POST 944 – BICI E MELE IN TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Agosto, 2013 @ 2:44 pm

Detto altrimenti: la mela più saporita della mia vita

Caro diario, come sai io ho una bronchitina che ogni tanto mi dà qualche fastidio, ragion per cui in questi giorni mi stanno facendo ingoiare un po’ di antibiotici … con il divieto di affaticarmi. Una settimana? E chi ci sta fermo? E poi io in bici da Trento al bicigrill di Nomi e ritorno, giusto per gustarvi un caffè al sole,  mica mi affatico! Ed allora, in sella e via! Ma senti un po’ cosa mi è capitato. Stavo rientrando verso nord, sulla pista ciclabile destra Adige. Alla mia sinistra vedo alcune persone che, qualche metro più in basso, ai piedi della piccola scarpata del terrapieno sul quale corre la ciclabile, stanno raccogliendo le mele: campagna di Ravina? Di Aldeno? Non posso saperlo… Comunque la scena è troppo bella … mi fermo, torno sui miei … pedali, appoggio ad un palo la mia vecchia gloriosa bicicletta (28 anni assai ben portati) e mi metto a fotografare la scena. Nel frattempo mi sfila di fianco, diretta verso sud, una lunga, lunga comitiva di ciclisti tedeschi, saranno stati un centinaio. Li saluto e continuo con i miei scatti.

Ed ecco il fatto: uno dei  raccoglitori di mele – deve essere stato il proprietario del meleto – mi grida un saluto e mi mostra una mela, con la palese intenzione di regalarmela. Accetto ben volentieri e al secondo lancio la mela è mia! La mangio golosamente: è saporitissima, è una di quelle bianche e rosse … sì, come dovevano essere bianche e rosse le gote delle ragazze delle valli trentine in inverno, tanti, tanti anni fa … dopo che erano state qualche ora a spalare la neve davanti alla porta del prprio maso …  Il raccoglitore mi chiede: “Lù è da Trent?”, lei è di Trento … si rispondo, colto un po’ all’improvviso. Se avessi riflettuto un po’ di più avrei potuto rispondere indicando la città di nascita, Genova, e non Trento, città dove risiedo da 25 anni. Forse sarebbe stato più contento di avere offerto la sua mela ad un “turista vero”. Ed io … io sono rimasto così colpito dalla spontaneità di  quel gesto che non ho pensato di chiedergli di vendermi un paio di chili di quelle delizie appena colte … già che avevo un zainetto sulle spalle che pareva fatto apposta: avrei fatto una bella e gustosa sorpresa a Maria Teresa. Pazienza, ci tornerò domani mattina.

Ed ecco che mi è venuto spontaneo un collegamento: Il Trentino delle mele (oltre che di tante altre cose belle), il Trentino delle piste ciclabili … perchè non organizzare l’Offerta Trentina lungo le nostre ciclabili? Essa potrebbe riguardare innanzi tutto l’offerta delle stesse piste (magari venisse il collegamento dell’asta dell’Adige con la Valle dei Laghi e la Valsugana!) e poi l’offerta delle mele, dell’uva, del vino, dei castelli, delle località sciistiche, dei masi, delle chiese affrescate dai Baschenis, etc.. Quanto (poco) sarebbe costato all’APT offrire una mela a ciascuno di quei cento pedalatori tedeschi? Quanto bello sarebbe stato il ricordo della nostra Terra che ognuno di essi avrebbe portato con sè, tornando a casa!  Concludo: e poi dicono che i Trentini sono musoni, un po’ chiusi in se stessi … Ma qua’ chiusi, per piacere … basta conoscerli, rispettarli e soprattutto riconoscere e mostrare di apprezzare il loro lavoro.