JOB ACT o WORK ACT?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Gennaio, 2014 @ 2:38 pm

Detto altrimenti: nuovi posti di lavoro nei vecchi settori o – meglio – nuovi settori che possano offrire ulteriore lavoro?  (post 1279- 29/2014))

Finalmente! Finalmente si comincia a riflettere sull’attuale modello di sviluppo, e cioè se sia sufficiente cercare di incrementare i posti di lavoro nei settori di attività attuali o se non sia il caso di esaminare diversi settori, all’interno di un diverso modello di sviluppo.

La possibilità (Costituzionale) di provocare crisi di governo “al buio”, e cioè senza disporre di una maggioranza alternativa, è stata una delle cause dell’estrema variabilità 8e brevità9 dei governi della nostra Res Publica. Ragion per cui i governanti sono stati (ulteriormente) incentivati a pensare alle successive imminenti elezioni (politici) e non alle generazioni future (da veri statisti). E quindi non si sono posti il problema dell’evoluzione nel medio-lungo periodo del modello di sviluppo entro il quale “governavano”.

L’attuale crisi almeno questo ce l’ha di buono: induce a riflettere. Tutti. Anche loro. I politici (hoffen Wir … speriamo!

P.S.. Renzi … pe forza che i ministri del settore gli danno contro: sta facendo quello che avrebbero fare loro …