ROMA 15 marzo 2013, RIUNIONE IN UN CIRCOLO M5S

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Aprile, 2013 @ 7:32 am

Detto altrimenti:  democrazia sostanziale … anzi no,  formale … anzi no, grilleggiocrazia!

Riporto una testimonianza:

“Roma, Via Monte Pàtulo, una sede del M5S, riunione per le prossime elezioni comunali. Ho provato ad entrare. Una voce  mi ha chiesto: “Vuole entrare?” Sono entrato. Stava parlando un ragazzo alto con la barba “Segnate qui i vostri dati e poi firmate la liberatoria, perché io possa trattarli… e adesso passo la parola al candidato di Monte Sacro, per le primarie che designeranno il candidato del Movimento a sindaco”. Prende la parola un uomo alto e stempiato: “Amici, le primarie via internet si terranno lunedì e martedì. Secondo la stampa io sono quello che ha maggiori possibilità, ma va forte anche quello dell’XI municipio, per non sbagliare votate, quelli che possono, me e lui, avete tre preferenze a disposizione. Io comunque non voglio chiedervi il voto, perché tutti noi 11 candidati siamo onestissime e bravissime persone. Non ho altro da dirvi, volevo dare solo un saluto”.

Segue il … “dibattito”:

D: “Ma il programma?”
R: “No, del programma non si può ancora parlare. No, non si possono avere neppure le bozze … occorre collegarsi coi vari forum tematici”.
D: “Ma io non riesco mai a collegarmi”.
R: “Sì, lo so: ci sono un po’ di problemi col server, però, ti garantisco, che tra le due e le tre di notte in genere si riesce a a collegarsi”.
D: “Chi ha diritto a votare alle primarie?”
R: “Solo chi era iscritto in sede nazionale entro il 12 dicembre”.
D: “Ma io sono tre mesi che cerco invano di iscrivermi”.
R: “Sì, lo so, ci sono un po’ di problemi col server…tu hai scannerizzato i tuoi documenti d’identità?”
D: “Ho fatto tutto, ma l’iscrizione non me la dà. Come debbo fare?”
R: “Abbiamo dei problemi, ma li risolveremo, però, per adesso, non puoi votare”:
D: “Ma allora quanti possono votare allora alle primarie via internet?”
R: “Non lo so … duecento o trecento”.

Ve le dò io le primarie ….

Mi faccio qualche conto: in una metropoli abitata da tre milioni di persone i candidati per il consiglio comunale e i consigli municipali (più di trecento persone) vengono “selezionati” da duecento persone, che, tutt’al più, possono candidare solo se stessi. Ho sentito abbastanza. Esco, è buio nello stretto vicolo d’accesso. Anche nella democrazia e sull’Italia.”

Fine del post. Speriamo non della democrazia.

 

P.S.: mi viene in mente un passo della Divina Commedia Purgatorio, III, 79-84)

A votare, a votare! (Senza parole … sono senza parole …loro, le pecorelle, ma anche io!)

Come le pecorelle escon del chiuso
a una, a due, a tre, e l’altre stanno
timidette atterrando l’occhio e ‘l muso;

e ciò che fa la prima, e l’altre fanno,
addossandosi a lei, s’ella s’arresta,
semplici e quete, e lo ‘mperché non sanno