POST 1499 – LIGURES IN TRENTINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Aprile, 2014 @ 7:13 pmLIGURES IN TRENTINO
Detto altrimenti: una comitiva di Liguri in gita di quattro giorni in Trentino (post 1499)
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Se andate a Riva del Garda, nel porticato della Casa Comunale, trovate una lapide che indica le varie dominazioni sulla città . I primi furono i Ligures. Ma qui a Trento, in quello stesso periodo, probabilmente c’erano i Veneti. In Trentino poi abbiamo la Val di Genova … c’è chi dice che qui venivano dalla Liguria per scegliersi gli alberi delle navi  … chissà se è vero …
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Fatto sta che oggi i Ligures che arrivano nella nostra Provincia sono turisti. Vabbè, io ci sono arrivato prima come figlio del Maresciallo Maggiore dei CC (Cles), poi come turista ed infine chiamato a lavorarci. E mi ci sono fermato, ormai da 25 anni. E ben volentieri. Ed ecco che quando alcuni nostri amici liguri dicono a me e mia moglie che sarebbero venuti per tre giorni “n Trentino†(il Ligure omette la “i†di “inâ€) non ci è parso vero accettare il loro graditissimo invito di trascorrere una giornata con loro, sul pullman, turisti noi stessi. Per farla breve: i miei “Liguresâ€, guidati dalla bravissima guida Flavia, dove ci hanno portato oggi? Ma in Val di Non naturalmente! Sarà per la comune tendenza sparagnina … chissà , ma i Ligures si trovano molto bene con i Nonesi …
Amici vecchi e nuovi, tutti molto gentili ed accoglienti con me e Maria Teresa. Grazie, amici! E grazie soprattutto a Gigliola che ci ha invitati e presentati; a Flavia che ci ha guidati; a Roberto che ha guidato … il pullman! Una nota: sul pullman per puro caso ho incontrato una signora, risultata moglie di un mio carissimo amico di infanzia, Sandro M., che quindi ora, dopo 52 anni, avrò il piacere di reincontrare! (della serie: il mondo è piccolo!). Ma veniamo al tour.
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In un sol giorno: Castel Thun, semplicemente favoloso. I Principi Vescovi ce ne hanno lasciate di cose belle da ammirare! Veri tesori d’arte e di testimonianze di vita e di storia …
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E poi, il Santuario di San Romedio, raggiunto per la quasi via ferrata da sopra San Zeno (area Parcheggio Museo Retico). Qui, l’unica nota negativa della giornata … quel povero orso che ormai mangia dalla mano del suo guardiano …
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Infine il Lago di Tovel. Qui alcune notazioni. Innanzi tutto le due belle ragazze di Cles che lo hanno raggiunto in bicicletta! Brave raga, siete forti! Sono bene in grado di valutare la vostra pedalata. Infatti io stesso ho fatto – qualche anno fa – questa “scalata†con diversi tratti al 15% … e ricordo che era stata dura. Avevo la bici da corsa, rapporti “al la vecia” cioè 42-28 (oggi ho il 34-28!). E poi oggi con le mountain bike si va meglio, ma comunque è sempre un’impresa apprezzabilissima. Brave! E fate bene a rifocillarvi con le banane: contengono molto potassio anti crampi.
Infine tutti al bar, al Mountain Lake Chalet Tovel (www.chaletovel.it) . Ottima accoglienza. Peccato che. Peccato cosa? Cosa? Che la neve si sia portata via la linea aerea telefonica (0039 0463 450090); che non ci sia copertura per i telefonini (0039 348 06 27 003) e che lo chalet sia prenotabile solo attraverso il sito info@chaletovel.it. Domando, mi informo. Mi dicono che sarebbero già stati posati i tubi per le fibre ottiche, ma che dette fibre “non ce le hanno ancora infilate dentroâ€. Mi chiedo: ma si può? Si può trascurare il collegamento con le strutture alberghiere di uno dei posti più belli e affascinanti del Trentino? Vabbè che dal 1964 non è più rosso, ma è pur sempre una meraviglia! Non credo proprio che si possa trascurare il suo collegamento telefonico con il sistema “mondoâ€. Me par propio na talianada!
E se ci fossero da segnalare un allarme incendio, un soccorso in montagna, un malessere di una persona? Come si avviserebbero Protezione Civile, Soccorso Alpino, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Ambulanze?
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 “Ma la Telecom…â€. Cosa? Io credo che la Telecom sia obbligata a realizzare e a mantenere in funzione il collegamento. Perché dovrebbe? Perché sicuramente ha questo obbligo nel contratto di concessione; perché quel collegamento lo aveva già realizzato e non certo per farlo interrompere dalle nevicate del primo inverno. Già , perché in montagna, raga, si sa … nevica! Io – quanto meno – andrei a protestare al Centro Tutela Consumatori Utenti, (Via F. Petrarca, 32 – P.zza Raffaello Sanzio, 3 – tel. 0461 984757 – info@centroconsumatori.tn.it) . E poi ci lamentiamo che la Francia abbia un volume di turisti doppio del nostro (italiano)!  … Nel frattempo il lago era bellissimo. In parte ancora ghiacciato, le sponde in parte ancora innevate … e sullo sfondo Sua Maestà il Brenta!
Morale: occorre rimediare e al più presto ai collegamenti: non vi pare? Videant consules … ci pensi chi di dovere, “cribbio!†E nel frattempo? Nel frattempo io … ci tornerò a Tovel, magari in mountain bike!
E per finire, il mio omaggio alla Val di Non: una mia poesiola
ANAUNIA
T’adorna corona di monti
tu stessa diadema regale
a smeraldi lacustri
di verde.
Ti apri allo sguardo
che insegue i gonfi altipiani
ondeggianti
qual giovane petto al respiro
plasmati da un vento
che scala le cime
e si perde.
La mente che t’ama
curiosa
più attenta ti scruta
e profonda
ov’acque percorron segrete
le nobili rughe
che segnan l’altero tuo viso
d’ antico lignaggio
e indagan
leggendo il passato
il tuo storico viaggio.
Risuonan le selve
di ferri e armature
latine
che scuotono i passi
per le aspre montane
tratture.
Tu, ramnus, romano,
tu, uomo del fiume
pagano
ora un altro è il dio che tu onori,
ma l’acqua è la stessa che bevi
del cervo
sacrifica preda
di principi vescovi
e di senatori.
E senti vibrare le note
di orda cruenta
le grida di donna
che arman lo sposo
a difender le messi
il figlio che piange
furor di Tirolo
equestre rimbombo
sul suolo
operoso
che viene a predare
ma inerme
di fronte ai castelli
s’infrange.
Munifica Rocca di luce
saluto lo Spazio
che scende
dal Tempio maestoso del Brenta
e dopo che t’ha generato
dall’alto di crine boscoso
cascata di pietra
a sponda atesina conduce.
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P.S.: riprendo il giorno dopo, cioè oggi domenica 27 aprile 2014. I Ligures sono andati al MART di Rovereto per vedere la mostra permanente degli autori del primo Novecento che però, mi dicono, “sono stati rimossi senza alcuna segnalazione al pubblico”.