LORO, DOLCE E GABBANA – NOI, AMARO E GABBA … TI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Marzo, 2014 @ 6:16 am

Detto altrimenti: da non credersi … (post 1448)

1 – D & G spostano la sede in Lussemburgo, stato nel quale pagano meno tasse che in Italia ma continuano ad operare dall’Italia.
2 – La Guardia di Finanza accerta una evasione di 1 miliardo di Euro … poi ridotta (?) a 200 milioni …. poi concordata per 40 milioni (versati da D & G).
3 – Resta il reato penale: ma il PM chiede l’assoluzione perchè i due sono “creativi”, si occupano di sfilate, di ricevimenti, di pubbliche relazioni, di portare il nome dell’Italia nel mondo, etc.” Da non credersi.

E poi … il concordato …nei due sensi: se le somme sono dovute, sono dovute e basta, altro che concordato! Talvolta però il sistema del concordato fiscale è utilizzato “al contrario”, cioè non per “fare uno sconto” al soggetto d’imposta ma per sottrargli comunque del denaro.

Mi spiego. L’Agenzia delle Entrate, tramite un suo funzionario, dichiara che un brevetto che una vostra SpA ha acquistato a 3 milioni vale sei milioni. Quindi voi avete un plusvalore di 3 sul quale non avete pagato le tasse, quindi siete un evasore, quindi dovete al fisco oltre 1 milione di euro, quindi scatta il penale. Andate a concordare. L’Agenzia delle Entrate vi propone di chiudere a 300.000 euro, a rate. Voi accettate. Fiscalmente la cosa è chiusa. Resta il penale. Per fortuna vostra il PM archivia. Ve la siete cavata abbastanza bene. Ma io osservo: se il milione di era dovuto, perché la Corte dei Conti permette che un organo dello Stato ci rinunci? E se non era dovuto, i 300,000 che avete pagato sono una rapina.

E poi … se un privato vi fa causa per 1 milione e poi il tribunale vi condanna per 300.000, il vostro accusatore rischia di essere a sua volta citato per azione temeraria o per avere richiesto un eccesso di tutela. E a quel funzionario che l’ha sparata grossa (“dico 1 milione, così poi almeno qualche centinaio di migliaia lo porto a casa, raggiungo il budget e ricevo il premio di rendimento”) che succede? Ve lo dico io: riceve il premio di rendimento.

Il concordato fiscale … solo per i grandi stilisti, motociclisti, gestori delle macchinette mangiasoldi. Per i piccoli, niente. Infatti, avete mai sentito di un impiegato o di un pensionato che sia stato ammesso a concordare il suo F24 di 15.000 euro di reddito lordo l’anno?

Appendice: dialogo fra la mia coscienza (MC) e me stesso (R)

MC: Ma cosa dici, Riccardo? un caso di piccoli concordati esiste, e tu lo sai!
R: (fecendo finta di niente, con aria distratta) Quale?
MC: Dai, non fare lo gnorri, .. ricordi la tua prima dichiarazione dei redditi, 45 anni fa? Era di Lit. 2.300.000 annui. Un tuo amico commercialista ti suggerì di “andare a concordare”.
R: Si, ma io risposi … concordare cosa? Ero un dipendente di una banca … c’erano gli statini stipendio …
MC: Si ma poi ci andasti … e che successe? Dillo ai tuoi lettori!
R: Mi presentai a quella scrivania imbarazzatissimo. L’impiegato mi guardò, poi senza dire nulla prese una biro, fece un segno sulla cifra iniziale e scrisse Lit.1.700.000
MC: Vedi Riccardo che anche tu sei stato beneficiato da un concordato per i “piccoli”? E non lo puoi negare perché io so che conservi ancora quei documenti, in originale …
R: E’ vero. Chi è senza peccato scgli la prima pietra … ed io quella pietra non avrei potuto/dovuto scagliarla … mea culpa, mea maxima culpa … Tuttavia resta il fatto che questi sistemi devono essere corretti, non ti pare?
MC: Si, in questo hai ragione.