IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Febbraio, 2013 @ 12:18 pm

Detto altrimenti: Corsera odierno, pag.33, avviso a pagamento a mezza pagina a favore della realizzazione del Ponte, firmato da quaranta fra professori e/o ingegneri, architetti (uno) e dottori (uno) di numerose nazionalità, i quali invitano ad apporre la propria firma a sostegno della realizzazione dell’opera scrivendo a bridge@taylorandfrancis.com.

 

 

I professionisti firmatari dell’articolo specificano “ Un patrimonio di conoscenza da non perdere è l’appello della comunità scientifica”. Ora, nulla da dire, da eccepire, da dubitare o da contestare sulla sicuramente eccelsa qualità della loro progettazione. Solo che altre sono le priorità del paese: Questione Morale, Giustizia sociale, Lavoro, Riduzione del debito pubblico, Ricerca e Sviluppo, Università, Sanità, Economia Diffusa, Modello di sviluppo da confermare o da cambiare, etc. Non certo il Ponte. Tecnicamente poi, il ragionamento dei progettisti ha un punto debole: infatti il Ponte sarebbe un anello forte di una catena (della mobilità) molto debole, la quale ha nei tratti Messina – Palermo e Salerno Reggio Calabria anelli debolissimi.

Il Ponte? Ma schersemmu gente?

Infine, quanto alla “tempestività” dell’annuncio stampa … data la pluralità dei firmatari, possiamo ritenere che la decisione della pubblicazione abbia avuto un iter durato qualche tempo, e che poi sia stata assunta ben prima delle risultanze elettorali … nella speranza di un altro esito, evidentemente. Infatti, ora, chiedetelo a Grillo … ditelo a lui che volete costruire il Ponte, a lui che lo Stretto lo ha attraversato a nuoto! Ma no, non serve che glie lo chiediate: infatti mi pare di ricordare … aspettate …ora sì, ecco che mi ricordo … Grillo ha detto: “Senza soldi, niente grandi opere”. Ecco, sono contento di essermi ricordato la sua dichiarazione, così risparmiate tempo (no, non dovete ringraziarmi … non voglio che mi ringraziate … l’ho imparato da Marchionne a non farmi ringraziare …) (n.b.: io non sono un “grillino”).

P.S.: Rai News 24 ore 15,30 informa che il Governo sta per decidere se non rinnovare la proroga necessaria alla Società del Ponte sullo Stretto per proseguire con il progetto e che “trenta” professionisti  etc…. (in realtà sono quaranta, li hanno contati male). Cita anche l’inserzione sul quotidiano da me commentata.

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

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