domenica , 22 Dicembre 2024

ONDE GRAVITAZIONALI: il Trentino ringrazia i ricercatori

La notizia, attesa dalla comunitA� scientifica internazionale, A? stata ripresa dalle testate di tutto il mondo. Orgoglio e plauso per il ruolo che il Dipartimento di Fisica della��UniversitA� di Trento, insieme al centro Tifpa, hanno avuto nella scoperta.

600 Black-Hole-Merger-Simulation_br_imagefullwide

La notizia della prima osservazione delle onde gravitazionali oggi domina sulle prime pagine, nei telegiornali e sui siti web delle testate di tutto il mondo. La��eccezionalitA� della scoperta, destinata a essere ricordata come epocale (si parla giA� di premi Nobel ad essa collegati), segna infatti la��apertura di una finestra nuova sui misteri della��universo e scrive un capitolo inedito e promettente per la storia della fisica.
La notizia A? stata accolta con entusiasmo e orgoglio anche a Trento, al Dipartimento di Fisica della��UniversitA� e al Tifpa (Trento Institute for Fundamental Physics Applications), dove lavora un gruppo di ricerca, coordinato dal fisico sperimentale Giovanni Andrea Prodi, che da piA? di venta��anni A? impegnato nella caccia alle onde gravitazionali e ha preso parte attivamente anche alla scoperta di questi giorni.
Trento, infatti, insieme ai colleghi di Padova e alle unitA� di ricerca di Hannover e della Florida, ha messo a punto un algoritmo di analisi (la pipeline, in termine tecnico), un programma informatico che setaccia i dati prodotti dai rilevatori alla ricerca di segnali dalla forma sconosciuta: le onde gravitazionali.

E lo scorso 14 settembre dopo solo tre minuti dal rilevamento (avvenuto alle 11.51 del mattino ora italiana), A? stato proprio il gruppo di Prodi con Hannover, prime a�?sentinellea�? a certificare per primo i dati, a classificarli come probabili onde gravitazionali e a segnalare agli altri scienziati questa importante osservazione. Un team di ricerca che si A? trovato pronto al momento giusto per validare la��osservazione.
Una doppia scoperta perchA� non solo si sono rilevate per la prima volta le onde gravitazionali, ma si A? anche potuto captare, nelle stesse, la collisione e successiva fusione di due buchi neri, un eventualitA� giA� predetta ma finora mai documentata. Un evento durato due decimi di secondo.
A margine della conferenza stampa della giunta provinciale di oggi il presidente Ugo Rossi e la��assessora alla��universitA� e ricerca, Sara Ferrari, hanno voluto esprimere ai ricercatori del Dipartimento di Fisica e, in generale alla��Ateneo, la��apprezzamento per il lavoro fatto e la soddisfazione per la visibilitA� che il Trentino ha avuto in questa occasione.
Soddisfazione anche da parte del rettore della��UniversitA� di Trento, Paolo Collini: A�Quella a cui abbiamo assistito A? una scoperta di straordinaria importanza che segna un punto fondamentale nella fisica e che vede anche questa volta il contributo della ricerca dell’UniversitA� di Trento. La qualitA� scientifica e la passione dei nostri ricercatori li porta ad essere parte di risultati di enorme importanza facendo del nostro Ateneo una universitA� molto piA? grande delle sue dimensioni. Sappiamo che questi risultati sono anche il frutto della scelta del Trentino di fare della ricerca scientifica un fattore strategicoA�. Il rettore ha poi rivolto un ringraziamento particolare A�a Giovanni Prodi, al suo gruppo di appassionati ricercatori e ai tanti che ogni giorno ci fanno sentire orgogliosi del nostro AteneoA�.
Il team, coordinato dal fisico sperimentale Giovanni Andrea Prodi, comprende per la sola parte di analisi dati, ricercatori dell’INFN di Padova (come Gabriele Vedovato e la post-doc Claudia Lazzaro) e giovani dottorandi di Trento (Maria Concetta Tringali, Shubhunshu Tiwari e Matteo Di Giovanni). Collaborano al gruppo anche l’Albert Einstein Institute di Hannover (con Marco Drago e Francesco Salemi) e la University ofA� Florida (con Sergey Klimenko). Il gruppo A? attivo anche sugli sviluppi sperimentali per migliorare la sensibilitA� dei rilevatori con i ricercatori Livia Conti e Jean Pierre Zendri (INFN Padova e i dottorandi Matteo Leonardi (Trento) e Marco Vardaro (Padova). Link al sito del gruppo di ricerca Padova-Trento: http://www.virgo.lnl.infn.it
Nella conferenza stampa di oggi A? stato poi ricordata la conferenza pubblica di questa sera alle 18 nella��aula 6 del Dipartimento di Lettere e Filosofia (Trento – Via Tomaso Gar, 14), per approfondire i dettagli della scoperta insieme agli scienziati trentini. E poi la��appuntamento con la��Assemblea del Dipartimento di Fisica (in cui inevitabilmente la notizia della scoperta avrA� peso importante), che si terrA� martedA� prossimo 16 febbraio a Povo. GiA� da lunedA� previsti momenti di divulgazione pubblica, con la proiezione di un documentario sulla storia del premio Nobel 2005 Roy Glauber che collaborA? al progetto Manhattan per la costruzione della bomba atomica.

Vedi anche

Emanuele Masi - Bolzano Danza - Ph Tiberio Servillo

Emanuele Masi – Le Arti e il futuro, verso la 35^ edizione del Festival Bolzano Danza

Riccardo Lucatti intervista Emanuele Masi, il funzionario della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, dal …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *