RENZI, OVVERO UN PARTITO DEMOCRATICO ALL’AMERICANA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Dicembre, 2013 @ 3:50 pm

Detto altrimenti: quanti sono i “votanti Renzi iscritti al PD” e quanti i “votanti Renzi non iscritti al PD”? (post 1180)

Te la do io la nomenklatura …

Parlavo con un beneficiato del sistema PD, inserito nell’ottica del vecchio PD. Persona valida sotto ogni punto di vista – intendiamoci! – che viene di volta in volta collocata (dal PD) in posizioni di lavoro di grande responsabilità, per cui, nonostante l’età abbastanza avanzata, non conosce pensionamento e/o disoccupazione (beato lui!). Gli dissi che io, non iscritto al PD, avrei votato Renzi. Restò muto (silenzio che tradotto da politichese significa: “Acc …! Eccone un altro!). La volta precedente, quando gli avevo detto che (sempre da non iscritto PD) avrei votato Bersani, mi aveva manifestato espressamente la sua decisa approvazione. E allora oggi mi chiedo: queste primarie PD “aperte” ai non iscritti hanno favorito l’apertura del partito anche ai non inseriti nel sistema del partito, lo hanno modernizzato “a danno”, si fa per dire, della vecchia nomenklatura. Ed allora oggi mi ri-chiedo: quale ragionamento sta alla base della decisione della vecchia nomenklatura di aprire le primarie ai non iscritti?
Concludendo: il PD sta diventando un partito democratico all’americana. Ora ci vorrebbe un partito “repubblicano” all’americana, e poi avremo finalmente un bipolarismo moderno, che però sarebbe un tripolarismo perché c’è sempre Grillo e i suoi. O no?