LA QUESTIONE MORALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Aprile, 2013 @ 5:51 am

 

No … non è di questo che intendo parlare! Solo mi sono detto che se metto questa foto, forse saranno attratti a leggere il post fino in fondo …

Detto altrimenti: ma come si fa a non notare questa ininterrotta raffica di allarmi?

Telegiornali, rassegna stampa, giornali radio: siamo invasi da … no, non da “notizie” ma da scandali, veri o presunti, accertati o in corso si accertamento, certo che è una continuità che non si può fare a meno di notare. Il Presidente Napolitano ha denunciato il falsi moralismi che in realtà sono anti-politica. Non credo che si riferisse a chi di fatti come quelli sotto elencati, proprio non ne può più!

• Firenze. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 12 milioni di euro a 20 persone, tra cui Denis Verdini, coordinatore nazionale e senatore del Pdl, e Massimo Parisi, deputato dello stesso partito, su ordine della procura di Firenze, che li sta indagando per truffa ai danni stato, con l’accusa di avere beneficiato indebitamente di contributi all’editoria.
• L’agente di Letizia Noemi: Letizia fece sesso con Berlusconi quando ancora era minorenne (vero o falso che sia … non basta essere onesti: occorrere esserlo ed anche apparire tali!)
• Bagnoli: indagate 20 persone fra amministratori pubblici e manager privati per disastro ambientale e truffa ai danni dello Stato relativamente all’area Italsider di Bagnoli (NA).

Io credo che il falso moralismo sia la critica generica, generalistica, del tipo “gli è tutto sbagliato, gliè tutto da rifare” oggi più che mai espressa da quelli che, entrati nel Parlamento, stanno puntando sul risparmio dei bicchierini di platica; sulla riduzione a 2.500 euro al mese anzi no facciamo 6.000 anzi no vedremo fra un po’; quelli che con “il tanto peggio tanto meglio” lasciamo che litighino che alle prossime elezioni noi saliamo; quelli che la mattina ti insultano e il pomeriggio ti chiedono di governare insieme; quelli che pensano alle prossime elezioni o alle prossime sentenze di tribunali e non alle prossime generazioni … si, alle prossime generazioni, come invece invitava a fare tale Alcide Degasperi … lo ricordate?

Le prossime generazioni? Ma quali “prossime”? No, non sono più “prossime” bensì ormai noi dal “passato” abbiamo già raggiunto il “futuro”, cioè le generazioni del futuro, che ormai sono quelle del “presente”, dei milioni di giovani già oggi senza lavoro, senza speranza, senza un futuro se non quello dell’emigrazione o dell’inedia, della disperazione.

Cosa deve pensare uno di questi giovani leggendo dei continui furti e sprechi del denaro pubblico? Il capo del MoVimento … afferma che loro stanno attuando la “primavera araba” italiana. No, io credo che questa “primavera araba” – Dio non voglia – potrebbe essere quella della “rivoluzione sociale” di quanti, anche non più giovani, si trovano nella condizioni dei giovani appena citati.

La regina Semiramide, “che libido fe’ licita in sua legge”

La moralità è stata sconfitta: dall’immoralità. L’immoralità è stata sconfitta: dall’amoralità. Sono quindi due i gradoni che dobbiamo risalire …

Da qualche amico sento dire: basta, siamo stanchi di sentire, di parlare, di discutere solo di queste cose, non se ne può più, siamo stufi. Ecco, io mi permetto di dissentire: guai a “stancarsi” guai a “fuggire” da questa realtà: essa dilagherebbe vieppiù. E invece noi non dobbiamo abituarci, non dobbiamo assuefarci, non dobbiamo smettere di indignarci, di agire, di reagire, di sperare, di lottare per un domani “giusto”, secundum jus, secondo la legge: quella morale, innata in ogni uomo sin dal Codice di Hammurabi (2.200 a. C.) e quella scritta, a cominciare dalla nostra Costituzione, che ha un solo difetto. non prevedere sanzioni per chi la viola!

E qui interverranno i giuristi e i magistrati: ma che dici, Riccardo, non è da legge Costituzionale prevedere sanzioni! Si lo so, ma però (so anche che “ma però” non si dice, ma io lo dico lo stesso!), “ma però” avrete notato che l’ordinamento giuridico interviene a censurare come “anticostituzionali” quasi esclusivamente “comportamenti del Parlamento” cioè leggi in senso formale, e solo quando una eccezione in tal senso sia stata preventivamente giudicata non palesemente inammissibile. Ma quanti altri comportamenti e situazioni violano i cardini e le prescrizioni della nostra carta Costituzionale, senza che ne sia fatta derivare conseguenza alcuna sul piano della loro correzione e della loro sanzione!

Proverò, in un post successivo, a sottoporre all’attenzione delle lettrici e dei elettori un elenco di questi casi.