Mancano pochi giorni al via della XXVII° edizione di Oriente Occidente, una delle più prestigiose rassegne europee dedicate alla danza contemporanea, si svolgerà fra il 30 agosto e il 9 settembre in Trentino a Rovereto, sede principale del Festival, a Trento e in Valle di Sella per la coproduzione con ArteSella: come sempre, filo conduttore del Festival sarà l’incontro e il confronto tra culture, all’insegna di stimolanti intrecci fra tradizioni e linguaggi diversi che nell’insieme offriranno un significativo spaccato delle molteplici tendenze odierne nel campo della danza e dell’arte più in generale.
Ricollegandosi alla passata edizione, anche quest’anno Oriente Occidente, diretto artisticamente da Lanfranco Cis e Paolo Manfrini, compierà un viaggio nel mondo della danza africana, senza trascurare un’escursione nel panorama sudamericano e interessanti proposte provenienti da vari Paesi europei, Italia compresa.
Molte le prime nazionali e le coproduzioni, ad iniziare dallo spettacolo inaugurale che verrà ospitato ad Arte Sella, rinnovando così la proficua collaborazione avviata lo scorso anno: nel pomeriggio di giovedì 30 agosto (con repliche nei due giorni successivi), dalle 14 alle 17, sei acrobatici danzatori e quattro cantanti della Compagnie Retouramont saranno impegnati in una originale e inedita coreografia dal titolo Présences déracinées, esplorando in verticale lo spazio naturale e artistico attorno a Malga Costa, ispirandosi alla vegetazione, alle sculture e ai suoni già presenti in un luogo così fortemente suggestivo.
Sempre il 30 agosto, ma in serata, si potrà assistere a Rovereto agli spettacoli A Benguer della Faso Dance Company del Burkina Faso (Auditorium Fausto Melotti, ore 21) e A scuola di prove, inedita creazione della Compagnia Abbondanza/Bertoni (Teatro alla Cartiera, ore 23).
Venerdì 31 il gruppo antillese Difé Kako proporrà al Teatro Sociale di Trento (ore 21) Divers-cités Féminines, con la coreografia di Chantal Loïal: affiancate da due musicisti complici, quattro donne, che rappresentano ciascuna, un piccolo mondo, una città , un punto di vista, un modo di vivere, condurranno lo spettatore in un universo fatto di forza, di fragilità , di gioia, di sensualità .
Nei pomeriggi di sabato 1 (ore 18) e domenica 2 settembre (ore 18,30) Difé Kako animerà le vie del centro storico e la piazza del Polo Museale di Rovereto con Défilé e Bal, in un clima di festa per il pubblico e gli stessi danzatori. E ancora nelle prime due giornate di settembre (all’Auditorium Melotti, ore 21) andranno in scena altrettante creazioni della prestigiosa compagnia tedesca Sasha Waltz & Guest: Colours may fade with friction read instructions carefully store in a cool and dry place no side effects (coreografie di Joanna Dudley, Juan Kruz Diaz de Garaio Esnaola e Rufus Didwiszus) e Anything Else (coreografia di Luc Dunberry).
Lunedì 3 ci si trasferirà di nuovo al Teatro Sociale di Trento (ore 21), in occasione de La Catedral della Compagnia Naturalis Labor (coreografia di Luciano Padovani), mentre martedì 4, all’Auditorium Melotti di Rovereto (ore 21), sarà la volta di un’altra tra le più rilevanti compagnie italiane del momento, quella di Simona Bucci, che presenterà Arresi alla notte. Entrambi gli spettacoli sono coproduzioni di Oriente Occidente.
Mercoledì 5 (al Teatro Sociale di Trento, ore 21) riprenderà quindi il viaggio tra la danza africana con la compagnia del Benin Koffi Kôkô, che con Les feuilles qui résistent au vent mescolerà tradizione e contemporaneità .
Nelle due serate seguenti, all’Auditorium Melotti di Rovereto (ore 21), l’attenzione sarà invece per la compagnia colombiana L’Explose che proporrà La Mirada del Avestruz (giovedì 6) e Frenesà (venerdì 7), entrambe creazioni del suo fondatore, il coreografo Tino Fernández, particolarmente sensibile al connubio fra danza e teatro. Ancora il 7 è in programma nel Piazzale ex autocorriere di Rovereto (ore 23) la performance tra videoarte e danza Transit di Osmosis Cie, collettivo interdisciplinare diretto dall’algerino Ali Salmi.
Due gli appuntamenti di sabato 8, entrambi alle 21: a Rovereto (nel Piazzale ex autocorriere) andrà nuovamente in scena Transit di Osmosis Cie, mentre al Teatro Sociale di Trento verrà rappresentato Waxtaan, un tuffo nella ricchezza di movimenti e nella complessità ritmica di danze tradizionali africane ad opera della compagnia senegalese Jant-Bi (coreografie di Germaine e Patrick Acogny).
Oriente Occidente si concluderà domenica 9 all’Auditorium Fausto Melotti di Rovereto (ore 21) con l’innovativa compagnia britannica Bonachela Dance Company, che eseguirà quattro brani ideati dal suo direttore, Rafael Bonachela.
Il programma della XXVII edizione di Oriente Occidente sarà completato da una sorta di festival nel festival: “Mindscape/Landscape�, ciclo di incontri di approfondimento sui temi della multiculturalità al quale parteciperanno alcune delle più note personalità che animano oggi il dibattito internazionale sulla convivenza tra culture.
Nei pomeriggi (ore 17) dal 30 agosto all’8 settembre si alterneranno a Palazzo Conti d’Arco di Rovereto (Piazza Rosmini) gli antropologi Marco Aime e Jean-Loup Amselle, la giornalista franco-togolese Ayoko Mensah, i filosofi Telmo Pievani, Gianluca Bocchi e Hassan Hanafi, lo scrittore e docente universitario Iain Chambers e l’esperto di cultura islamica Mahmoud Salem Elsheikh.
Oriente Occidente è organizzato da Incontri Internazionali di Rovereto in collaborazione con Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Assessorato alla Cultura del Comune di Rovereto, Regione Autonoma Trentino – Alto Adige, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Partner: A.P.T. Rovereto Vallagarina, Mart, Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento, Biblioteca Civica di Rovereto, Arte Sella, Consorzio Rovereto in Centro, Federazione Scuole di danza del Trentino.