POST 1067 – ELEZIONI TRENTINE, INTERCETTAZIONI USA, CRISI ECONOMICA ITALIANA, POLITICA ITALIANA, MATTEO RENZI, STRARIPAMENTO DELLA POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Ottobre, 2013 @ 7:45 am

Detto altrimenti: “multa paucis”, molte notizie con poche parole

Immagini d’altri tempi …

1) Elezioni trentine. Sono molto deluso e preoccupato: ha votato solo il 63% degli aventi diritto. Il che mina alla base la nostra Autonomia che dovrebbe essere volontà e capacità di partecipare al governo della cosa pubblica. Ma se le cose stanno così, sarà facile per i detrattori affermare che la nostra è una “Autonomia bancomat”. Pericoloso, molto pericoloso. Dovremmo tutti girare per le strade con il certificato elettorale appeso al collo e chi non ha votato, non abbia diritto di parlare, di criticare, di approvare, di proporre alcunchè.

2) Intercettazioni USA. Sono molto deluso e preoccupato. Infatti io sono un europeista convinto sia per una ragione “interna europea” (Stati Uniti d’Europa), sia per una “ragione esterna”, cioè per la la necessità di arrivare ad un accordo fra USA e USE, United States of Europe, nel senso della definizione (e del rispetto) dei diritti morali, civili, finanziari e fiscali sia a fini interni (Coalizione USA-USE), sia a fini esterni (resto del mondo).

3) Fine della crisi italiana? Sono molto deluso e preoccupato. Infatti, ammesso che essa ci sia, mi permetto di sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei lettori tre sottolineature:

 a. in ogni caso sarebbe una ripresa “all’interno dello stesso modello di sviluppo”, e poiché non mi risulta che sia stato fatto un esame di tale modello rispetto a tutti gli altri diversi possibili e probabilmente migliori modelli, sono perplesso circa la potenzialità strutturale di questa ripresa;

b. Faccio un esempio numerico: se a causa della crisi siamo caduti dal livello 1.000 al livello 200 ed ora la ripresina ci fa risalire dal livello 200 al livello 220, ci stiamo dimenticando la sofferenza di chi si trova nell’area 999-231. In altre parole: in assenza dell’assunzione di un diverso modello di sviluppo (che preveda ad esempio, la sospensione di tutti i grandi progetti per destinare tali risorse al finanziamento di una economia diffusa immediatamente operante a favore dei disoccupati; una campagna contro la corruzione e l’evasione fiscale; l’abolizione delle caste), la ripresina annunciata mi pare quella che in borsa è solo un “rimbalzo tecnico”. Mi spiego: se le onde del mare dopo avere colpito la spiaggia generano una risacca, ciò non significa che abbiano invertito il loro senso di marcia …

c. … nel frattempo l’Italia è fuori dal G8, fuori di fatto,  anche se non ancora formalmente!

4) Politica italiana. Sono molto deluso e preoccupato. Siamo alle solite: il teatrino della politica, concentrato su due primi attori, uno televisivo ed uno della rete. Nel frattempo, molto meno si parla dell’ILVA, del Sulcis, di Alitalia, di Telecom, dell’evasione fiscale, della corruzione (una per tutti: ASL Napoli, quid novi?) e molto meno di chi sta lavorando (Letta).

5) Renzi, idee nuove. Non sono deluso né preoccupato, ma solo incerto. Io non appartengo al suo partito politico, ma condivido quasi tutto ciò che dice. In Cuperlo riscontro un maggiore equilibrio. Apprezzo il lavoro di Letta. Tre uomini validi. Andrò a votare alle loro primarie.

6) 1.200.000 persone in Italia “campano, vivono” solo di politica. La più grande industria del paese, dieci volte il gruppo Fiat (da “Il fatto quotidiano”). Una esagerazione in sè ed ancor più se relazionata agli standard europei. Che dire? Forza …  Italia? No! Bensì FORZA EUROPA!