ELEZIONI: TANTO SI E’ TIRATA LA CORDA CHE ALLA FINE SI E’ STRAPPATA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Febbraio, 2013 @ 11:02 am

Detto altrimenti: tanto tuonò che piovve (a livello nazionale, non locale trentino, almeno questo …)

Anteprima

Anche il Forte Alamo, alla fine, è caduto …

In un sistema in piena crisi morale, sociale, politica, ed economica (aspetti della crisi elencati in ordine di comparizione e di gravità decrescente), ognuno “cerca di arroccarsi” dentro il suo fortino di privilegi, o “è costretto a restar confinato suo malgrado” in una prigione di speranza, riflessione, di povertà, di rabbia, di disperazione (situazioni elencate in ordine di malessere crescente).

Sta di fatto che molti diventano sempre più poveri e pochi diventano sempre più ricchi (gli appartenenti alle caste, gli evasori fiscali, i possessori di BOT e CCT, i quali, se lo spread aumenta, ricevono interessi più elevati).

 

Quanti nostri F24 per comperare anche un solo loro F35?

E il Club delle Caste sta per ammettere un nuovo socio: la CM, Casta Militare. Beneficiata (“a prescindere”) da un bilancio separato (tipo le gestioni separate INPS) di alcune centinaia di miliardi di euro ai quali si aggiungono i fondi per le missioni all’estero e quelli disponibili a valere sul bilancio del Ministero per lo Sviluppo Economico. Inoltre, se un Comune disastrato da una alluvione chiede il soccorso di pale meccaniche ed elicotteri militari, dovrà pagarne l’intervento. Ah … dimenticavo, io non sono un ex obiettore di coscienza, bensì un ex Sottotenente di Complemento (oggi promosso capitano, devo controllare all’UNUCI, prima che oggi il Consiglio dei Ministri lo privatizzi) degli Alpini, figlio, fratello e nipote di militari d’ogni arma e grado.

 

Ora possiamo cominciare

… le voilà, il gioco è ri – fatto!

Coalizione “Berlusconi”. Ma non era Alfano il candidato premier, per loro stessa ammissione? Comunque Silvio ha parlato alla pancia, alla speranza o all’illusione, Silvio ha raccontato la “favola bella che ieri c’illuse, che oggi c’illude, o Ermione” (ma quando si dimise, non eravamo sul punto che lo Stato non potesse pagare stipendi e pensioni?). Solo che noi non dovremmo più farci illudere … Tuttavia ha funzionato, sia per chi non può comprendere i meccanismi della politica, dell’economia e della finanza, sia per chi li capisce anche troppo bene. Ai primi, la restituzione dell’IMU. Ai secondi, le due aliquote fiscali; la liberalizzazione della circolazione del contante; condoni a piene mani; se evadete vabbè; basta magistratura; etc.. Il tutto ha funzionato anche grazie alla memoria corta degli Italiani ed al porcellum.

Mannaggia al porcellum … mannaggia …

 

Coalizione “Bersani”. Colpevole, Vostro Onore. Colpevole di aver cercato di restare sul “piano della verità”, di fronte alle promesse di un Paese dei Balocchi. Forse, anche di avere sottovalutato Grillo. Ma riepiloghiamo: Berlusconi ha creato danni. Bersani era all’opposizione. Bersani è stato costretto a  sostenere il “chirurgo” Monti. Ora dal 5 Stelle lo si accusa di non essere intervenuto abbastanza e di avere permesso al chirurgo di amputare alcune parti malate pur di salvare il paziente. Nonostante ciò, alla camera dei deputati ha la maggioranza del 55% dei seggi. Riuscirà a trovare un accordo sul senato? Con chi? Con Mario  … basterebbe? Con Beppe … lo vorrà? Con Silvio … sarebbe immaginabile?

 

 

  

Il "tifo" UE non gli è bastato ...

Monti. Addio monti sorgenti dall’acque (del passato governo) … Il tentativo equilibrato, forse un po’ troppo stile vecchia DC (si veda la ricerca dei voti cattolici di centro destra attraverso la totale chiusura a Vendola), schiacciato come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro (di quanto ancora siamo debitori al Manzoni!). Una intuizione ed una visione nobile la sua, quella di trasferire in chiave politica un equilibrio (temporaneo) tecnico, visione un po’ abbagliata dal pur legittimo e meritato riconoscimento internazionale, ma non realistica rispetto alle turbolenze già scatenate dalla “antipolitica della politica”. Sottovalutate. Già, perché l’antipolitica non è quella di Grillo, ma quella di chi nulla ha fatto per ridurre i privilegi delle numerose caste; di chi non ha saputo/voluto riscrivere l’ordine delle priorità (qualche esempio?  Gli F35 o l’occupazione? Il TAV o la ricerca, università, sanità); di chi non ha modificato il porcellum; di chi ha sostituito all’immoralità non la moralità, bensì l’amoralità, come la regina Semiramide, la quale per non essere giudicata negativamente a causa dei suoi bunga bunga, “libido fè licita in sua legge” (e non per niente il padre Dante la schiaffa all’inferno …). Ma “che colpa ne ho, se il voto è uno zingaro e va…” Già, che colpa ne ha Monti se chiamato a fare chirurgia d’urgenza, poi gli rimproverano di non avere seguito le prescrizioni di una chirurgia non d’urgenza?

 

Più tempo gli ci sarebbe voluto … più tempo …

 

 

E poi, diciamolo, il positivo risultato trentino “non ha fatto in tempo”, per ragioni spazio-temporali a trasferirsi su scala nazionale

 

 

 

Oua ve faggu vèdde mi … ve faggu …ora vi faccio vedere io … vi faccio

Vasi di ferro, si diceva? Più di ferro di Grillo … Anche lui ha parlato alla pancia. Ma mentre Silvio ha parlato alle pance piene o a quelle in attesa di riempirsi degli spettatori seduti in tribuna, facilmente inclini a gridare “Forza, Italia!”, Grillo ha parlato alle pance vuote e/o incazzate di chi si accalcava nelle curve degli ultra disoccupati, ultra sottoccupati, ultra precari, ultra nauseati dalla “antipolitica insita nella politica”… degli ultrà, insomma … Di Grillo io non ho condiviso l’indisponibilità a rapportarsi con la stampa e al confronto politico pre-elettorale … ma del resto la sua decisione non è poi stata molto diversa da chi i confronti non li ha fatti perché li avrebbe voluti a due, anzi a tre, anzi a sei, anzi no. Cosa mi preoccupa in Grillo? Nel dopo elezioni, il suo rapportarsi in modo  traumatico con il Sistema Europa e  soprattutto l’indisponibilità  a rapportarsi con le altre forze politiche del Paese, il che contribuirebbe alla ingovernabilità dell’Italia, la quale vivrebbe ulteriormente male per altri sei mesi, così che le successive decisioni di voto dei cittadini sarebbero sempre più espresse rabbiosamente e non ragionatamente. Cosa apprezzo in Grillo? L’alto livello di consenso ottenuto (massimo rispetto per chiunque voti in maniera democratica!), e l’avere scaricato adrenalina in dosi da elefante  nelle vene di un sistema politico troppo “storicamente autoreferenziale”.

Come definire il risultato (nazionale)? In Trentino si direbbe “una talianada”, cioè una “italianata”, per contrapporla, quale “cosa” mal fatta, a come si operava sotto la precedente gestione austro-ungarica.. Qualcuno dei miei amici afferma: “Se almeno la prima guerra mondiale l’avessimo persa …”. Non commento questa affermazione, mi limito a riferirla. Chi dobbiamo ringraziare della talianada? La conclusione è lasciata a ciascuna lettrice e a ciascun lettore del mio blog.

 

 

P.S.: una nota positiva, di speranza. Il mondo è riuscito ad emergere dalle guerre mondiali. Il mondo, se ciascuno di noi lo vorrà e si comporterà di conseguenza, riuscirà ad uscire da questa crisi dei modelli morali- sociali-politici-economici-finanziari sino ad oggi adottati.

 

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.

Â