VARIE ED EVENTUALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2013 @ 2:45 pm

Detto altrimenti: …mica tanto “varie ed eventuali” …

1) Roma. Il 15 marzo si insedierà il nuovo parlamento. Per favore, ci dite che fine fanno i fondi residui dei partiti scomparsi, tipo IDV?

2) Roma. Sempre a quella data, ci dite l’elenco di quanto pagato a ciascun parlamentare uscente a titolo di “indennità per il reinserimento nel mondo del lavoro”?

3) Bruxelles: meglio tardi che mai! Il Consiglio di 27 governi europei ha stabilito che il bonus dei banchieri non potrà superare uno stipendio (due in casi eccezionali). La GB, perfida Albione,  chiede tempo per riflettere, vuole la solita eccezione … A Bruxelles si sono accorti che i bonus erano esagerati e spingevano il top management bancari a fare operazioni a rischio, con effetti positivi nel breve termine (per intascare il bonus) e disastrosi nel medio periodo. Si è suggerito inoltre di pagare i bonus con titoli a medio termine, così da legarne il valore alla bontà “nel tempo” dei risultati che si pretende di avere conseguito. E poi, dui fatto le banche sono diventate “pubbliche” visto che i buchi si tappano con denari UE-Stati, cioè di noi cittadini! Ci voleva tanto a capire che si doveva intervenire?

4) Il Ponte sullo Stretto di Messina … scade il 1 marzo, cioè oggi, la prevista possibile e necessaria revisione del contratto di accordo fra il General Contractor Eurolink (45% Impregilo-Fiat) e la Spa dello Stretto di Messina (82% Anas), pena il suo annullamento. Revisione non ce ne è stata, quindi … (Evviva! N..d.r.).

5) Qualcuno, tanti anni fa, ha scritto: “…i contadini, gli operai, i commercianti, la classe media, tutti sono testimoni… Invece loro preferiscono non parlare di questi 13 anni passati, ma solo degli ultimi sei mesi… Chi è il responsabile? Loro! I partiti! Per 13 anni hanno dimostrato cosa sono stati capaci di fare. Abbiamo una nazione economicamente distrutta, gli agricoltori rovinati, la classe media in ginocchio, le finanze agli sgoccioli, milioni di disoccupati… sono loro i responsabili!… Io vengo confuso… oggi sono socialista, domani comunista, poi sindacalista, loro ci confondono, pensano che siamo come loro. Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli tutti nella tomba! Io vedo questa sufficienza borghese nel giudicare il nostro movimento. Mi hanno proposto un’alleanza. Così ragionano! Ancora non hanno capito di avere a che fare con un movimento completamente differente da un partito politico… Noi resisteremo a qualsiasi pressione che ci venga fatta. È un movimento che non può essere fermato. Non capiscono che questo movimento è tenuto insieme da una forza inarrestabile che non può essere distrutta. Noi non siamo un partito, rappresentiamo l’intero popolo, un popolo nuovo”. Chi è l’autore di queste parole? In quale anno?

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa