PIEMONTE: CHI TOCCA … PERICOLO DI MORTE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Gennaio, 2014 @ 7:49 am

Detto altrimenti: una vecchia canzonaccia del primo ventennio (post 1285)

E la corrente elettrica è una corrente forte
chi tocca Mussolini pericolo di morte

Elezioni regionali piemontesi invalidate dal TAR. Lega illegale? Dopo tre anni e mezzo (!?). A parte il ritardo, ecco la canzonaccia che mi è venuto in mente ascoltando la voce di un esponente politico: “Occhio a toccare un leghista”! E poi: “Tutti in piazza! E’ una persecuzione giudiziaria! Non passeranno!” Parole, anzi, urlacci già sentiti, espressioni di menti malate di una malattia individuata solo da vent’anni, la berlusconite.

La malattia, si sa, è uno stato patologico che si conclude con una delle tre situazioni: guarigione, invalidità, morte.  Vogliamo curarla, questa malattia, o aspettiamo l’invalidità o la morte?

Non possiamo scendere in piazza dopo ogni sentenza; non possiamo rifiutare il concetto della “verità accertata nei tribunali” (civili e amministrativi); non possiamo ritornare al “farsi la giustizia da soli”.

Piuttosto, si può discutere della responsabilità dei giudici, in termini di carriera rallentata o bloccata a seguito di alcune, molte, troppe sentenze cassate; e in termini economici, a valere su di un fondo di garanzia pubblico o su di una loro assicurazione obbligatoria. Assicurazione obbligatoria? Si, perchè no? Se io assumo l’incarico di amministratore di una SpA pubblica, mi si impone la stipula, con costi a mio carico, di una assicurazione adeguata. Infatti, se io genero un danno ben superiore alla mia capacità economica, come farebbe l’Ente Pubblico a risarcirsi? Ed allora, non usiamo due pesi e due misure: se lo Stato sbaglia, se – ad esempio – risulterà che la sentenza del TAR Piemonte sarà cassata dal Consiglio di Stato, chi e come risarcirà i danni nel frattempo dalla stessa derivati?