LA GIUSTIZIA SECONDO BERLUSCONI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Marzo, 2013 @ 7:02 am

Detto altrimenti: giustizia? (Ecco un altro open post dell’open blog, firmato GFP)

Tutti siamo innocenti davanti alla legge fino a prova contraria e la prova contraria la può stabilire solo il giusto processo. Fino a qui penso che tutti siamo d’accordo. Non è però d’accordo Silvio Berlusconi e i parlamentari che “non istigati la lui” (?) , come dicono loro, si sono precipitati a Milano alla sede del Tribunale dove si celebrano alcuni suoi procedimenti penali (ripeto, penali!) a manifestare contro la Giustizia Italiana. Pacificamente, dicono loro. A me è sembrata una minaccia. Minaccia ventilata più volte da esponenti di rilievo del PDL (come quella di ricorre all’Aventino). Non posso pensare che i cittadini che hanno votato PDL siano tutti contenti di aver visto una simile aberrante manifestazione. Ho parlato con alcuni di loro a Rovereto e tutti hanno stigmatizzato negativamente l’avvenimento. Perché Alfano non fa sondare il pensiero dei pidiellini?
Certamente bisogna stare bene attenti alla deriva che potrebbe portarci un acuirsi della situazione tragica nella quale ci troviamo.

Garantire a Berlusconi la partecipazione alla complessa fase politica in pieno svolgimento non era doveroso.
Respingere l’ipotesi del complotto dei giudici richiamato insistentemente da lui e dai suoi sostenitori più accaniti era doveroso.
Censurare lo squallido comportamento dei parlamentari riunitisi al tribunale di Milano era d’obbligo.
La giustificazione di tale atto è politicamente scorretta. Non è pensabile di giustificare un gruppo di persone elette dal popolo che si ribella contro un potere dello Stato.
Fortunatamente il CSM si è astenuto dall’ interpretarlo.
Cosa vogliono i pidiellini? Un legittimo impedimento “perpetuo e ad personam”?
Con questa manifestazione a dir poco sediziosa e intollerante vogliono far tacere la Giustizia? Vogliono assicurare al loro leader un salvacondotto perpetuo?
Devono invece mettersi bene in testa che chi sbaglia paga.
Se non si interviene in tempo – e questo lo devono capire subito Bersani, Monti e Grillo – rischiamo di balcanizzare la nostra cara e amata ITALIA.

Fine del post

Ceterum censeo … e poi penso che non sia accettabile che parlamentari del secondo partito di maggioranza relativa del paese, violando le regole di accesso (controlli elettronici compresi, tanto per capirsi), invadano il tribunale di Milano cercando di forzare l’andamento della giustizia e interferendo nel principio costituzionale della separazione dei poteri. Inoltre, così come non approvo chi nel passato ha definito il parlamento un possibile “bivacco di manipoli”, non approvo oggi chi lo definisce “una scatola di sardine”. Prendo infine atto che oggi due persone sono purtroppo di ostacolo all’esercizio della democrazia: una, per i suoi problemi giudiziari; l’altra, per la indisponibilità a “partecipare” al governo del paese, essendo disponibile solo al “proprio” governo, benche’ in minoranza, aspirando inoltre essa – nel frattempo – non a raggiungere la maggioranza dei consensi, ma la totalità.