RENZI SU REPUBBLICA: MORALE E RELIGIONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Aprile, 2013 @ 6:53 amDetto altrimenti: non si è mai abbastanza specifici …
Oggi Renzi, dalla radio, prima di leggere i giornali. Il sindaco di Firenze, su Repubblica,  critica i moralisti che confonde con i cattolici. Critica che, a valere sulla appartenenza ad una “fede moralista”, si reclamino posti, ruoli e poltrone (qualcuno avrebbe detto: voglio un Presidente della Repubblica cattolico), facendo leva sulla propria particolare “moralità cattolica”.
Io mi permetto di aggiungere che occorre distinguere: la religione non “è†morale, bensì “ha†una morale. Così come un laico può avere una morale, il più delle volte uguale a quella del suo vicino di casa cattolico.
La morale. Non è quella che imporrebbe di non entrare in Chiesa con la minigonna, o quella di non avere rapporti sessuali se non all’interno del matrimonio (il comandamento originale prescrive “non commettere adulterio†e non “non commettere atti impuriâ€). Anche questi comportamenti, intendiamoci, possono avere un valore (positivo o negativo) ma non è a questi che – almeno io – intendo rifermi quando parlo di morale. Io intendo riferirmi al comandamento morale già presente nel Codice di Hammurabi (2.200 a. C.) e poi ripreso e testimoniato con forza da Gesù Cristo: “Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te, fai agli altri ciò che desideri sia fatto a teâ€. In altre parole: è morale la ricerca del “bene comuneâ€. Il resto non lo è.
Ecco quindi che posso concordare con Renzi quando afferma che gli potrebbe andar ben anche un Presidente di religione diversa da quella cattolica o anche ateo. Non concordo con lui quando accomuna, immedesimandole, morale e religione (cattolica). La religione cattolica, per chi le crede – e Renzi ha affermato di credere – è Creazione e Resurrezione. The rest are details, diceva Einstein quando affermava I want to know God’s thought, io voglio conoscere il pensiero di Dio …