LE BANCHE PER TUTTI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Aprile, 2014 @ 6:45 am

Detto altrimenti: no, non banche “in favore” di tutti, ma banche “comprensibili” da parte di tutti    (post 1490)

Fare banca significa contemporaneamente “raccogliere risparmio e fare credito a famiglie ed imprese”.  Semplice, no? E invece le banche si sono messe a “fare finanza”, cioè a utilizzare il risparmio raccolto per effettuare investimenti finanziari in derivati etc..  Ciò ha generato nel breve periodo rilevanti guadagni per le banche e rilevantissimi “premi di produzione” al top management bancario. Ma poi, con il crollo dei mercati finanziari e lo scoppio delle varie bolle finanziarie, le banche hanno subito forti perdite. Nello stesso periodo la crisi economica ha generato forti insolvenze e quindi … quindi cosa è successo? Ve lo spiego:

L’ABI – Associazione Bancaria Italiana impegna le banche a “non fare finanza” per i prossimi cinque anni (ma prima? ma dopo? N. d. r.). Nel frattempo …

… i cittadini pagano le tasse allo Stato.

Lo Stato versa denari all’Unione Europea.

L’Unione Europea eroga prestiti a tasso molto basso alle banche.

Le banche utilizzano questi finanziamenti per sottoscrivere titoli di Stato e non per far credito a famiglie ed imprese.

Le banche nel frattempo non interrompono l’erogazione di stipendi e buonuscite più che milionarie al proprio top management, perché “siamo SpA, quindi di diritto privato … quindi siamo libere di fare quello che vogliamo”.

…  o no?