IlA�Quartetto di Cremona nasce nel 2000 presso l’Accademia Stauffer di Cremona. Si perfeziona con Piero Farulli del Quartetto Italiano e con Hatto Beyerle dell’Alban Berg Quartett, affermandosi in breve come una delle realtA� cameristiche piA? interessanti sulla scena internazionale.
Oggi viene invitato a esibirsi regolarmente nei principali festival e rassegne di tutto il mondo in Europa, Sudamerica, Australia e Stati Uniti. Dal 2011 A? a�?artist in residencea�? presso la SocietA� del Quartetto di Milano per un progetto che culminerA� nel 2014 col completamento della��esecuzione integrale dei quartetti di Beethoven. La stampa specializzata internazionale lo considera la��erede del Quartetto Italiano sottolineandone le qualitA� artistiche e interpretative. Rilevante A? pure l’attivitA� didattica svolta in tutta Europa dal Quartetto, titolare, dal 2011, della cattedra di Quartetto presso la��Accademia Stauffer di Cremona.
Margherita Di Giovanni, violinista e violista, A? nata alla��Aquila. Dopo il diploma a Milano ha frequentato Masterclass con Vernikov, Quarta, l’Accademia musicale pescarese e l’Accademia Walter Stauffer. Ea�� stata membro stabile dei Solisti Aquilani e ora si dedica alla musica da camera. Sara Anne Spirito, nata in Inghilterra nel 1985, ha studiato violoncello con Nevio Zanardi presso il Conservatorio di Genova. Perfezionatasi alla Royal Academy of Music di Londra e alla Hochschule der KA?nste di Berna, ha suonato in diverse orchestre europee. Dal 2010 collabora regolarmente con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
A�Splendore dell’armonia: c’A? tutta la bellezza di un RaffaelloA�, A�A? come se ci fossimo sentiti trasportare d’improvviso in un universo di pura bellezzaA�: cosA� gli amici di Brahms, Billroth e Hanslick, definirono il Sestetto op. 18, che riscosse grande successo fin dalla prima esecuzione per opera del violinista (e dedicatario) Joachim ad Hannover nell’ottobre 1860. Qualche settimana dopo a Lipsia, Clara Schumann scoprA� l’opera A�con rapimentoA�, tanto che Brahms le fece avere per il suo 41A� compleanno una trascrizione per pianoforte del II movimento. Si tratta senza dubbio di una delle piA? belle creazioni per questo organico, in cui dal carattere disteso e luminoso dell’Allegro, si passa alla prediletta forma della variazione dell’Andante, al tocco gioviale dello Scherzo, per terminare con i richiami classicheggianti del Finale. Una pagina di grande invenzione e freschezza, espressione della spensieratezza degli anni giovanili e che non a caso si A? conquistata il nome di a�?sestetto della primaveraa��.
A�Sono ostacolato non dalla mancanza di idee ma dalla novitA� della forma. Devono essere sei parti indipendenti ma allo stesso tempo omogeneeA� scriveva A?ajkovskij al fratello durante la composizione del Souvenir de Florence. L’opera A? un omaggio al soggiorno fiorentino del compositore nell’inverno 1890, un vivo ricordo in cui accanto alle fugaci reminiscenze di un lirismo cantabile all’italiana spicca lo stile di matrice russa tipico del compositore.
Al modello brahmsiano si ispira anche il giovane Webern in Langsamer Satz (Tempo lento), considerato il primo lavoro importante del compositore e riscoperto solo nei primi anni Sessanta. Gli slanci lirici, talvolta struggenti e imploranti, talvolta affermativi e risoluti, sono l’espressione di un’affascinante epoca di transizione, che all’alba del Novecento dimostra di aver interiorizzato il passato e di essere pronta per percorrere nuove strade.
VenerdA� 31 gennaio
Trento, Sala SocietA� Filarmonica a�� ore 20.45
Quartetto di Cremona
Cristiano Gualco, violino
Paolo Andreoli, violino
Simone Gramaglia, viola
Giovanni Scaglione, violoncello
Margherita Di Giovanni, viola
Sara Spirito, violoncello
A. Webern
Langsamer Satz
J. Brahms
Sestetto n. 1 op. 18
Allegro ma non troppo – Andante ma moderato – Scherzo (Allegro molto) – RondA?. Poco allegretto grazioso
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P.I. CiaikowskiA�Souvenir de Florence
Allegro con spirito – Adagio cantabile e con moto – Allegretto moderato – Allegro con brio e vivace