LETTERA APERTA A MARIO MONTI, DA TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Marzo, 2013 @ 9:32 am

Detto altrimenti: o felè fa ‘l to’ mestè

Pasticcere milanese

 Caro Presidente, la frase qui sopra riportata è in dialetto milanese. Io non sono un “Lumbard” ma ma ho lavorato a Milano oltre dieci anni, e qualcosa mi è rimasto … Sai cosa vuol dire quella frase? Vuol dire “Pasticcere fa il tuo mestiere” che ulteriormente tradotto significa “ognuno faccia il mestiere suo”.

Ora la gestione politica di questa delicatissima fase pare che non sia “arte tua” (questa espressione è napoletana). E non per Tua colpa, ci mancherebbe altro! Solo che a Milano montagne ne avete poche, quindi hai avuto poche possibilità di allenarTi nello slalom speciale e soprattutto nella discesa libera della  … politica … libera sì, ma controllata, altrimenti si finisce per schiantarsi contro gli alberi del bordo pista!

Ecco. Noi Trentini Ti stimiamo,  Ti vogliamo bene e abbiamo pensato di darTi una mano: Ti abbiamo mandato da Trento una persona che da una vita si è allenata sulle nostre montagne … lasciale quindi maggiore spazio, (magari anche tutto lo spazio), fai correre lui … sai, a me hanno sempre detto che è importante saper fare le cose, ma che se non le sai fare è importante saper trovare chi le sa fare al posto tuo … e lasciarlo lavorare.

Parliamoci chiaro. Un progetto si costruisce mattone dopo mattone, anzi, masso dopo masso, e il macigno che Lorenzo Dellai aveva posizionato nell’edificazione del tuo progetto era tale da consentirne la posa di altri fino alla realizzazione dell’intera muraglia. Dellai Presidente della Camera avrebbe avuto un effetto catalizzatore … una maggiore legittimazione a “comunicare” … ma tant’è, ormai è latte versato, sunk fund, soldi spesi, affondati, dicono gli inglesi. Pensiamo al futuro. Abbiamo da misurarci con la seconda manche della discesa libera. Vedi un po’ Tu di fare una riflessione. E scusa se mi sono permesso ..

Grazie comunque per avermi letto sin qui.
Distinti saluti