“2084” – Capitolo 3°

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Gennaio, 2013 @ 4:10 pm

Detto altrimenti: troverete i capitoli 1 e 2 ai post del 4 e del 6 gennaio 2013

Franz era stanco. Aveva lavorato tutta la giornata alla relazione che il Presidente dell’EG, European Governement avrebbe tenuto innanzi alle Camere riunite, circa la situazione del sistema bancario della Confederazione.

Aveva dovuto andare a rileggersi tutta l’evoluzione storica del sistema, con particolare riferimento alla svolta epocale avvenuta nei primi decenni del secolo, allorquando alcune fra le maggiori banche del sistema si erano lanciate a “far finanza in proprio”” anziché far banca, avevano assunto rischi enormi in forma diretta e stavano per fallire, costringendo gli Stati ad intervenire con prestiti a tasso agevolato e capitalizzazioni. Ciò in quanto in allora giustamente si era voluto evitare che la “mala gestio” bancaria mettesse a rischio i risparmi dei cittadini. Solo che per salvare i risparmi dei cittadini si erano tassati i cittadini stessi, per raccogliere il denaro da dare alle banche …

Questa della necessità di salvaguardare i cittadini era stata di fatto un alibi per alcuni banchieri, i quali si erano lanciati in speculazioni assai rischiose, contando che le loro banche fossero comunque “to big to fail”, troppo importanti per essere lasciate fallire, e loro stessi, personalmente, “to big to jail”, troppo importanti e troppo “in vista” per subire la pena del carcere. E nel frattempo i loro Consigli di Amministrazione avevano deliberato (e pagato) a loro favore enormi premi di produzione di utili immediati, premi che – ovviamente – non erano stati restituiti quando, negli anni successivi, da quelle loro scelte erano derivate perdite ben superiori.

A seguito di ciò, le Associazioni di categoria delle banche interessate al fenomeno avevano impegnato le loro aderenti “ a non far finanza per cinque anni”, il che era una implicita ammissione degli errori precedentemente commessi. Anche il bambino, quanto ti dice “Prometto che non lo farò più ..” implicitamente ammette la marachella …

Ma nel frattempo era intervenuto un altro fatto, ben più rilevante. Gli stessi clienti delle banche in questione decisero di “cautelarsi da soli” e progressivamente, senza clamore, senza che fosse intercorso alcun accordo o alcuna class action, trasferirono i loro depositi dalle banche con tendenza ad operare da finanziarie a banche immuni da tale “inclinazione”. Il risultato fu che molte banche chiusero i battenti senza coinvolgere i propri clienti.

In questo business spontaneo avevano cercato di inserirsi anche importanti banche cinesi, ma fu loro impedito dalla legge europea che vietava qualsiasi rapporto commerciale, industriale, di joint venture, bancario o finanziario con i paesi che non garantivano il rispetto dei diritti umani e civili.

Questa era la storia. Ora il Governo Europeo aveva aperto una trattativa con gli USA per la definizione di una nuova disciplina bancaria e finanziaria comune. Ecco la ragione a seguito della quale gli era stato richiesto di preparare una relazione sull’accaduto. Inoltre gli era stato precisato che analoga analisi avrebbe dovuto effettuare sulle Agenzie di Rating USA, sul loro modo di funzionare e sulla costituzione, avvenuta a ridosso della fondazione degli Stati uniti di Europa, della ERA European Rating Agency, creata per controllare l’operato delle consorelle USA  (!), non sempre cristallino e disinteressato. Ma a questo argomento si sarebbe dedicato l’indomani.

Franz chiuse i fascicoli in cassaforte, spense la luce e si diresse verso casa, ben sapendo che avrebbe dovuto concedersi alle domande di Edoardo, sempre ansioso di imparare, capire, studiare come andavano le cose dell’Unione. Anche perchè  “… il prof è molto esigente!”

 (continua)