POST 1118 – IL TURISMO IN TRENTINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Novembre, 2013 @ 1:13 pmDetto altrimenti? Ma no … si tratta di una mia Lettera al Diretore, pubblicata su l’Adige del 22 novembre scorso … tutto qui
“Mi riferisco alla lettera di Carlo Guardini, su l’Adige 20 novembre 2013, pagg. 1 e 55 “Così va rinnovato il turismo trentino. Lettera aperta all’Assessore
 In fasi di crescita si decentra, in fasi di crisi di accentra. In Francia la promozione turistica è accentrata e tutta sul web: a Saint Paul de Vence vi sono 10 ristoranti e milioni di visitatori l’anno. In Italia la programmazione turistica centrale è affidata ad un Ente che spende l’80% delle risorse per pagare i propri stipendi; ogni comune, provincia e regione stampa i propri deplinat. Risultato? La Lunigiana, con il suo anfiteatro romani, non ha nemmeno un ristorante e l’addetto alla biglietteria vende biglietti per 20.000 euro l’anno. A Parigi, per visitare la Sacra Cappella devi prenotarti su internet e pagare il biglietto. Qui da noi sono aperte, gratis, le porte di cattedrali ben più ricche (recentemente ho visitato quelle di Bergamo Alta e di Cremona).
 Ma veniamo a noi, cioè al Trentino. Carlo Guardini accenna a vari aspetti del problema: il costo del marketing, la sua organizzazione, la partecipazione dei privati, la commercializzazione del prodotto turistico. Io mi voglio soffermare sulla centralizzazione dell’offerta e sui prodotti turistici.
Da quanto sin qui detto, è chiaro che sono favorevole all’accentramento del sistema dell’offerta turistica. Non si tratta, badate bene, della “provincia piglia tuttoâ€, ma della necessità di impostare una gestione accentrata, coordinata, economica e completa per il marketing del nostro turismo. Si tratta cioè di adottare il “modello Francia†e non il “modello Italiaâ€. Detto ciò, quanto ai prodotti, occorre innovare. Qualche esempio? Ci provo:
1) il circuito malghe (e la qualità della loro accoglienza) come in Sud Tirolo.
2) Riva del Garda, Arco, Nago Torbole. Due nuove iniziative: “Film festival Internazionale della navigazione a velaâ€(magari in coda al Film festival della Montagna. Sarebbe una novità assoluta in Europa e nel mondo intero!) e “Trentanosi Srl: Scuola internazionale di perfezionamento velico classe crociera†(a metà fra i famossissimi Glenans francesi e la Italiana Caprera).
3) Piste ciclabili regionali: offerta e vendita di tour guidati (oggi organizzazioni extra provincia lucrano guidando comitive di turisti sulle piste realizzate e mantenute con costi a nostro carico!).
4) SAT: corsi settimanali di ciclo escursionismo.
5) Trento. Funivia Trento-Trento Duemila (ex Bondone), con piste ciclabili di discesa in varie direzioni. Collegamento fra le ciclabili dell’Adige, della Valle dei Laghi e della Valsugana, ovvero, Trento Biciland! Anzi, collegando Val di Non (da Fondo)alla Val di Sole (Mostizzolo), Trentino Biciland!
6) Paganella. Seggiovia Zambana Vecchia-Fai, da stazione raggiungibile anche direttamente dall’autostrada.
7) Circuiti d’arte guidati (ad esempio, alla scoperta degli affreschi dei Baschenis).
8) Unica tessera provinciale (e anche regionale) per la sosta delle auto, lascando libero ciascun Comune di fissare tariffe, orari e altre modalità .
9) Valorizzazione dei siti cosiddetti minori (ad esempio, la Valle dei Laghi, il Maso Limarò, etc.).
In breve: creatività e organizzazione. Sono solo alcune idee che mi permetto di sottoporre all’attenzione dei lettori e dell’Assessore competente.”
E voi, amiche lettrici e amici lettori, che ne dite?