FRAGLIA VELA RIVA … IN MUSICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Febbraio, 2014 @ 3:09 pm

Detto altrimenti: Concerto di Carnevale in Fraglia Vela Riva a Riva del Garda (post 1397)

Riva del Garda: “Currit Benacum libere Ripa lacum”, I Rivani possono percorrere liberamente il Lago di Garda …. Così qualche centinaio d’anni fa, il Principe Vescovo …

La skipper Miairead al ponte di comando del veliero “Ristorante Fraglia Vela Riva” (3482339018 -mrdoriordan@gmail.com)

Ecco cosa succede (di bello) quando si partecipa più sodalizi, circoli, associazioni …
Infatti, per iniziativa di un socio Fraglia (detto altrimenti “fragliotto”), che poi è anche Vicepresidente dell’Accademia delle Muse di Trento e Segretario della FIAB – Amici della Bicicletta Trento, per sua iniziativa, dicevo, una pianista, la professoressa Signora Cristina Endrizzi, Presidente della citata Accademia e socia FIAB con la presenza di alcuni soci FIAB (fra cui il Presidente Guglielmo Duman) e di alcuni “Accademici”, oggi pomeriggio, nella sede della Fraglia Vela di Riva del Garda … la Professoressa Cristina Endrizzi – dicevo – si è generosamente prestata ad eseguire il

CONCERTO DI CARNEVALE

offerto innanzi tutto a tutti i Fragliotti (quattro anni fa Cristina aveva già offerto alla Fraglia un concerto “Musiche da film”).  E’ seguita una spaghettata offerta dalla Presidenza della Fraglia. Al bar la gentile Signora Miairead, una “autentica bionda” irlandese, che si occupa della direzione del Ristorante Fraglia, ristorante che sarà “attivato” presto, in occasione dell’avvio della stagione delle regate. Il programma del concerto? Eccolo:

G. F. HAENDEL (1685-1759)
–La Follia – Tema con Variazioni
W. A. MOZART (1756-1791)
–Fantasia sulle Opere “Don Giovanni”
–“Le nozze di Figaro”
F. SCHUBERT (1797/1828)
–2 Momenti musicali Op. 94
J. STRAUSS – 4 Valzer:
— Sangue viennese
— Voci di Primavera
— Vino, donne e canto
— Rose del Sud
4 Tanghi:
— SANDERS – Adios muchachos
— LACALLE – Amapola
— DONATO – A media luz
— YRADIER – La paloma
V. MONTI (1868/1922) – Czardas – danza ungherese
Libera Fantasia sui Temi delle Operette più famose.

Di tanto in tanto la pianista ha replicato i momenti degli spartiti per consentire agli astanti di danzare! Si, avete capito benissimo: abbiamo anche danzato! Che altro dire se non viribus unitis, a forze, circoli, club, associazioni “riunite”? Questo “intersecarsi” di presenze di persone appartenenti a club diversi è senza dubbio un arricchimento notevole, un confronto di umanità e culture diverse, uno splendido esempio di “comunicazione”, cioè di communis actio, cioè di azione comune. Del resto, nel mese di maggio è prevista una visita dei ciclisti trentini della FIAB alla sede della Fraglia, con il possibile “battesimo della vela” per alcuni di loro.

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Il Presidente della Fraglia, Mauro Stanga, ha gentilmente  offerto a Cristina un omaggio floreale.

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Cristina portata in trionfo dai calciatori della VFB Franken di Schillingsfuerst

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E cioè, non di sola vela vive la Fraglia; non di sola bici vive FIAB; non di sola cultura vive l’Accademia! E soprattutto … grazie Cristina per la tua disponibilità! E grazie, Fraglia, per l’occasione che ci hai offerto (e anche per la spaghettata, s’intende!).

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P.S.: mi permetto di aggiungere qui una mia poesia: “VELE RIVANE” (in inverno)

Il cielo è pulito, fa freddo. / Il Vento del nord respinge la nebbia. / Le palme e gli ulivi son scossi e muovon le foglie / qual ali che voglian migrare. /C’è Vento sul Lago da giorni. /Le cime nevose dei monti / dipingono l’aria di candidi sbuffi. /Nel porto un’orchestra. /Ascolta /tintinna di magico timpano / sartia d’acciaio / e insieme a folate impetuose / dà fiato ad un oboe solenne. / E l’onda/  smorzata dal molo/ applaude il concerto / lambendo gli scafi seduti in poltrona / nel proprio teatro di luci e di suoni. / In alto un gabbiano galleggia nel fiume sospeso. / Sull’acqua reali due cigni attendono il tempo. / Dal seno materno del porto si stacca una prora: / s’avanza invelata e scruta l’invito del vento. / Dapprima procede più lenta / poi prende vigore sull’onda che s’apre e l’accoglie/ nell’umido abbraccio d’amante in attesa. / Carena sussulta /  si slancia / respira lo stesso respiro del cielo / e all’acqua regala la forma. / Le creste dell’onde s’uniscono all’aere in spume rapite. / Lo scafo ormai vola /e mentre ti portan sue ali / Lo senti vibrare, gioire e chiederti / “Ancòra!” / Ma devi tornare / e volti la rotta in faccia alla furia che avverti più vera. / Non lotta con l’onda la prora che s’alza: / l’affronta, ricerca un’intesa, la trova, procede: / la senti che parla di te con l’acqua e col vento.