POST 963 – LA VERITA’ MIA, QUELLA VERA, QUELLA DEL GIUDICE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Settembre, 2013 @ 7:26 am

Detto altrimenti: non sempre i tre livelli di verità coincidono, ma tant’è una soluzione va trovata.

Potrei testimoniare personalmente che una verità mia, documentabile e documentata come vera, non ha coinciso con la verità accertata dal giudice. Eppure il nostro sistema democratico ha bisogno di certezze e fra le tre verità si è scelta la verità del giudice. Altra soluzione non esiste. Summa lex summa iniuria, per quanto sia perfetta una legge, essa può tuttavia recare a taluno ingiusto danno.
Ricusando la “verità del giudice” si ricusa la funzione della magistratura e ci si spinge sempre di più verso un quarto tipo di verità: la verità del più forte, di chi la sa e la può imporre, anche a forza di ricatti.

Ho già scritto che il maggior danno che deriva da una “ricusazione di livello” delle sentenze passate in giudicato è il “cattivo esempio”, la “strada che si apre” a chi si fa forza di tale esempio “di livello” per contestare platealmente sentenze che lo condannano a pagare pesanti multe per evasione fiscale (le società di gestione dei videogichi) o per violazione delle norme sull’inquinamento ambientale (ILVA).