mercoledì , 13 Novembre 2024

50 OPERE PER RACCONTARE LE TRADIZIONI TRENTINE
Al Palazzo Roccabruna

Gaigher  “La Vendemmiaâ€?“I Prodotti della Terra. Artisti Trentini tra 800 e 900″ è questo il titolo della mostra che a partire da oggi, giovedì 20 novembre fino al 18 gennaio 2009  sarà esposta al Palazzo Roccabruna.

Raccontare il territorio attraverso i suoi prodotti è l’impegno che da sempre contraddistingue l’attività di Palazzo Roccabruna. Un racconto che ogni volta assume forme diverse. In questo caso protagonista è l’arte, attraverso le opere di 20 maestri, nati o vissuti nella nostra provincia fra Otto e Novecento, e che hanno affrontato nei loro lavori il tema della vita nei campi e delle tradizioni agroalimentari locali. Una collezione unica che svela le radici della nostra storia e che coglie con note di profondo lirismo ed intensa suggestione, momenti, situazioni, figure, atmosfere della civiltà montano-rurale che è alle radici della nostra storia.L’esposizione – curata dallo storico dell’arte Maurizio Scudiero – è costruita attorno ad un nucleo di cinquanta opere di artisti trentini quali: Fortunato Depero, Luigi Bonazza, Bruno Colorio, Gino Pancheri, Eugenio e Romualdo Prati, Attilio Lasta, Cesarina Seppi, Roberto Baldessari, Marco Bertoldi e Remo Wolf.

Le opere spaziano per tecnica e dimensioni (pittura, scultura, disegni, grafica, incisioni e opere a stampa) creando, nell’allestimento, un’interessante varietà visiva. L’immagine che ne scaturisce è quella di un intenso riferimento al territorio che per molti artisti è spesso anche la principale fonte di ispirazione.

Fatta eccezione per Depero, che rimane sempre fedele alla sua linea stilistica, anche laddove, con il passare degli anni, sostituisce ai suoi robot personaggi delle osterie trentine, il clima che si respira è quello del recupero di “valori secolari�, che proprio nell’insistenza su questi temi trovano il loro humus privilegiato. Un recupero che fu comune ad ambedue i dopoguerra, proprio perché anche l’arte doveva “fare la sua parte� nella ricostruzione non solo fisica, ma anche delle coscienze e della sensibilità artistica.
La rassegna si chiude con le “aperture� internazionali di un Riccardo Schweizer, che porta la lezione post-cubista nelle tematiche della sua terra.

La mostra rispetta il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 12; dalle 15 alle 18. Sabato, domenica e 8 dicembre, dalle 10 alle 18. Mercoledì 24 dicembre, dalle 10 alle 12. Chiuso lunedì, 25, 26, 31 dicembre; 1 gennaio.

Ingresso libero


Per ulteriori informazioni:

www.palazzoroccabruna.it

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