3 – A LEZIONE DI GUIDA: la distanza di sicurezza
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Aprile, 2014 @ 9:03 pmDetto altrimenti: gutta cavat lapidem … hai visto mai che a forza di ripeterle certe cose … (post 1488)
Ho assistito da pochi giorni alla cerimonia sull’operato della Polizia Locale nella mia città , incentrata sul controllo del rispetto del Codice della Strada. Guida senza patente o senza assicurazione, eccesso di velocità , divieto di sosta … non mi pare che siano state elevate contravvenzioni per violazione dell’obbligo del rispetto della distanza di sicurezza rispetto al veicolo che ci precede. Eppure … eppure, matematica alla mano, considerando che il tempo di reazione medio fra la percezione dell’ostacolo e l’inizio della franata è di un secondo, questi sono gli spazi di arresto alle varie velocità :
Velocità di marcia (Km/h) |     50 |      60 |    90 |   100 |   130 |
Spazio in metri percorso nel tempo di reazione |
14 |
17 |
25 |
28 |
36 |
Spazio in metri di frenatura |
11 |
16 |
35 |
43 |
72 |
Spazio totale in metri (distanza di sicurezza) |
25 |
33 |
60 |
71 |
108 |
 Ora, cari amici lettori, vi invito a fare un esperimento. In una strada extraurbana con traffico medio, sulla quale procedete a 90 kmh, provate a mantenere rispetto al veicolo che vi precede la distanza di sicurezza di 60 metri. Io scommetto che presto sarete “tallonati†da un altro veicolo, quasi a suggerirvi e ad invitarvi a riempire quello spazio che a suo dire state inutilmente “sprecandoâ€. Se voi insistete, il vostro tallonatore vi sorpasserà con una manovra alla Fittipaldi (vedi precedente post “Il sorpassoâ€), costringendovi a rallentare per ripristinare quei famosi 60 metri di sicurezza. La stessa cosa si ripeterà con altri successivi veicoli, per cui voi, alla fine, continuerete a rallentate e a “retrocedere†nella “graduatoria†della colonna di auto.
Come rimediare a tutto ciò?
In Svezia hanno un sistema semplice: il cittadino può segnalare queste violazioni del Codice della Strada alla Polizia che provvede ad elevare la contravvenzione. Per noi, qui in Italia … fantascienza pura, purtroppo!