LEI E’ UN ANIMALE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Aprile, 2013 @ 8:13 am

Detto altrimenti: è un’offesa? No! E’ un complimento

Sono a Riva del Garda. Questa mattina presto, dopo avere (doverosamente) “postato” i miei due precedenti post “seri”, mi volevo concedere una veleggiata in solitaria col in mio Fun Whisper, per “liberarmi” la mente nel giorno della Liberazione. Mi vesto, tuta, cerata e con una breve pedalata sono alla barca.

Ecco Whisper!

Mentre da prua libero la randa dal copriranda, sento una vibrata protesta: mi sembra la voce di una … folaga? Si, è proprio una folaga. Ma dov’è? La “voce” arriva da poppa. Mi ci avvicino e la scopro: fra la tavoletta che si utilizza per evitare che cadano in acqua oggetti e il motore fuoribordo, sull’estremo sbalzo di poppa, una mamma folaga ha costruito il nido e sta covando le sue uova. Mi avvicino ancor di più. Penso a quanto grande e minaccioso debba apparire ai suoi occhi questo  “gigante rosso vestito”. Niente: non si spaventa, non abbandona il suo posto di covata e di combattimento, anzi, aumenta la protesta, si erige ed apre le ali a difesa del suo tesoro. Arriva il marito: sì … si mettono in due a fronteggiarmi!

Una mamma folaga “d’archivio”

Sono troppo teneri, mamma e papà. Non ho il coraggio di distruggere tre vite in fieri. Già, perché le ho intraviste, le uova: sono tre. Retrocedo, Rimetto la posto la randa, la copro con il copriranda e rinuncio alla veleggiata. Anzi, tornerò a portare un po’ di pane a mamma folaga, se lo è meritato. Ecco, capite perché dire ad una persona “Sei un animale” è un complimento! Le folaghe, come tutti gli uccelli, sono monogami, olim sposi semper sposi. Fanno coppia fissa per tutta la loro vita. E come si occupano della loro prole, anche di quella “in fieri”, a costo della loro vita. Impariamo, gente, impariamo! La foto? Si, l’ho scattata, con il telefonino: solo che avrò il cavetto per trasferirla sul computer solo fra qualche giorno, prometto che la pubblicherò, abbiate pazienza:  per ora pubblico una “folaga d’archivio”.

Comunque anche questo post è “in linea” con l’anniversario della Liberazione: liberazione dalla violenza dei “(troppo) forti a difesa del diritto e della libertà dei più deboli e del loro futuro. E non avere il lavoro significa non potere avere figli e quindi non avere un futuro …

Si può leggere anche così … non vi pare?Â