REGALI REGALI, CIOE’ REGALI DA RE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Gennaio, 2014 @ 1:53 pm

Detto altrimenti: est modus in rebus, c’è (rectius, ci dovrebbe essere) un limite nelle cose (regalate) (post 1334 – 84/2014)

Amministratori Pubblici. Non possono ricevere doni se non entro valori limitati. mi pare giusto. Politici, contra.

Un politico paga 7 una casa che vale 17. Gli altri 10 li paga un altro soggetto. Il politico è assolto. L’altro è prescritto.

Tutto giusto, giusto cioè secundum jus, secondo la legge. Una assoluzione “procedurale” perchè il fatto, che è stato commesso – e su questo non ci piove, è stato commesso  – non è classificabile come reato. L’altro è “innocente” perché prescritto cioè perchè il fatto commesso – reato o no che sia – è comunque caduto in prescrizione. Giusto anche questo, secondo la legge, secundum jus.

Ma almeno lasciatemi sfogare: “summa lex summa injuria”: per quanto sia perfetta una legge, tuttavia essa potrà sempre recare ingiuria (danno, offesa) a qualcuno. In questo caso ad essere ingiuriate sono l’intelligenza, il buon senso e il senso del limite di ognuno. Ed inoltre la coerenza stessa dell’Ordinamento Giuridico.

A quest’ultimo riguardo, o estendiamo ai politici il limite dei regali ricevibili o lo togliamo anche agli Amministratori Pubblici. Tertium non datur? Non esiste una differente, terza soluzione? Ma si che esiste: indicatemi chi sia disponibile a dare anche a me, senza chiedere alcuna contropartita, quei 10 a fronte di una casa che costa 17. Gli altri 7 li metto io!


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