EUROPA (ED EURO) PER TUTTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2014 @ 8:18 am

Detto altrimenti: cerchiamo di utilizzare un linguaggio semplice, comprensibile da parte di tutti, anche di chi non ha esperienze di politica, geopolitica, economia, finanza, internazionalizzazione, globalizzazione, etc. etc.                        (post 1521)

Ultimo dopoguerra. Io, classe 1944, ero un bambinetto. Giocattoli, pochissimi. Tuttavia ero in grado di distinguere fra un giocattolo tedesco (alluminio e acciaio, componenti avvitate) e un giocattolo italiano (latta, componenti tenute insieme da linguette ribattute). E dire che la Germania era appena uscita distrutta dalla guerra! I suoi giocattoli erano marcati “Made in U.S. A. Zona Germany”, prodotti nella zona della Germania sotto il controllo USA.

Riflettiamo, amici, riflettiamo …

Oggi la moneta unica Euro è un passo (non il primo, che è stato la CECA. Comunità Economica Carbone e Acciaio) verso gli Stati Uniti d’Europa.

La moneta rappresenta la ricchezza della nazione. Una nazione con economia forte ha una moneta forte. Il marco tedesco era una moneta forte. La lira era una moneta molto meno forte. L’Euro è una moneta sintesi delle monete e delle forze dei paesi che lo adottano, purchè ogni paese sia meritevole di restare in questo consesso. Da qui i vincoli di bilancio etc..

th[4]Dice: ma noi vogliamo uscire dall’Euro! Bravo merlo, dico io! E che facciamo? Torniamo alla liretta, lasciamo che la nostra economia “si confronti con se stessa”, la mattina ci alziamo e mentre ci facciamo la barba allo specchio (oppure, per la par condicio: mentre ci mettiamo il mascara sulle palpebre) ci diciamo quanto siamo bravi noi? Che facciamo? Rifiutiamo il confronto con le altre economie e diventiamo sempre “più peggiori”? Ma via … sapete che succederebbe? Che la nostra economia andrebbe sempre peggio, che per acquistare le materie prime e l’energia di cui siamo deficitari spenderemmo montagne crescenti di lirette visto che all’estero le valuterebbero sempre di meno. Il che ci porterebbe a stamparne sempre di più il che porterebbe l’estero a valutarle sempre di meno. Maggiori costi all’importazione, maggiori prezzi interni, svalutazione del potere di acquisto di stipendi e pensioni, enorme crescita del costo del nostro debito pubblico, espresso in Euro, che dovrebbe essere rimborsato in Euro, valuta che prima dovremmo acquistare con le nostre lirette e che ci osterebbe un occhio – anzi due – della testa (vuota) che avremmo avuto se, quando e in quanto avessimo deciso di “uscire dall’Euro”!

Uscire dall’Euro? Maccome (maccome) si fa a sparare simili ca … stronerie?!

Una riflessione: quali sono i paesi che “non hanno voluto” entrare nella UE e/o nell’Euro? I principali solo la CH e la GB, in quanto paesi che si sono “guadagnati” una indipendenza finanziaria (basata tuttavia su una deplorevole e deprecabile “moralità internazionale”). Questi due paesi si sono potuti “concedere il capriccio” di non aderire rispettivamente all’UE – Euro. Noi, questo sfizio non ce lo possiamo cavare …

Ma facciamo un ulteriore ragionamento, geopolitico. L’Europa, che ha colonizzato il mondo intero, l’Europa dalla quale sono partite le carovane di Marco Polo e le navi di Colombo, se vuole mantenere un ruolo nel nuovo sistema geopolitico globalizzato, deve trasformarsi negli Stati Uniti d’Europa. Altrimenti, giorno verrà …. (scriveva il Manzoni) … giorno verrà – anzi è già venuto – che altri decideranno per noi, checchè oggi molti politici nostrani dicano che non è vero, che siamo sovrani in casa nostra etc. etc. …

In realtà … è vero, decidiamo noi, noi che siamo molto “politici”. Come quel presidente (politico) di una Spa che, quando si accorgeva che in Consiglio di Amministrazione stava per prevalere una tesi diversa dalla propria, chiedeva una breve sospensione, usciva dalla sala, andava a fare la pipì, si lavava le mani, rientrava in sala riunioni e lui stesso proponeva ai voti la tesi che se proposta da altri lo avrebbe visto politicamente sconfitto. Ecco sì, aveva deciso lui … così come oggi molta della nostra politica (internazionale) è decisa da noi stessi, autonomamente…. (autonomamente? Dai … fa per dire – n.d.r.).

Mappoi (mappoi) ci siamo dimenticati delle “strette valutarie e creditizie” del passato? Di quando possedere un dollaro USA era un reato? Di quando a fronte di una importazione si doveva versare alla Banca d’Italia in un conto infruttifero e indisponibile per sei mesi una somma pari alla metà del pagamento fatto all’estero? Di quando alcuni Stati – non solo noi quindi – erano stati costretti a creare una doppia valuta, quella commerciale e quella finanziaria? Non sto parlando di secoli fa, ma solo di qualche decennio!

Historia magistra vitae, sit sane verum … La storia è maestra di vita, sia pur vero. Certo è che noi siamo alunni poco attenti … e non impartiamo mai la lezione!

Uscire dall’Euro? Maccome (maccome) si fa a sparare simili ca … stronerie?!