forme di volontariato sociale. Ecco, identità come comportamenti effettivi “di e per” una Comunità.

 Gli Schützen erano una milizia volontaria asburgica, adibita alla difesa territoriale del Tirolo dal 1511 al 1918.

 7 - th[8]Dalle antiche autonomie ai moderni Partiti Territoriali. Ci siamo domandati quali debbano essere e quali non essere le connotazioni caratteristiche di un partito territoriale. Molti di noi hanno espresso caratteristiche positive e negative che a mio sommesso avviso sono riferibili ad ogni tipo di partito, territoriale e non. In questa sede preferisco soffermarmi su un aspetto, quello del rapporto fra territorialità e globalizzazione e cercare di esporvi quella che a mio sommesso avviso potrebbe essere la caratteristica distintiva di un partito territoriale: l’essere basato sul governo dei territori verso i territori, cioè sul governo del territorio di appartenenza, dinamicamente disponibile alla costruzione di rapporti e gestioni territoriali in ambiti territoriali funzionali e sociali più ampi. Un esempio: è territoriale quel governo comunale che si coordina all’interno della propria Comunità di Valle e così via, di governo in governo, di soggetto in soggetto: Comunità di Valle, insieme delle Comunità di Valle, Provincia Autonoma, Regione, Euroregione,  Stati Uniti d’Europa.

In altre parole: partito territoriale è quello che “fa la politica dei territori” senza chiudersi “in un” territorio. Per converso, non è un partito territoriale quello che si chiude in se stesso, all’interno di ciascun “territorio parziale”, sia esso Festa di Paese, Paese, Comune, Valle, Comunità di Valle, Provincia.

 Oggi: natura, sport, poesia, mari e monti … anzi no: laghi e monti

 .

8 - th[10]Oggi sono stato sul Mare di Garda, ovvero sul Lago di Garda. Mare? Così infatti Virgilio lo descrive (v. mio post del 14 aprile 2013): Anne lacùs tantòs, te Lario, màxime tèque – flùctibus et fremitù adsùrgens Benàce marìno? (ho messo gli accenti solo per far sentire la musicalità dei versi di Virgilio, Georgiche, II, 159-160, anche a chi non ha avuto la fortuna che ho avuto io di studiare il latino). Traduco: E che dire poi dei laghi così belli? Che dire di te Lario, ma soprattutto di te, Benaco, che quando entri in tempesta hai onde e fremiti tipici del mare?

.

.

.

.

.

.13 LUGLIO 2014. (29)

 Per “colpa” delle mie biciclette (km,. 2220 sino ad ora, questa stagione), erano molti giorni che non uscivo con la mia barca a vela, una sette metri da regata modello FUN di nome Whisper, numero velico (per le regate) ITA 526. Il tempo non era “normale”: infatti già alle 09,00 spirava vento da sud! Questo vento non era certo la famosa Ora, una brezza termica che si forma, a cielo sereno, all’incirca da mezzogiorno in poi. Non poteva nemmeno essere “Vineza”, Venezia, cioè Bora, che qui da noi proviene – udite udite! – da sud, incanalandosi dal basso lago verso nord! Era semplicemente scirocco, “aria taliana” il quale porta brutto tempo. Tuttavia, nella mattinata è successo un fatto inusuale: lo scirocco, entrando a premere nella conca del Garda,  ha innanzi tutto creato una zona di “altra pressione relativa” la quale ha fatto sì che le nuvolone di bel tempo, cioè quelle che usualmente si formano sopra i monti, restassero “al loro posto” e cioè proprio sopra i monto che incoronano il lago, sul quale quindi c’era il sereno! Ed allora eccomi a fotografare questi monumenti di bianco marmo aereo, queste “Nuvole del Garda”, descritte nella poesia “Funfralenuovole” a firma della  mia barca Whisper, di cui al mio post del 29 dicembre 2013 (cfr. ivi) e che qui riporto:

 15 - 13 LUGLIO 2014. (20)FUN FRA LE NUVOLE

Nuvole amiche del ciel vagabonde

che non restate mai ferme un momento

onde d’un lago ch’è privo di sponde

madrine dell’Ora e figlie del Vento;

nuvole dolci se il sole v’irrora

voi sempre riuscite ad essere nuove

calde la tramonto più fredde all’aurora

liete col bello e un po’ tristi se piove;

nuvole diafane ai raggi solari

che v’arricchite di porpora e d’oro

e nel chiaror di regate lunari

fate del cielo un cangiante traforo;

14 - 13 LUGLIO 2014. (25)nuvole buone che ‘l Garda ombreggiate

e che lenite l’arsura de’ campi

del Nastro Azzurro oppur corrucciate

dell’Intervela fra fulmini e lampi;

nuvole alte dai bianchi contorni

diademi regali a cime rivane

nuvole sparse in cui volano storni

nido incantato di cigni e poiane;

di tutte voi dal meriggio allorquando

io nacqui sul lago mi innamorai

14 -- 13 LUGLIO 2014. (9)da molti anni ormai sto veleggiando

senza potere raggiungervi mai!

E la mia randa io sempre l’ho indosso

la tuga consumo al sole ed al gelo,

ma in Fraglia Vela star fermo non posso:

non voglio aver altro ormeggio che il cielo!

Rotte fra i monti io vo’ percorrendo

e in questo un poco ci assomigliamo:

nulla vi chiedo io nulla pretendo

se non poter dire quanto vi amo.

Eterna meta di tutta la vita

è il vostro porto che mai ho raggiunto,

è questa dura bolina infinita

13 LUGLIO 2014. (29)che mi sospinge pur sempre a quel punto.

Quando dall’alto del monte Brione

la vela mia bordeggiar non vedrete

ed intonar questa alata canzone

voce planante di Fun non udrete,

amiche nuvole non lacrimate

poiché veliero del ciel diverrò

fra Dolomiti di neve imbiancate

prora di nuvole e cielo sarò.

 

Whisper

12 -13 LUGLIO 2014. (1)Le regate. Sono ormai due anni che non ne faccio più. Capirete … alla mia tenera età (ne ho 70 suonati) si ha ben il diritto di dedicarsi a qualcosa di un po’ meno competitivo … Tuttavia ‘sta mattina, mentre bolinavo solo soletto, ho intravisto lontano, davanti a me, un altro velista solitario.

.

.

.

 

13 - 13 LUGLIO 2014. (14)L’istinto … che volete … è stato più forte di me: sono subito andato a cercarlo, ho regolato al massimo le vele, mi sono concentrato sul timone … e dopo un po’ me lo sono ritrovato un poco meno davanti ed un po’ più sottovento (1)! Incolpevole, lui, che se ne andava a spasso, tranquillo … senza accorgersi che di fatto io lo … avevo iscritto in una regata!

(1) ma sempre avanti, infatti anche nella foto si vede che lui era sempre nel quadrante di 45 gradi a partire dalla mia prora: quando lui ha virato ed è venuto all’incrocio, mi è passato davanti di pochi metri. Comunque una bella rimonta per il mio vecchio Whisper …

.

.

E questa sera Germania-Argentina! Io tengo per Papa Francesco, ma temo che il mio tifo non basti … a meno che l’Argentina non faccia un “catenaccio della Madonna” (ops … scusa Papa Francesco!) e poi cerchi di vincere ai rigori.

Mio errore, lo ammetto: 90 minuti, zero a zero, squadre abbastanza equivalenti. Brava Argentina!

… PECCATO! Abbiamo meritatamente  ed onorevolmente perso 1 a zero alla fine del secondo tempo supplementare …

.

.