INIZIO DELLA FINE DEI CUMULI D’ORO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Dicembre, 2013 @ 3:40 pm

Detto altrimenti: tanto tuonò che piovve (post 1233)

La favola del Natale

Cumulo ricco mi ci ficco!

C’era una volta un signore, Giuliano Amato, aveva dichiarato che con la sua pensione di 30.000 euro al mese non riusciva a far quadrare i conti. Viene quindi nominato giudice della Corte Costituzionale, il che gli fa incassare altrettanto. Ecco, ora, forse cominciava a pareggiare il saldo di fine mese. Sembra una storia a lieti fine, natalizia appunto. E invece no. Il mago cattivo …

Per taluni, il cumulo sta diventando un tempestoso nembo cumulo!

 … cosa ha fatto il mago cattivo? Cosa succede? Succede che nella Legge di Stabilità c’hanno (ci hanno) infilato un “comma sulla somma” che stabilisce il tetto massimo al cumulo tra pensioni d’oro e stipendi all’interno della pubblica amministrazione e riguarda anche i vitalizi dei parlamentari ma non si applicherà ai contratti in essere. Il tetto viene allineato alla retribuzione del primo Presidente della Corte di Cassazione (302 mila euro annui) (per fortuna di noi cittadini comuni, non hanno preso il tetto del Presidente della Corte Costituzionale che è a livello 450.000!).Tetti analoghi esistono negli Stati Uniti ed alcuni Stati europei.

Ora mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori alcune sottolineature:

 1) i contratti del Signor Amato sono già “in essere” e quindi salvi/esenti da questo odioso/equo ridimensionamento?

 2) Era ora che si intervenisse.

 3) Non è sufficiente, ma è pur sempre un inizio.

 4) A quando la riscalettatura delle aliquote fiscali, con un sostanziale alleggerimento delle fasce inferiori ed un sostanziale adeguamento (quando ci aumentano le tariffe, non parlano di aumento bensì di adeguamento) di quelle superiori?

 5) A quando l’allineamento delle mega retribuzioni italiane a livelli umani (cioè europei e USA)?

 6) A quando decidere di “calmierare” anche i Signori dell’anello (bancario), visto che le banche sono sopravvissute grazie agli aiuti UE, cioè dello Stato italiano, cioè nostri, dei cittadini?

 7) Si vis pacem para bellum, se vuoi la pace, preparati alla guerra … nel senso che se qualcuno dei “poveracci” impoveriti da questo atto di comunismo (eccoli, i comunisti! Ve lo diceva Lui …) protesta ed ottiene la dichiarazione di incostituzionalità del limite che lo riguarda, per favore, che si prepari una adeguata riscalettatura delle aliquote fiscali che sortisca lo stesso effetto.

 8) Ma se si stabilisce il tetto di 302.000 per chi “cumula”, perché non si frenano, limitandole, anche le singole retribuzioni ben superiori (tipo quella del Presidente della Corte Costituzionale) che da sola arriva a 450.000? O quella del capo della Polizia, che arriva ad oltre 600.000 euro, il triplo del capo della CIA USA!)? Infatti sarebbe importante limitare il totale della somma sborsata dallo Stato, sia che essa sia effetto di cumulo che di una unica fonte. O no?

 9) Il limite al cumulo vale solo per il cumulo fra pensione e retribuzione, o anche fra le due coppie “pensione e pensione”; “retribuzione e retribuzione”?

 10) la norma si applica anche alla pensioni/retribuzioni delle SpA pubbliche, oppure queste – allo specifico effetto – sono doppiamente private cioè di diritto privato e private del tetto?

 11) E se uno ha una retribuzione/pensione pubblica ed una pensione/retribuzione privata, si applica il cumulo o no?

12) A comporre i valori cumulandi, sono computati anche i benefit aggiuntivi. Si? Bene! No? Perchè no?

12) A quando un censimento completo delle super retribuzioni e dei super benefit (i quali spesso da soli valgono un’altra retribuzione?).

13) La norma … è sanzionata oppure no, e  succede come al Sindaco di Salerno (Salerno con la S, non con la P)  che non potrebbe cumulare le cariche ma lui se ne infischia e le cumula?

Completezza, completezza, primavera di bellezza …

Dice … ma ci sono i diritti acquisiti (di chi ha acquisito il diritto ad essere ricchissimo, n.d.r.). Rispondo: e il  diritto acquisito a esistere e vivere con dignità, sorto  in capo a tutti i cittadini a seguito della nostra Carta Costituzionale …. dove lo  mettiamo? A mio avviso ci stiamo dimenticando del “diritto  di molti ad avere diritti”.