CI DIRANNO CHE OCCORRE UNA NUOVA MANOVRA CORRETTIVA …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Gennaio, 2013 @ 7:47 am

Detto altrimenti: … e che la colpa è degli “altri” (sempre e comunque degli altri). Me la sento colar giù dal naso …

Troppi scandali, troppi buchi nel … colabrodo Italia! Il partito “A” accusa il partito “B” di essere corresponsabile del MPS affair. L’accusato risponde: se insisti nell’accusarmi, ti sbrano. La sensazione che ne traggo che il partito “B” conosca elementi per accusare “A” di scandali, e che abbia inteso lanciargli un avvertimento. Ma se le cose stessero così, non mi andrebbe bene. Cosa sarebbe? Il mercato degli scandali?

Io temo che da questo gioco a “a calar gli assi dalla manica”, a questo emergere di scandali, che poi sono furti a danno del Sistema Italia, il Paese ne esca così tanto “ufficialmente” impoverito che qualcuno prima o poi ci dirà: che volete? Che si fallisca? Qui ci vuole una nuova manovra correttiva. E io pago …

Ma allora, “troncare e sopire, sopire e troncare, padre molto reverendo?” No di certo. Afferriamo gli iceberg per la loro parte emergente e facciamoli emergere completamente, tutti. Come far fronte al costo dell’operazione? Innanzi tutto riducendo il costo della politica e la spesa pubblica, a cominciare dai super benefici di tutte le caste. Quindi redigendo una diversa scala delle priorità di spesa (ad esempio, cos’altro di meglio si può fare con i fondi TAV?). Infine, contribuendo all’iniziativa dall’UE nei confronti della Svizzera, la quale è stata diffidata ad addivenire ad un accordo anti evasione fiscale entro sei mesi, pena l’iscrizione nella lista dei paesi malandrini.

Già, ma se poi vanno in GB? Fabio Riva si è costituito in GB, non in CH!

E allora, costituiamo gli Stati Uniti d’Europa, accordiamoci con gli USA e chiudiamo ogni possibilità di rapporto con i paesi che non rispettano diritti umani e civili, le norme fiscali, bancarie e finanziarie, le regole per la sicurezza sul lavoro, le norme per il rispetto dell’ambiente e per il risparmio energetico. e la libertà religiosa.

Fine del post

“Ceterum censeo familiam Riva de possessione ILVAE deiciendam esse”, e cioè ritengo che occorra espropriare l’ILVA alla famiglia Riva, per evitare di essere costretti a scegliere fra due mali: la perdita di posti di lavoro o della salute pubblica. Il prezzo potrebbe essere corrisposto in “Monti bond Serie Speciale ILVA irredimibile 2%”, al netto delle somme trattenute per il risarcimento dei danni provocati, per l’adeguamento degli impianti, per il ripristino ambientale e per pagare gli operai anche se – nel frattempo – costretti a casa.