CONNESSIONI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 5 Aprile, 2013 @ 10:59 pmDetto altrimenti: l’importante è connettere i vari avvenimenti. me lo ha insegnato un mio ex capo, il Senatore trentino Bruno Kessler.
Avevo provato ad alleggerire i miei post, vedete, con quello precedente … ci stavo provando. Ma poi, poi mi sono detto: questo fatto non si può tacere, devi parlarne, devi scriverne …
La catena dei fatti, dai piccoli – che poi piccoli non sono – ai grandi. O preferite che cominci dai grandi? Dall’enorme tzunami dell’evasione ed elusione fiscale, della speculazione finanziaria a livello mondiale, quindi anche europeo, quindi anche italiano sino ai coniugi di Civitanova Marche, 62 anni lui, Romeo Dionisi, muratore disoccupato senza pensione … come si dice oggi? Ah sì … “esodato”! 68anni lei, Anna Maria Sopranzi, pensionata a 500 euro al mese, che ieri si sono impiccati nella loro cantina, non riuscendo a superare impossibilità di pagare l’affitto, le bollette, di acquistare cibo: di vivere, insomma. E il fratello di lei 72 anni, convivente con la coppia: scoperto il duplice suicidio, si getta sugli scogli e muore anch’egli.
La connessione? Dov’è? Ma è semplice: visto che le prime stime dell’elusione fiscale a livello mondiale, quale è organizzata nei paradisi fiscali grazie alla collaborazione di molte primarie banche, pare sia pari al PIL degli USA e del Giappone messi insieme … ecco la prima industria, quella che batte anche il volume d’affari delle mafie riunite: l’evasione e l’elusione fiscale. E se invece questa ricchezza fosse stata utilizzata per il bene comune, e cioè anche per il bene dei tre suicidi di Civitanova Marche?Â
Ma no, rilassiamoci un po’ … alla TV danno un vecchio film, bellissimo: “Il sorpasso” di Dino Risi, quello con Gassman al volante di una Lancia Aurelia Sport B24 …, ma no, che mi dite? Che i diritti di sfruttamento del film li incassa la Lyon Film domiciliata all’isola di Man (paradiso fiscale), sociteà gestita da un fiduciario svizzero? Non posso crederci!
Ecco, che qualcuno non mi venga a dire che invece gli F35 sono più importanti, che il TAV ha la priorità su questi drammi. Che me lo venga a dire, sa dove trovarmi, sia al telefono, che a casa: sono sull’elenco telefonico di Trento. No, non sono un “anti TAVâ€. Solo per me il TAV non è la priorità del momento. Non sono un rivoluzionario “contro tutto e contro tuttiâ€, no. Ho fatto il mio bravo servizio militare; sono sposato in Chiesa; ho avuto ed ho una sola moglie, due figli, una nipotina. Non bevo, non fumo né tabacco né altro. Niente di tutto questo. Ah, dimenticavo: credo in Dio. E allora? Sto solo dicendo che a mi avviso occorre rivedere l’ordine delle priorità di azione (evasione ed elusione fiscale) e di spesa e di investimento, che la vita delle tre persone sopraccennate vale più dell’intera squadriglia di F 35 (almeno funzionassero, e invece sono solo delle costosissime e pericolosissime baracche!).
Non possiamo più indulgere ad atteggiamenti pensierosi, da uomini superiori, quelli che noi sì che siamo ben pensanti, persone di  mondo, mica quegli altri che con sanno come vanno le cose del mondo; quelli che da quando il mondo esiste …; quelli che è tutta invidia, che beati noi che, che poi anche quelli lì ci invidiano e dicono beati loro che possono; quelli che si vabbè sono cose che succedono; quelli che l’interesse complessivo; quelli che c’è ben altro cui pensare; quelli che mica si possono accontentare tutti; quelli che … insomma, c’è tanta gente che soffre ma tiene duro e se la cava, in qualche modo;
quelli che se uno  gode di pluri mega pensioni o pluri mega stipendi o pluri mega liquidazioni milionarie se le sarà ben guadagnate; quelli che poi 500 euro al mese sono pur sempre una somma; quelli che mica possiamo dare a tutti lo stesso stipendio del Presidente dell’INPS di 1.200.000 euro l’anno oltre gli emolumenti delle altre decine (decine) di incarichi pubblici di cui lo hanno gravato, il poverino! Quelli che se una banca paga a debito del proprio conto economico le tasse sulla liquidazione di un proprio super manager nessuno se ne accorge è il lordo diventa netto; quelli che se il nostro capo della polizia riceve uno stipendio triplo rispetto al suo collega dell’FBI, è perchè ha una grande responsabilità ; quelli che poi queste retribuzioni sono lorde tranne quelle dei politici, ma sono poca cosa sul totale …
No. Io credo che dobbiamo mettere la testa sotto il getto d’acqua fresca della coscienza e/o dell’intelligenza, per chiarirci le idee. Della coscienza, chi ne ha una. Dell’intelligenza, chi dovrebbe capire che “est modus in rebus: sunt certi denique fines, quos ultra citraque nequit consistere rectumâ€, e cioè che c’è un limite in ogni cosa, che vi sono dei confini oltre i quali non può esservi niente di justum, cioè niente secundum jus, secondo la legge … limiti superati i quali gli avvenimenti ci sfuggono di mano. A danno di tutti. Secondo la legge … ma quale legge ? Prima di tutto la Legge Morale!
Il triplice suicidio di Civitanova Marche deve fare insorgere la nostra coscienza, dobbiamo indignarci per una democrazia malata di amoralità , la quale va curata, non distrutta (capito, Beppe?). La malattia, infatti, è uno stato patologico che conduce alla guarigione, all’invalidità o alla morte. E noi vogliamo e dobbiamo condurre il malato – la nostra democrazia, la nostra società umana – alla guarigione. Non crediamo nel tanto peggio tanto meglio di certi recenti personaggi che “giocano” al massacro dell’ingovernabilità .
Dobbiamo indignarci, dicevo, come pure lo dobbiamo di fronte al fatto che una ragazzina, arrestata per furto, condotta in questura, spacciata per la nipote di un personaggio politico famoso, liberata a seguito di una telefonata, consegnata “in custodia†ad una consigliera regionale, dalla quale subito dopo “affidata†ad una prostituta brasiliana, si permetta di arringare la folla sulle scale di un Palazzo di giustizia, contro la presunta mala-giustizia! Io sono un cittadino italiano. L’Italia è anche mia, le sue istituzioni sono anche mie, a cominciare dalla Magistratura: non accetto che si consenta svilirle in questo modo indegno. Da parte di chi, poi … con la regìa mediatica di chi, poi … indonvinate un po’ voi …
La goccia che ha fatto traboccare il vaso della sopportazione ai due coniugi di Civitanova Marche?  Una cartella esattoriale di Equitalia che minacciava il sequestro ed il pignoramento della Fiat Panda blu parcheggiata in cortile. Chi è debitore di qualche centinaio di euro si impicca. Chi ne deve 100 milioni, concorda per 30 e ne risparmia 70 (Valentino Rossi).
E’ mezzanotte. Ora pubblico il post e vado a dormire.