FINANZA MISTA STATALE-COMUNALE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Dicembre, 2024 @ 6:26 am

Ragionamenti dai confini dell’Italia, ovvero dal Trentino Alto Adige: Pier Luigi Celli, top manager, imprenditore e scrittore saggista, invita a valorizzare i contributi delle periferie: aziendali e non solo.

LA ININTERROTTA CATENA DELLA FINANZA MISTA PUBBLICO-PRIVATA ITALIA 2024 (cifre arrotondate)

Ricchezza finanziaria privata 5500
Debito pubblico 3000
PIL 2255
Uscite fin. per rimborso capitale debiti pubbl. 328
Uscite fin. per interessi su debiti pubbl. 97

La “catena della finanza” è ininterrotta: se la finanza pubblica statale va male, a catena va male la finanza pubblica di Regioni, Province, Comuni. Finanza pubblica e privata sono interconnesse. La finanza è sempre “mista” all’economia. E se va male la finanza pubblica, la finanza privata va all’estero, sotto varie forme (denaro, investimenti, imprese) e vanno male i servizi pubblici centrali (sanità in testa) e i servizi pubblici locali.
Ai cittadini si parla di
– “riduzione” del deficit, cioè dello sbilancio finanziario, che però ovviamente non arriva a generare nuove disponibilità finanziarie
– riduzione dell’aumento” del debito o di “graduale riconduzione del debito entro i parametri UE”.
Il cittadino “comune” di ogni Comune ovvero non esperto di finanza e tanto meno di finanza pubblica, è catturato dalle parole che “vuole sentire che siano dette”, quelle che lo rassicurano.
Occorre invece intervenire sui numeri, sul debito pubblico centrale e locale; sugli investimenti sociali e su quelli produttivi.
1) Sui numeri: ove si computasse nel calcolo del PIL il lavoro familiare (che è soprattutto femminile), il PIL crescerebbe di circa un quarto del PIL nazionale (CEI, Per il lavoro, Laterza, Roma 2013, cap. 3 – Citazione di Stefano Zamagni in “Laudata Economia”, Ed. Fond. Don Lorenzo Guetti VITREND 2020, pag. 39)
2) Sul debito pubblico centrale, indirizzando volontariamente la ricca finanza privata italiana ED ESTERA verso il nostro settore pubblico con l’emissione di Titoli Irredimibili Rendita (vedi all. 1).
3) Sul debito pubblico locale, prepararsi alla eventuale necessità di indebitarsi a causa della crisi della finanza centrale con l’emissione di BOC, BOP, BOR (vedi all. 2)
4) Con la nuova finanza generata da quanto sub 2) e 3), sostenere i servizi pubblici (sanità in testa) e investire in progetti produttivi di utile economico soprattutto privato e di nuova finanza soprattutto pubblica.

ALL. 1 – TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI RENDITA non di debito.
Il Tesoro non ha l’obbligo restituire il capitale investito, ma lo remunera con un tasso più elevato di quello dei titoli pubblici di debito in essere: si tratta di uno “swap” finanziario: lo Stato si riceve un capitale e cede una rendita. – – L’espressa esclusione del diritto unilaterale di riscatto da parte del Tesoro emittente fa sì che questi titoli possano essere classificati Titoli Rendita e non di debito.
– Il maggior flusso dei pagamenti dovuto al maggiore rendimento è assai più che compensato dalla mancata restituzione dei capitali.
– Il tasso di rendimento in parte fisso e in parte variabile che mantiene il loro valore di mercato al nominale.
– Ove l’investitore volesse rientrare del suo capitale, si presenta alla Borsa Valori come venditore. In quella sede può trovare, come compratore, oltre ad altri investitori, lo stesso Tesoro, ove quest’ultimo volesse ridurre il volume dei propri titoli in circolazione.
– Se emessi in sostituzione (sempre volontaria) di tranche di titoli di debito pubblico in scadenza, riducono il livello del debito pubblico senza ridurne la disponibilità finanziaria.
– Ogni altra nuova emissione aumenta la disponibilità finanziaria del Tesoro senza aumentare il livello del debito pubblico.

L’emissione di questi titoli deve essere accompagnata da un concreto piano di investimenti in servizi pubblici e soprattutto di investimenti strategici e/o produttivi, quale potrebbero essere, a solo titolo di esemplificativo,
– il finanziamento di Regioni, Province, Comuni
– l’aumento delle pensioni minime
– l’accoglimento e la formazione dei giovani immigrati
– un rilancio del settore agricolo
– una riorganizzazione e riproposizione dell’industria turistica
– il finanziamento della Sanità pubblica;
– l’avviamento del Piano Italia Sicura di Renzi-Piano
– la sistemazione della rete idrica in Sicilia
– la gestione della eventuale riconversione industriale (ad esempio, automobilistica)
– etc.

In luogo dei Titoli Irredimibili, il governo Meloni ha rifiutato i 37 miliardi del debito MES Sanitario che sarebbero costati solo l’1% l’anno ed emette i titoli di debito “Valore” (riservati agli Italiani!?) che costano il 4% l’anno.

ALL. 2 – BOC, BOP, BOR
Titoli di debito “locali”: Buoni Ordinari Comunali, Provinciali, Regionali, previsti dall’art. 35 della legge finanziaria 23 dicembre 1994 n. 724.
Sono emittibili da Enti pubblici con certe caratteristiche di bilancio, a fronte di specifici progetti esecutivi.
Sono remunerati un punto oltre il livello dei titoli di debito del Tesoro. Hanno durata non inferiore a 5 anni.
Sono convertibili in azioni della SpA di scopo creata per la realizzazione dell’investimento.
Non è scritto che possano essere sottoscritti solo dai residenti nella zona nella quale di effettua l’investimento! Quindi in Trentino, potrebbero essere offerti ai moltissimi turisti, reclamizzati dalla rete alberghiera e vendibili dalla rete delle banche presenti nel territorio. Penso soprattutto alla clientela estera molto facoltosa delle stazioni sciistiche “alla moda” tipo Madonna di Campiglio.
E penso alla possibilità del cofinanziamento privato di una SpA comunale multiservice per la realizzazione della nuova cabinovia Trento-Monte Bondone, molto attrattiva sotto il profilo del risultato economici ove inserita in un piano di destagionalizzazione del turismo con la creazione del TRENTINO ALTO ADIGE BIKE SAFARI (progetto che può ben partire dall’ iniziativa dei due Comuni Capoluogo!) , da collegarsi all’esistente TIROL BIKE SAFARI austriaco che da anni ha messo in rete oltre 700 km di ciclo discese: una nuova Euroregione dal turismo destagionalizzato!

CONCLUSIONI
1) Soprattutto in un periodo di Finanza Statale difficile, non conviene ragionare della finanza dell’Ente Originario (il Comune) senza collegarsi alla finanza degli Enti Successivi (Provincia, Regione, Stato, UE).
2) Il concetto di “rete dei turisti potenziali acquirenti di titoli pubblici locali di debito”, può essere esteso alla “rete di tutti i milioni di turisti del Museo a cielo aperto Italia”, per offrire loro i Titoli Irredimibili Rendita del Tesoro.
3) Non è detto che si debbano realizzare tutte le idee-proposte di cui sopra, ma è utile approfondirle tutte e – se del caso – realizzarle almeno in parte oppure non dare loro attuazione alcuna, ma solo a ragion veduta.

F.to Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO, partito aderente alla lista SI TRENTO componente di una coalizione per la rielezione del Sindaco FRANCO IANESELLI.

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PROSCIOLTO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2024 @ 7:32 pm
Dopo sei anni di indagini surreali e illegittime, dopo cinque anni di gogna mediatica a reti unificate, dopo quattro anni di perquisizioni incostituzionali, di pubblicazioni illegali, di ripetute violazioni dei nostri diritti fondamentali, dopo quasi tre anni di udienza preliminare, oggi – 19 dicembre 2024 – sono stato prosciolto dalla vergognosa e infamante accusa di finanziamento illecito alla politica.
Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come MarcoRiccardoAlberto e tutti gli altri, perché è stato riconosciuto che la Fondazione Open non ha fatto nulla di male: ha solo creato un evento, la Leopolda, da cui sono partite proposte per cambiare il Paese. La fondazione Open ha seminato speranza in un mondo in cui prevale il risentimento e il rancore. La fondazione Open è stata un vivaio di idee e di talenti.
 
 
Ed è questo che qualcuno non voleva accettare.
Che un gruppo di giovani sognatori volesse cambiare l’Italia. E lo facesse studiando, proponendo, riflettendo. L’indagine ha cercato di fare terra bruciata intorno a me, ai miei amici, ai finanziatori. Il messaggio per tutti quelli che si esponevano a mio favore: se stai con lui ti indago. O al massimo ti perquisisco alle sette del mattino.
L’indagine è stata condotta da un PM che è lo stesso PM – sempre lui – che ha fatto arrestare i miei genitori per un reato per il quale sono stati assolti, che ha tenuto sotto processo mio cognato per otto anni con l’accusa di riciclaggio internazionale dalla quale è stato assolto perché il fatto non sussiste, che ha indagato mia sorella che è stata assolta. E che ha indagato me per le conferenze all’estero salvo poi essere costretto dopo ventun mesi di serrate indagini a riconoscere che avevo ragione io e dunque ad archiviarmi. Un PM che ha mandato centinaia di finanzieri a perquisire cittadini innocenti con quella che la Cassazione ha chiamato “un inutile sacrificio di diritti”. Un PM che è stato smentito cinque volte dalla Corte di Cassazione e una volta anche dalla Corte Costituzionale. Un PM, Luca Turco, che dopodomani andrà in pensione. Senza pagare nemmeno un centesimo per il dolore che ha provocato a me e alla mia famiglia.
Oggi è un giorno di festa per me, per i colleghi, per gli amici, per tutta la squadra. E soprattutto per la mia comunità politica: Italia Viva è nata un mese prima delle perquisizioni. Chi ha scelto di stare con me vive da cinque anni con il fardello delle indagini giudiziarie e del giustizialismo. Chi ci vuole bene ha sofferto per il clima intorno a noi. E forse anche i sondaggi sarebbero andati diversamente se non avessero inventato questa indagine incredibile. Ma in ogni caso abbiamo fatto molte cose di livello. E il meglio deve ancora venire.
Voglio che il primo pensiero sia per la mia famiglia. Per i miei figli, che ringrazio dal profondo del cuore per non aver mai avuto un dubbio sull’onestà del loro babbo. Per Agnese che è stata una roccia per me e per i ragazzi. E ha sopportato tutto anche vedermi alle cinque del mattino accendere la luce della cucina per studiare le novantaquattromila pagine di una inchiesta farlocca ma costata al contribuente oltre un milione di euro di soldi pubblici solo per farmi fuori dalla politica. Più andavo avanti con la lettura degli atti, delle carte, più mi sembrava di vivere in un incubo. La mia famiglia c’è sempre stata. Non era facile, non era scontato: grazie.
Voglio ringraziare ovviamente tutto lo straordinario team di avvocati a cominciare dal maestro Gian Domenico Caiazza e da Federico Bagattini, ma anche gli avvocati di tutti gli altri. Non li posso citare tutti ma sono nella mia mente e nel mio cuore. Francesco Bonifazi e Lorenzo Pellegrini non sono stati solo avvocati, ma molto di più: anche a loro il mio affetto oltre alla conferma dell’impegno – moralmente inderogabile – di una serata etilica di qualità. Naturalmente senza guidare al rientro.
In un mondo normale oggi Giorgia Meloni mi chiederebbe scusa per come ha cavalcato in modo vergognoso l’aggressione giudiziaria nei confronti miei e della mia famiglia. Non lo farà. Perché la sua cultura giustizialista con gli avversari e garantista con gli amici non cambia e non cambierà mai.
Oggi vorrei ricevere le scuse del Movimento Cinque Stelle, della parte giustizialista del PD, dei commentatori che hanno parlato di Open e della Leopolda senza sapere nulla di noi.
Non arriveranno. Peccato, per loro.
Il nostro impegno per una giustizia giusta deve proseguire, oggi più che mai. Io ho avuto la possibilità di combattere, nelle aule dei tribunali e nelle Aule del Senato (questo l’intervento del dicembre 2019 e questo del 2022). Io ho scritto un libro. Io sono andato in TV. Ci sono invece tanti cittadini che sono vittime di ingiustizie e non si possono permettere la difesa che noi abbiamo avuto. Per loro continueremo a combattere.
A tutti coloro che mi volevano fuori dalla politica con indagini scandalose e che oggi mi vogliono fuori dalla politica con norme ad personam auguro un buon Natale e un felice anno nuovo. L’appuntamento è l’11 gennaio 2025 alle 11:00. Ci vediamo al Teatro Cantiere Carrara con tanti amici (qui per prenotare). Offro una pappa col pomodoro per il mio 50° compleanno e vi racconto come intendo rilanciare.
Al popolo delle ENEWS dico grazie. Senza di voi non sarei mai riuscito a sopportare il fango. E so che quello che ho vissuto io l’avete vissuto anche voi. Perché il fango lo hanno gettato anche contro chi mi difendeva. Siete stati straordinari, voi più di me. Vi voglio bene, davvero.
Un sorriso. Anzi, oggi due.
Matteo P.S.: Ma se tutti dicono che io non rappresento nulla e nessuno, perché la Presidente del Consiglio continua ad attaccarmi persino con norme ad personam?

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ACCUSATO, INQUISITO … anzi, prosciolto!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2024 @ 4:24 pm

E se tre anni vi sembran pochi, provate voi a lavorar …

Sui giornali titoloni in prima pagina: come vive una persona che sa di essere innocente ma che è imputata e inquisita per tre anni insieme a familiari e amici?
Nel frattempo qualcuno dice: “Ah, io con quella persona non parlo”. Altri, già beneficiati dall’inquisito, nel frattempo lo hanno abbandonato.
Altri invece c’erano e ci sono, al suo fianco.

Poi, notiziola in basso a destra di una pagina interna, dopo le foto di una tale con una motosega di marca: tutti prosciolti, non ci sarà processo.

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LE “DIMENSIONI” DEL TERRITORIO TRENTINO ALTO ADIGE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2024 @ 9:37 am

Orizzontali, quelle dei laghi e delle piste ciclabili di fondo valle.
Verticali, quelle dei moltissimi dislivelli montani.
Elettorali, quelle delle due Provincie Autonome e dei loro Comuni.

Qui da noi in Trentino Alto Adige ci manca la dimensione politica elettorale regionale, la quale di fatto è una dimensione politica e storica bi provinciale. Ciò produce due effetti:
– sotto il profilo interno, riducendo ciascun ambito, esalta una sorta di contrapposizione interna più diretta fra le elezioni provinciali e quelle delle rispettive città capoluogo;
– sotto il profilo esterno, ciascuna Provincia tende ad affrontare i problemi regionali in modo “diluito”, ovvero condividendone la responsabilità con la Provincia “sorella”, oppure, ad opera di ciascuna delle due province, non sempre impostando un problema con valenza “direttamente” regional-biprovinciale.

Al che sorge una domanda: come potrebbe essere meglio attivata una dimensione funzionale regional-biprovinciale? Io credo di poter intravedere due strade.

La prima via passa attraverso un dialogo diretto fra le due Città Capoluogo su specifici progetti che, innescati da una delle due città, previo accordo con l’altra, possano innescare un progetto progressivamente provinciale, regional-biprovinciale, interregionale.
Questo è il caso della nuova Cabinovia di Trento – Monte Bondone che con la vendita dei dislivelli anche in primavera e in autunno destagionalizzerà il turismo e attrarrà moltitudini di cicloturisti e ciclo escursionisti, dando l’avvio alla creazione del Trentino Bike Safari. Ciò, sull’esempio di quanto ormai da anni avviene con successo in Austria con il Tirol Bike Safari che ha messo in rete ben 700 km di ciclodiscese!
Infatti, collegando il Trentino Bike Safari al territorio bolzanino (Sud Tirol Bike Safari) ed alla citata esistente offerta austriaca si creerà una meta cicloturistica euroregionale di fama mondiale!

La seconda via – non alternativa ma potenzialmente concomitante alla prima – passa attraverso la revisione quanto meno operativa dei compiti fra la Provincia e la Città capoluogo sulla base di un principio: in relazione a specifici problemi, con il ricongiungimento in capo allo stesso soggetto del potere decisionale e finanziario e della responsabilità dei risultati.
Un caso esemplare è la gestione dell’immigrazione, dell’accoglimento degli immigrati e della loro preparazione quale forza lavoro necessaria a soppiantare gli effetti della nostra crescente denatalità.
Esattamente all’opposto di come si opera oggi, in quanto la Provincia ha assunto due decisioni “di potere”:
– ha rimandato a Roma i fondi ricevuti per retribuire insegnanti locali che insegnassero agli immigrati la nostra lingua e la nostra educazione civica;
– ha concentrato sulla Città Capoluogo tutti gli immigrati, prima collocati in modo decentrato nelle diverse valli.

Dopo di che, si tende a scaricare in capo alla Città Capoluogo ed al suo Sindaco la responsabilità dei problemi che derivano da queste due decisioni, primo fra a tutti quello della sicurezza della città, per di più “dimenticando” il ruolo istituzionale che compete al Ministero degli Interni e alle Forze dell’Ordine nazionali.

Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIAVIVA TRENTINO partito della lista SI TRENTO, e membro della Commissione “Contenuti” di una delle Coalizioni che sostengono la rielezione del Sindaco FRANCO IANESELLI.

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SI TRENTO per FRANCO IANESELLI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Dicembre, 2024 @ 10:35 am

Ieri sera all’Hotel America in Trento, Roberto Sani (ITALIA VIVA) ha ottimamente presentato nei suoi contenuti identificativi la nuova lista e la bozza del nuovo logo di SI TRENTO, “nuova lista autonomista, civica ed europeista che si aggiunge al novero di quelle che sosterranno la ricandidatura del Sindaco, l’amico FRANCO IANESELLI, già da noi sostenuto nelle precedenti elezioni.”
Sono quindi intervenuti i portavoce dei partiti che compongono la nuova compagine:

Casa Autonomia, Michele Dallapiccola
Libidem, Bozza
Azione, Gambarotta
+ Europa, Valcanover

Ha preso la parola anche Paola Demagri, Consigliera provinciale e candidata Sindaco di Cles.

Franco Ianeselli ha chiuso la serie degli interventi, ricordando il significato anche politico che avranno le prossime nostre comunali, se non altro perché a quella data saranno le uniche del paese a tenersi, visto che per tutti gli altri Comuni italiani le elezioni sono state rinviate di un anno a causa della pausa dovuta al Covid 19.
Il principale significato politico – afferma Franco – consiste nella naturale e logica continuità del ragionamento politico, oggi rivolto al Comune e domani alla Provincia, allo Stato, all’UE.

Franco ha inoltre messo in forte evidenza il ruolo progettuale propositivo della politica del Comune Capoluogo, il quale spesso supera i confini del Comune, in funzione sostitutiva di una carente politica del ruolo provinciale.
Funzione sostitutiva – dice – che reclamano gli stessi consiglieri comunali dell’opposizione di destra, i quali arrivano a criticare il Sindaco per la sua “incompleta politica suppletiva di una politica provinciale insufficiente” , trascurando il fatto che queste insufficienze sono causate dalla loro stessa parte politica!
Franco ha citato le due nostre Presidenti di Circoscrizione, Elisabetta Zanella e Rita Zambanini, trattenute dai loro impegni istituzionali e intervenute per un saluto telefonico.

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A conclusione, brindisi natalizio augurale del Buon Natale, di buona campagna elettorale, di buona Politica e di Buone Elezioni!

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TRENTO: ELEZIONI COMUNALI 2025

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Dicembre, 2024 @ 4:23 pm

“Natura non facit saltus” diceva quel tale.
Gli rubo il concetto e dico che la riconferma dell’attuale nostro Sindaco FRANCO IANESELLI consentirà di non fare salti: sia nei progetti in corso d’opera, sia “nel buio” di Improvvisazioni politiche (con la “I” maiuscola ma la “p” molto, molto minuscola!)
Inoltre sarà la conferma di un “percorso di pensiero” avviato alla sua elezione oltre quattro anni fa il quale ora deve espandersi, allargarsi e prendere forza contro l’impeto di una crescente distrazione generalista fatta di apparenze e di non-votanti.

Occorre infatti impedire una involuzione per non essere trascinati da una alluvione di interventi parziali e strumentali al canto di sirene radio e TV ammalianti , ed infine, quando i nodi sarebbero venuti al pettine, essere tacitati dal “populismo qualitativo” così definito da Umberto Eco nel libro qui sotto:

“Di che ti lamenti, o popolo? Noi abbiamo solo dato esecuzione all’unica, compatta volontà espressa da te, intero popolo, massa informe e uniforme qualitativamente uguale in ogni sua componente!”

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LA SICUREZZA A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Dicembre, 2024 @ 3:05 pm

Primavera 2005, elezioni comunali a Trento.
La gestione della sicurezza cittadina è un tema molto sentito dalla popolazione. Oggi qualche problema sorge a causa di due decisioni della Provincia:

  • avere rimandato a Roma i fondi già ricevuti per l’integrazione degli i immigrati attraverso l’insegnamento della lingua italiana;
  • la concentrazione su Trento di tutti gli immigrati, prima distribuiti nelle valli.

La conseguenza è che il potere è stato in mano alla Provincia e la responsabilità di ogni evento-insicurezza è oggi imputata al Sindaco.
La mia proposta è che si riuniscano potere responsabilità in capo ad un soggetto unico. Come fare?

La possibile soluzione possibile è che il Sindaco FRANCO IANESELLI faccia come il neo presidente della regione Emilia Romagna che sta reclamando per se’ il ruolo di Commissario all’emergenza alluvioni e cioè che il Sindaco inviti la Provincia a concordare chi deve essere il Commissario alla Sicurezza Cittadina, e che a questo soggetto siano attribuiti poteri e responsabilità.

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VERTICI CONTABILI E FISCALI: RIMOSSI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Dicembre, 2024 @ 2:20 pm

Giacomo Matteotti fu assassinato perchè stava per denunciare – numeri alla mano – il falso nel bilancio pubblico del governo fascista.

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TRENTO: PROROGA DELLA DATA DELLE ELEZIONI COMUNALI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Dicembre, 2024 @ 6:53 am
  • Ministero dell’Interno: la circolare 83/2024 del 6.10.24, “proroga le scadenze dei rinnovi elettivi delle Amministrazioni Comunali in conseguenza della crisi pandemica Covid-19, rinviando per i comuni delle regioni a statuto speciale alla disciplina specifica eventualmente prevista” è formalmente imprecisa. Infatti a) è redatta su carta intestata del Ministero ma è firmata solo dal capo dipartimento senza l’indicazione “per conto del Ministro”; b) in indirizzo non è inviata al Presidente della Regione Autonoma Trentino Alto Adige né ai Presidenti delle due Province Autonome bensì solo ai due commissari del governo.

  • – La sua attuale applicazione da parte della PAT di non applicare la proroga non è del tutto condivisibile. Infatti istituzionalmente nega al Comune Capoluogo l’Autonomia Amministrativa che invece essa reclama per se’ da Roma. Inoltre interromperebbe le tre continuità del Sindaco, della Giunta, del Consiglio, le quali a) sono un valore per la prosecuzione dei rilevanti progetti in corso; b) evitano l’inutile costo di un precipitoso riavvio.

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ALL’ESTERO E DALL’ESTERO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Dicembre, 2024 @ 10:26 am

All’estero
Se si tratta di industrie, le chiamiamo delocalizzazioni.
Per i cervelli, usiamo il termine “fughe”.
Per i capitali, parliamo di “trasferimenti”.

Dall’estero
Come pure dall’Italia, dovremmo ATTRARRE VOLONTARIAMENTE LA RICCA FINANZA PRIVATA ED ESTERA VERSO IL NOSTRO SETTORE PUBBLICO per “sposare” (cioè finanziare) servizi pubblici e investimenti produttivi.

Da qualche anno ho pubblicato un “romanzetto” ove di parla di questi nuovi “promessi “sposi”.

Come fare?

Con la emissione di TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI, così definiti in quanto il Tesoro non ha l’obbligo restituire il capitale investito, contro la remunerazione con un tasso più elevato rispetto ai titoli pubblici di debito: si tratta di uno “swap” finanziario: si riceve un capitale, si cede una rendita.

L’espressa esclusione del diritto unilaterale di riscatto da parte del Tesoro emittente fa sì che questi titoli possano essere classificati TITOLI RENDITA e non di debito.

Il maggior flusso dei pagamenti dovuto al maggiore rendimento è assai più che compensato dalla mancata restituzione dei capitali.

Il tasso di rendimento in parte fisso e in parte variabile che mantiene il loro valore di mercato al nominale.

Ove l’investitore volesse rientrare del suo capitale, si presenta alla Borsa Valori come venditore. In quella sede può trovare, come compratore, oltre ad altri investitori, lo stesso Tesoro, ove quest’ultimo volesse ridurre il volume dei propri titoli in circolazione.

Se emessi in sostituzione (volontaria) di tranche di titoli di debito pubblico in scadenza, riducono il livello del debito pubblico senza ridurne la disponibilità finanziaria.

Ogni nuova emissione aumenta la disponibilità finanziaria del Tesoro senza aumentare il livello del debito pubblico.

L’emissione di questi titoli deve essere accompagnata da un concreto piano di investimenti in servizi pubblici e soprattutto di investimenti strategici e/o produttivi, quale potrebbero essere, a solo titolo di esemplificativo,

– il finanziamento della Sanità pubblica;
– l’avviamento del Piano Italia Sicura di Renzi-Piano
– la sistemazione della rete idrica in Sicilia
– l’accoglimento e la formazione dei giovani immigrati
– la riconversione industriale (ad esempio, automobilistica)
– un rilancio del settore agricolo
– una riorganizzazione e riproposizione dell’industria turistica
– etc.

F.to da me, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIAVIVA TRENTINO.

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