SCHNALSTAL – VAL SENALES NEWS

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Marzo, 2014 @ 10:23 pm

Detto altrimenti: … sciare a quasi 3300 metri … (post 1442)

Ma che vento fa …

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Mio nipote Enrico è venuto a trovarmi. Da Genova a Trento. Dopo avere sciato con me negli anni in Paganella, a Campiglio, al Tonale etc., mi ha chiesto una gita speciale,  diversa da tutte quelle che già aveva fatto. Ed allora siamo andati in Val Senales. Eccolo qui, nella foto accanto!
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Spazio … tanto spazio …

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Regola n.1: “Arrivare con l’auto negli ultimi km prima della stazione di partenza della funivia e vedere che gli addetti agli impianti sono fermi a bordo strada in attesa del pulmino che li porterà sul posto di lavoro”. Ecco,  … questo si chiama essere “bonorivi” (dialetto trentino: mattinieri!)
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Salita: 6 minuti, 1.600 metri di dislivello  –  Discesa: 8 km di pista!

 

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Nel bar di fronte alla stazione della funivia … seduti a sorseggiare un cappuccino … si avvicina un amico della Fraglia Vela Riva: “Ciao Riccardo, sono Maurizio … non mi riconosci?” Vestito così, in un ambiente così diverso … non ci avevo fatto caso … penso che non si è mai abbastanza sicuri … lo dico per chi avesse pensato di andare a farsi una sciata “riservata”, diciamo con … l’amichetta … ecco, sarebbe stato subito sgamato!
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Piste spaziosissime, pendenze “giuste”: puoi sciare lentamente oppure puoi “scatenarti”

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.Piste molto larghe, ben battute dai gatti e, oggi, dal vento! Sul “pianoro” a 3.000 metri, piste facili, adatte ad ogni sciatore. Ma non ci si annoia certo: infatti ve ne sono anche di “rosse”, intervallate e deviate con muri “neri”: tutte però molto ben battute, larghissime, per cui in ogni caso facilmente sciabili. Frequenti i posti di ristoro.
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Kevin e il gestore

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A pranzo … dove? Ci siamo fermati alla Teufelsegg Hutte, alla Baita della Seggiovia del Diavolo … a 2444 metri. Un ottimo piatto di gulasch ungherese con canederli a 8 euro. Molto bene!  Accanto a noi un ragazzo con la fisarmonica: detto fatto. Gli suggerisco Bergvagabunder, ed è subito festa. Molti si uniscono al coro. Chi è? Si tratta di Kevin Platzgummer, di Naturns. Bravo, Kevin! A noi si unisce il titolare della baita: foto ricordo. Consegno loro il biglietto del mio blog, con promessa di pubblicare un post.
(Dietro le teste dei due, notate i ganci a soffitto per appendervi i caschi da sci, altrimenti troppo ingombranti se posati sulle panche di una sala spesso affollata!)
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Il vostro ski-blogger nel muro che porta alla Teufelsegg Huette (in fondo a sinistra)

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Al momento di accomiatarmi, dico al gestore: “Potrò dire ai miei amici di “andare al Diavolo“, cioè alla Baita Teufel … praticamente, in tedesco “Geh zum Teufel!”. Approva, ringrazia … mi vuole offrire una grappa, ma … no grazie: niente alcool quando si scia!

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