lunedì , 25 Novembre 2024

(P)ROSE DAI VENTI
Dal 21 al 23 maggio a Borgo Valsugana

transnistria_gughifassino_3Dal 21 al 23 maggio la cittadina di Borgo Valsugana (TN) sarA� la sede della prima edizione del festival (P)rose dai venti. Il festival, che va ad arricchire la primavera trentina, si svilupperA� attingendo alle suggestioni offerte dai diversi linguaggi del cinema, dell’arte, della letteratura, del teatro, concentrandosi sul tema della “traduzione” come strumento per creare ponti fra le diverse culture e come fondamenta per la conoscenza e la comunicazione fra Paesi e popoli differenti.

(P)rose dai venti, nasce da un’esigenza: cercare di capire e conoscere un po’ di piA? Paesi e culture di cui poco sappiamo e che stanno influendo nel nostro sistema sociale ed economico – cosA� le ideatrici del progetto Daniela Basso e Michela Signori sintetizzano l’idea di fondo da cui nasce il festival – Abbiamo individuato un vento, da Borgo Valsugana il Levante, e l’abbiamo seguito muovendo i primi passi di questa edizione verso il confine rumeno, verso quello russo, e trovando un paese ai piA? sconosciuto: la Transnistria“.

L’apertura del festival, venerdA� 21 maggio, sarA� affidata, infatti, alla forza delle immagini del fotogiornalista Gughi Fassino.

L’obiettivo di Fassino, collaboratore delle piA? importanti testate giornalistiche italiane e internazionali, si A? posato sul territorio della Transnistria, stato indipendente de facto non riconosciuto a livello internazionale, considerato ufficialmente ancora parte della Repubblica di Moldavia. E’ la curiositA� che ha spinto il fotografo a compiere un viaggio in questo Paese-non-paese, entitA� geografica che nessuno sembra voler riconoscere. Gughi Fassino ha letto Educazione siberiana, di Nicolai Lilin e attraverso queste pagine ha scoperto uno stato fantasma dominato della mafia russa e considerato il supermercato per il rifornimento illecito di armi da parte di molti gruppi terroristici, un buen retiro della mafia, una repubblica presidenziale che governa circa 600.000 cittadini che occupano un territorio dall’estensione paragonabile alla provincia di Viterbo.

Con queste parole Giovanna Calvenzi accompagna il catalogo, edito dalla neo-nata casa editrice Silvy, che documenta l’appassionato lavoro del fotogiornalista: “Il fotografo di strada non A? necessariamente un grande viaggiatore ma A? certamente un flaneur, un passeggiatore lento e attento che sa osservare, anticipare gesti e micro-eventi, per raccontare la realtA� di una cittA�, di un Paese, dei suoi abitanti(…).

Fassino ottiene un visto con qualche difficoltA� diplomatica quindi affronta il viaggio con collaudata professionalitA�, senza trascurare i luoghi dell’obbligo di ogni inchiesta giornalistica: fabbriche, ospedale, edifici pubblici, cimitero. Poi si abbandona al piacere della scoperta. Cammina fino a perdersi, chilometro dopo chilometro, attento ai volti, ai gesti, agli spazi, nel piA? puro stile caro alla street photography.

Non c’A? giudizio, nelle sue immagini, solo il testimoniare quanto il suo sguardo attento ha colto: due ragazze che chiacchierano sedute in altalena, giovani bagnanti sullo sfondo della cittA�, gente che lavora, i militari senza armi, dettagli di decori urbani, una palestra, l’associazione degli ex combattenti (…). Il suo esercizio di visione ci accompagna in una cittA� dall’apparenza serena, dai ritmi di vita accettabili, aggiunge un tassello al mosaico di conoscenza di un’enclave territoriale quasi sconosciuta, creata dalla storia recente degli uomini. Il suo viaggio, come vorrebbe Saramago, si prolunga cosA�, nella memoria, nel ricordo, nella narrazione che la fotografia di Gughi Fassino ha saputo trasformare in un’esperienza collettiva”.

La mostra verrA� presentata in prima nazionale a (P)rose dai venti, e rimarrA� aperta fino al 6 giugno 2010 negli spazi dell’ex edificio industriale Zirkotech di Borgo Valsugana.

L’obiettivo diA� (P)rose dai venti A? quello di fornire qualche chiave di lettura e di contagiare con questa curiositA� anche il pubblico. Per questo il festival A? articolato in tre giornate, ciascuna con una tavola rotonda cui si affiancano in momenti separati le presentazioni dei libri ad esse collegati, e, in serata, le proiezioni del documentario “Tradurre” di Pierpaolo Giarolo, del film “Francesca”di Bobby Panescu e lo spettacolo teatrale “Donna non rieducabile” di Stefano Massini, dedicato ad Anna Politkovskaja cui da corpo e voce la straordinaria Ottavia Piccolo. Tre giorni che consentiranno di approfondire un argomento seguendolo nelle diverse declinazioni proposte.

Il festival A? promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Borgo Valsugana dalla Regione Trentino Alto Adige, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, dall’APT Valsugana Vacanze e dal Coordinamento Teatrale Trentino e si inserisce nel progetto per la realizzazione del Museo diffuso della Valsugana orientale sviluppato grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Con il Patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia.

Clicca qui per visionare il programma completo del festival.

Per maggiori informazioni:
www.prosedaiventi.com

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