IL NATALE DEL LAGO DI GARDA – 8 –
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2013 @ 5:59 pmLa leggenda del lago (post 2010)
Tanti, tanti anni fa, un pastorello pascolava il suo gregge lungo i fianchi di una ripida montagna del Trentino. Era la vigilia di natale e faceva molto freddo.
Il pastorello si riparò dentro una capanna e accese un fuoco per riscaldarsi. Egli era così stanco che si addormentò e dormì sino a notte fonda . Svegliatosi all’improvviso, s’accorse che il gregge si era disperso giù nella valle. Spaventato si mise a piangere.
All’improvviso gli apparve un Bambino come lui che gli chiese: “Perché piangi, pastorello?â€. “Le mie pecore si sono disperse nel fondovalle, rispose, ed io non riuscirò a ricondurle all’ovile!â€. “Non ti preoccupareâ€, gli rispose il Bambino e, volto lo sguardo alla valle, con un gesto né sbarrò lo sbocco verso la pianura.
Ed ecco che le lacrime del pastorello riempirono la valle e la trasformarono in un grande, meraviglioso lago, il Lago di Garda.
Fu allora che il pastorello vide arrivare a Riva tante barchette a vela, sospinte da una provvidenziale brezza. Man mano che le barchette toccavano terra, riprendevano l’aspetto originario delle sue pecorelle non più smarrite, quindi, ed egli, felice, potè ricoverarle al sicuro nell’ovile.
Per la felicità , le lacrime di disperazione del pastorello di trasformarono in lacrime di gioia.
Per il pastorello e per tante altre persone oltre a lui questo fu un meraviglioso regalo di natale.
Da quel momento, ogni giorno, ad una certa “Oraâ€, sul lago si alza la stessa brezza per ricondurre a Riva le barchette a vela e le pecorelle che si fossero eventualmente smarrite.
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