FIGLIO DELL’ARMA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Gennaio, 2014 @ 7:11 amDetto altrimenti: mio babbo, Maresciallo Maggiore CC (post 1269 – 19/2014)
Ieri “ho comperato il giornale” (v. quattro post precedenti), ma sono anche andato a sciare in Paganella.
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  In alto neve buona, in basso un po’ meno, vista la temperatura un po’ troppo elevata per la stagione. Piste ben battute, non più così affollate, cielo quasi sereno: insomma, .condizioni quasi ideali. Scio da solo, mi dò lezioni di sci da solo, per perfezionare la tecnica (mio figlio Edoardo mi dice che “sembro fintoâ€!), cerco di pennellare, di non “forzare†la neve, ma di accarezzarla. A 70 anni e con 80 kg di peso è già un buon risultato. Alterno le discese su Fai a quelle su Andalo. Una discesa: sono all’inizio dell’ultimo muro che conduce a Fai. Fermo ad un metro dal bordo pista. Improvvisamente mi sfiora un bolide: un ragazzone alto due metri che “precipita†a valle, senza effettuare alcuna curva, gambe larghe, accenno di spazzaneve. Insomma, uno che non sa sciare ma che si lascia andare senza controllo ad una velocità pericolosa per se stesso e soprattutto per gli altri.
Si, sono della Famiglia. Orgogliosamente figlio di un Carabiniere che a suo tempo disse “Nein!†ai Tedeschi e si fece due anni di campo di prigionia in Germania … E quella stretta di mano del giovane Carabiniere sciatore, la spontaneità del gesto … mi ha commosso.
P.S.: Anni ’60 … stimato Capo Ufficio Matricola Maresciallo Maggiore alla Legione Territoriale di Genova al castello Makenzie, moglie insegnante statale di ruolo, un figlio a scuola, altri due all’Università … (ma “la Repubblica tutela la famiglia …?”) insieme a tantissimi altri “marescialloni†di tutta Italia … vennero tuti improvvisamente trasferiti, anzi, “sparpagliati†sul territorio dal Generale De Lorenzo. Perché?