LE LIBERALIZZAZIONI “INTELLIGENTI”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Febbraio, 2014 @ 8:22 am

Detto altrimenti: “intelligenti”? No, piuttosto direi “furbette” … (post 1369 – 119/2014)

Contratti telefonici. Te ne propongono almeno due o tre alla settimana. Ognuno diverso dall’altro. Sono troppo diversi. Non sono confrontabili. La tua scelta non è un atto ragionato, ma casuale … la tua non è una libera scelta, libera, liberalizzazioni … di queste, si sta parlando. Ma non basta, ci sono le zavorre: costo di entrata, costo di uscita, appesantimenti che tendono a non lasciarti la liberta scelta. O a fartela pagare.

Il noleggio degli apparecchi telefonici, tu te li dimentichi ma poi … poi li paghi dieci volte, dieci volte il loro prezzo d’acquisto, paghi troppo apparecchi che funzionano ma che sono modelli superati, che le compagnie telefoniche mai e poi mai vorrebbero farsi carico di dovere ritirare, immagazzinare, gestire, distruggere, smaltire. In realtà dovremmo essere noi ad essere pagati, quali magazzinieri delle loro merci!

Quasi lo stesso si può dire delle polizze di assicurazione RCA. Solo che qui la rete ci ha aiutato, nel senso che le polizze on line hanno dimezzato (dimezzato!) i costi a nostro carico, per cui noi oggi stiamo godendo questa grande riduzione e non ci preoccupiamo molto dei dettagli, della parte normativa … della quale ci occuperemo dopo.

Che fare? Cosa chiedere al Governo? Forse che sia predisposta una griglia normativa minima, uguale per tutti, per le tariffe telefoniche di base, per le assicurazioni RCA di base e così via. Liberi poi tutti i fornitori di beni e servizi di esercitasi nelle diversificazioni ad oltranza. Un po’ come per il pane. Le panetterie sono obbligate a porre in vendita anche il “pane di base” a prezzo calmierato. Se non lo hanno, devono comunque venderti il pane “di lusso” a quello stesso prezzo.