IN ADRIATICO SONO TORNATE PIRATERIA E SCHIAVITU’

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Marzo, 2013 @ 6:21 am

Detto altrimenti: 2.000 anni dopo, la storia si ripete

 

 

Primo secolo avanti Cristo. I pirati infestavano l’Adriatico. Assalivano le navi in navigazione ma anche quelle ormeggiate nei porti, compivano razzie terrestri, distruggevano, rapinavano, uccidevano e catturavano prigionieri che rendevano schiavi. Roma fece loro guerra, utilizzando prima le proprie triremi (foto a lato) e poi, copiando il più snello, veloce e manovriero tipo di nave usato dai pirati, con le nuove “libarne”. E i pirati catturati furono sconfitti e divennero a loro volta schiavi.

 

 

Nella foto, uno “sciabecco” mediterraneo, moderno erede della libarna: scafo, snello, veloce, manovriero, basso di bordo, in caso di bonaccia poteva essere mosso anche a remi. La maggiore evoluzione rispetto al suo antenato è l’armo velico, non più a vele quadre, bensì alla “trina”, molto più adatto a risalire il vento di bolina. Ulteriore evoluzione di questo tipo di veliero, la goletta. 

 

 

Schiavi antichi

Oggi i pirati sono tornati. Sono gli imprenditori che gestiscono le concessioni marittime per l’esercizio degli stabilimenti balneari lungo le centinaia di km delle sabbiose spiagge adriatiche. Pirati, innanzi tutto perché le loro concessioni sembrano “eterne”, e quindi escludono l’applicazione delle leggi del mercato e della concorrenza, bensì appaiono applicabili quelle di un “cartello”. E poi …  pirati anche e soprattutto in quanto rendono schiavi i lavoratori stagionali, siano essi cuochi, bagnini, tuttofare. Alla TV ne sono stati intervistati più d’uno: la paga è di 1,7 – 2 euro l’ora per 10-15 ore al giorno per tre mesi senza un giorno di riposo (e poi ci stupiamo se molti giovani hanno votato Grillo!).

Schiavi moderni

 

Stessa schiavitù, quella dei precari adibiti ai call-center … o quella degli immigrati lavoratori “in nero” adibiti alla raccolta dei pomodori … di tutti loro si deve occupare una nuova guerra alla pirateria moderna che rende schiavi. Ecco il “nono punto” da aggiungere agli otto già inseriti nel piano di un possibile imminente governo: la lotta alla schiavitù.

 

 

 

 

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