LA LEGGE NON E’ UGUALE PER TUTTI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Luglio, 2014 @ 7:50 pmDetto altrimenti: la politica si stabilisce i propri emolumenti, ben oltre le regole che valgono per gli altri   (post 1578)
Peccato: pareva troppo bello per essere vero. Sembrava che facessero sul serio a ridursi inammissibili privilegi (retributivi e pensionistici) medievali e invece no. I Consiglieri regionali (biprovinciali) della nostra regione, hanno partorito quasi all’unanimità  il “topolinoâ€, una riformina piccina piccina che scalfisce poco, troppo poco quei privilegi. Il colmo della presa in giro di noi tutti? Quella regoletta che se uno i soldi in più li ha già incassati deve restituirli a meno che non dichiari che per particolari motivi … Ma che, ci siamo bevuti il cervello?
Un consigliere dell’opposizione (consigliere A) aveva presentato migliaia di emendamenti. Un altro (consigliere B) ne aveva chiesto la traduzione in lingua tedesca. Il Presidente si arrende e afferma che “per evitare l’ostruzionismo cede alla forza”. Il consigliere A, soddisfatto,  prima ritira gli emendamenti, poi dichiara che il Presidente avrebbe avuto la possibilità , a termini di regolamento, di superare in altro modo l’ostacolo del proprio ostruzionismo.
Negli stessi giorni il Comune capoluogo aumenta dell80% il costo livello della tariffa oraria per la sosta nelle zone centrali della città . Denaro che esce, denaro che entra …
La morale? Ve ne sono alcune:
1)Â Â Â che a pagare e ad incassare sono sempre gli stessi, appartenenti rispettivamente alla categoria dei pagatori ed alla casta degli incassatori;
2) che “è ora di finiamola†che uno si stabilisce il proprio stipendio da solo;
3)   che la legge deve tornare ad essere uguale per tutti. A cominciare dai livelli e dall’età della pensione;
4)   che un politico che ha proposto tagli veri e non li ha ottenuti, si deve dimettere. Altrimenti è chiaro che non stava facendo sul serio …
P.S.: ma no, dai … cosa dico … che la casta qualche risparmio lo fa! L’altro giorno rientravo a Trento in treno dopo essere sceso verso sud in bicicletta sino a Borghetto, l’ex confine Regno d’Italia – Impero d’Austria, 55 km. A Rovereto – udite udite! – vedo salire sul treno regionale, tutto di seconda classe, uno dei direttori generali della Provincia, vestito da lavoro, cioè giacca e cravatta, con borsa da lavoro, aspetto da lavoro! Insomma, in missione, in trasferta. Ma in treno e senza auto blu! I miracoli della spending review! Che dire? Che la “seconda classe”, almeno quella, è uguale per tutti!