Post di intervallo: veleggiare in inverno nel Garda Trentino

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Gennaio, 2012 @ 5:43 pm

Il Vento del nord respinge la nebbia

Detto altrimenti: visto che non sta nevicando molto, tre post fa ho cominciato a parlarvi di bicicletta. Ora vi parlo della vela d’inverno

Vele rivane

 Il cielo è pulito, fa freddo.
Il Vento del nord respinge la nebbia.
Le palme e gli ulivi son scossi e muovon le foglie
qual ali che voglian migrare.

... gli ulivi ... muovon le foglie qual ali che voglian migrare

C’è Vento sul Lago da giorni.

Le cime nevose dei monti
dipingono l’aria di candidi sbuffi.

Nel porto un’orchestra.
Ascolta
tintinna di magico timpano
sartia d’acciaio
e insieme a folate impetuose
dà fiato ad un oboe solenne.
E l’onda, smorzata dal molo, applaude il concerto
lambendo gli scafi seduti in poltrona
nel proprio teatro di luci e di suoni.

... le cime nevose dei monti ...

In alto un gabbiano galleggia nel fiume sospeso.
Sull’acqua reali due cigni attendono il tempo.
Dal seno materno del porto si stacca una prora:
s’avanza invelata e scruta l’invito del Vento.
Dapprima procede più lenta
poi prende vigore sull’onda che s’apre e l’accoglie
nell’umido abbraccio d’amante in attesa.
Carena sussulta si slancia
respira lo stesso respiro del cielo
e all’acqua regala la forma.
Le creste dell’onde s’uniscono all’aere in spume rapite.
Lo scafo ormai vola: e mentre ti portan sue ali
Lo senti vibrare, gioire e chiederti: “Ancòra!”.

Ma devi tornare ...

 

Ma devi tornare
e volti la rotta in faccia alla furia che avverti più vera.
Non lotta con l’onda la prora che s’alza:
l’affronta, ricerca un’intesa, la trova, procede:
la senti che parla di te con l’acqua e col vento.

rl