UN LIBRO DEL 1912 …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Febbraio, 2013 @ 7:42 am

Detto altrimenti: … forse potrebbe risolvere il problema degli insulti fra i nostri politici durante l’attuale campagna elettorale …

Fa impressione … sono passati solo cent’anni, eppure quante cose sono cambiate! Cent’anni fa Sua Maestà Vittorio Emanuele III° per Grazia di Dio e per volontà della Nazione Re d’Italia, trovava il tempo, prima di non firmare il decreto dello stato d’assedio ad impedire la “marcia su Roma” e prima di firmare le leggi raziali, trovava il tempo, dicevo, in data 4 ottobre 1908, di firmare il Regio Decreto “relativo alla costituzione del giurì d’onore per le vertenze cavalleresche fra militari del regio esercito dell’armata”, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del regno il 3 novembre 1908 n. 257.

Il decreto è pubblicato come premessa al manuale “Codice Cavalleresco” del Comm. J. Gelli (nonno di Licio) Undicesima Edizione Riveduta, Ulrico Hoepli Editore – Libraio della Real Casa, Milano 1912, prezzo non indicato, manuale consultabile presso di me, previa richiesta.

Ma veniamo …”a noi”! Fra le tante regole, la più significativa ed attuale rispetto alla campagna elettorale in corso si trova al’art. 11 (pagg. 9 e 10), relativamente ai gradi dell’offesa.

 1) Offesa semplice o di primo grado, quando è diretta contro il prestigio della persona ingiuriata. L’offensore, avendo ferito con l’offesa il valentuomo, deve rispondere di “affronto”. Ad esempio, sono affronti espressioni contro la cultura del valentuomo del tipo “sei un professorino, non conosci l’economia”. L’offeso ha diritto alla scelta dell’arma, ad esempio un dibattito televisivo a tre.

2) Offesa grave o di secondo grado, quando intacca l’onorabilità del gentiluomo. Chi se ne rende colpevole deve rispondere di ”insulto”. Costituisce insulto dire al valentuomo “Sei un bugiardo”. L’offeso ha diritto alla scelta dell’arma e delle condizioni dello scontro. Ad esempio, un dibattito televisivo a due.

Amici amici non andate via …. ‘sta sera parlo io, ‘sta sera parlo io …

3) Offesa gravissima o di terzo grado, se diretta contro l’onore del galantuomo o se accompagnata da vie di fatto (ad esempio, dal lancio sul viso di una riproduzione del duomo di Milano, con ferita lacero contusa). Altro esempio non cruento: “Non hai mantenuto le promesse fatte”. L’offensore risponde di “oltraggio”. L’oltraggiato ha diritto alla scelta dell’arma, a stabilire le condizioni dello scontro, a imporre la natura del combattimento, a determinare le distanza nei duelli alla pistola. Ad esempio, un dibattito televisivo sulle proprie reti nel quale parla solo lui.

4) Offesa di sommo o di quarto grado, atroce, quando si tocca la famiglia. Chi offende il padre di famiglia risponde di un’ “onta”. Ad esempio: “Sei un cornuto”. (A questo punto, stranamente, il Codice Cavalleresco non aggiunge come ci si deve comportare … forse – suggerisco io – abolendo il finanziamento pubblico ai partiti così a fare politica saranno solo i ricchi? N.d.r.).

Insomma, ve lo siete perso questo manuale! Si tratta di ben 307 pagine, per 518 articoli, su sei libri (Dall’offesa alla sfida; Dalla sfida alla trattazione; Dalla trattazione della vertenza a verbale di scontro; Dalla trattazione alla soluzione della vertenza; Duello alla pistola; Verbali). Il tutto corredato da una prefazione dell’Autore; da un ampio “Repertorio ragionato per facilmente rintracciare le disposizioni ecc. di questo Codice cavalleresco”; e corredato dall’elencazione delle altre opere “dello stesso autore” fra le quali, per la profondità dell’indagine introspettiva, filosofica e morale , spiccano:
• Manuale del bigliardo
• Come devo scrivere le mie lettere
• Come posso divertirmi
• Come devo parlare in pubblico
• Il raccoglitore di oggetti minuti e curiosi

Fine del post

Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.