NEL CUORE DI ROMA e…nel mio
pubblicato da: Mirna - 13 Giugno, 2014 @ 3:31 pmChi scrive diari, blog, rifessioni sulla vita ama dilatare i momenti vissuti specialmente quelli preziosi. Sottolinearli per addentarli in pieno, per non dimenticarli. Certamente chi scrive è goloso di vita. Per questo sento la necessità di soffermarmi ancora un po’ sulla mia recente visita a Roma. Sto cullandomi nel ricordo della sua magia. E nella consapevolezza di aver fatto ciò che desideravo ardentemente. Piccole cose forse, come voler vedere la mostra di Frida Kahlo per molti niente di eccezionale …per me invece  è stato raggiungere un piacere immenso pregustato nell’attesa.
E poi trovarmi nel cuore di Roma, nella casa di Nicoletta, da dove – attraverso il terazzo, anzi due, uno abbarbicato proprio tra i tetti e gelsomini – lo sguardo si tuffa su parte della città eterna. I gabbiani che volano e stridono, le rondini felici, i tramonti che si tingono di violetto. Le notti profumate. Il venticello che entra nel soggiorno colorato..
La   compagnia di Nicoletta. Conoscersi sempre di più. Parlare, condividere, confidarsi, sorridere e ridere.
Argomentare di pittori e pittrici, di ciò che la nostra vita ci può ancora regalare, di come superare gli ostacoli, di progettare e parlare, parlare.
E mangiare allegramente  alle Scuderie del Quirinale ; andare a Villa d’Este sotto il sole ormai estivo .
Assaporare in pieno i momenti… quasi moments of being come scriveva Virginia Woolf, cioè quegli attimi avulsi dal ritmo quotidiano e vissuti appieno  quando si trova l’essenza della percezione, l’impressione di far parte del Tutto.
E se Roma con la sua magia mi incanta ogni volta la compagnia delle amiche romane, Nicoletta e Miki, mi abbracciano e mi avvolgono con le loro vite e i loro pensieri.
Ricchezza del viaggiare, dell’assecondare i propri desideri, soprattutto nel sapere che cosa si vuole e cercare la felicità nelle piccole cose .
E la bella casa di Nicoletta è un luogo sereno pieno di un’atmosfera colta e vivace.
Ho ricevuto da Giuliana Savelli  il suo ultimo libro che vi consiglio di leggere “Marìa Zambrano e il sogno del divino femminile“ iacobelli editore.
Lettura che affronterò con vivissimo interesse e piacere e di cui parlerò. Intanto cercatelo. E’ “una sintesi del pensiero della filosofa per quanto riguarda la sua visione dell’uomo e del suo destino. Si apre con i sogni, la vita nel corpo addormentato di cui non siamo consapevoli; e si chiude con il risveglio della coscienza nella luce dell’aurora. Un aspetto originale del testo è il lavoro delle connessioni: portare i sogni fra psiche, corpo e pensiero che conduce a un nuovo inizio filosofico, a una nuova forma di pensiero espressione di un divino: femminile, partoriente, sempre vergine come le antiche dee, e pensante.”
QUANTO SEI BELLA ROMA
pubblicato da: Mirna - 10 Giugno, 2014 @ 5:48 amPoter raggiungere Roma in quattro ore mi ha finalmente dato  la possibilità di tuffarmi più spesso in una città che mio padre definiva “la più bella del mondo”. C’è qualcosa nella sua atmosfera che mi cattura. Ed io che, secondo me,  sarei dovuta nascere in Inghilterra, a Londra o al massimo nei villaggi inglesi descritti da Barbara Pym – perchè amo le mezze tinte, la calma, la metodicità che mi frena l’ansia – qui a Roma, trovo invece la parte di me che ben si confa alla vivacità , alla luce spiegata, ai profumi intensi , alla vita pulsante. Almeno per alcuni giorni. Sento che la confusione mi dà fastidio, che il traffico è insopportabile…ma immediatamente mi arriva una sorta di felicità adrenalitica. Prendo un taxi che rimane bloccato in un intasamento…allora scendo e con la mia valigetta raggiungo a piedi la casa di Nicoletta in via del Cancello, in pieno centro, soffuso di profumo di gelsomini. Cammino spensierata, mi faccio foto, mi sento energica.
E subito nel primo pomeriggio al Chiostro del Bramante per la collezione Perez Simon. Alma Tadema, alcuni preraffaeliti tra cui Rossetti, Millais, Burne-Jones e fiori in ogni quadro fino all’ultimo “Le rose di Eliogabolo” dove il crudele imperatore fa soffocare gli invitati da migliaia di petali di rose. E se ne sente il profumo!
Scriveva Withman “Bouquet di rose da per tutto, oh, morte ed io di rose ti ricopro”
I fiori sono stati il filo conduttore di questa mia “tre giorni romana” in cui il momento più atteso è stato visitare la mostra di Frida Kahlo. I suoi colori. Il suo dolore.  I suoi fiori messicani  sulla testa, le enormi calle di Diego Rivera.
La lettura dei tre libri sulla sua vita sono stati la spinta per questo mio viaggio. Di Hayden Herrera “FRIDA” , di Megan Delahunt “LA CASA AZZURRA”, di Raquel Tibol “FRIDA KAHLO, Una vita di passione”.
Momenti di felicità raggiungere in una mattinata di sole ricolma di  garriti di rondini e voli di gabbiani – che un po’ stordiva per la sua luce e i suoi rumori – le immagini della straordinaria e appassionata  pittrice .
Mi raggiunge Nicoletta che l’ha già vista tre volte. Mangiamo nell’elegante caffetteria. Ma la giornata è ancora lunga e nel pomeriggio raggiungo Piazza di Spagna e …Miki, vestita di fiori, con la sua pancetta di cinque mesi. Ancora profumi di rose .
A Palazzo Sciarra ci sono Hogarth, Reynold , Turner e Gainsbourough con la mia amata coppia seduta sotto un albero nella campagna inglese. Come posso non ammirarli pur ormai quasi stremata?
A casa di Nicoletta il tramonto romano entra dalla sua terrazza sui tetti, dove splendono uno spicchio di luna, le prime stelle e il vento profumato .
Ed ancora fiori, piante e zampilli d’acqua a Villa d’Este l’indomani  mentre l’ estate arriva violenta e ci stordisce, ma io ritorno felice felice nella mia tranquilla Trento colma di ricordi, suggestioni, ricchezza. E vorrei quasi  tornare subito a Roma per  vedere ancora e ancora… Rifare la merenda nel caffè del Chiostro del Bramante, sedermi sui bordi delle sue fontane, vagolare attraverso il suo cuore .
Quanto sei bella Roma.
A CHI VUOI BENE, di Lisa Gardner, ed. Marcos y Marcos
pubblicato da: Mirna - 7 Giugno, 2014 @ 6:45 pmMa è possibile leggere per tutto un pomeriggio fino alle 20,30?
Meno male che la luce ora è piena ed arriva sul mio divano e sul mio libro.
Ma che thriller questo di Lisa Gardner!Eccezionale.
Una poliziotta coraggiosa, Tessa Leoni, Â madre amorevolissima, si trova improvvisamente in una situazione disperata.
Ha ucciso lei suo marito? E sua figlia,  la piccola Sophie scomparsa  è stata rapita? O è morta anche lei? Tutto questo c’entra con il suo passato?
Intreccio avvincente che ti fa intuire qualcosa, poi pensi di aver sbagliato…ed allora vai avanti …non si può lasciare a metà una trama così!
Storia di donne in fondo. La responsabile delle indagine e D.D. Warren un’altra poliziotta tosta che scopre intanto  di essere incinta.
Apologia dell’amore materno che si insinua meglio nel titolo originale Love you more. Perchè l’amore di una madre è immenso.
Per gli amanti dei gialli una scoperta questa autrice. Lisa Gardner dalla vita mormalissima (infanzia felice, un marito, una figlia, due cani, un gatto)  dice di scrivere romanzi da brivido forse per colpa di tutta questa normalità . Vincitrice di prestigiosi premi è sicuramente da leggere.
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ORIANA – UNA DONNA, di Cristina de Stefano, ed.Rizzoli
pubblicato da: Mirna - 2 Giugno, 2014 @ 4:20 pmUna biografia che si legge con interesse e  passione, come appassionata era Oriana Fallaci. Di lei si può pensare benissimo, malissimo o un po’ dell’uno o dell’altro. Molte persone verso la fine della sua vita  la hanno criticata per le sue posizioni anti Islam. Certamente provocatoria. Sofferente. Ma coraggiosa, estremamente coraggiosa da riuscire a dire tutto ciò che pensava. E non solo. Il suo coraggio lo aveva sempre mostrato. Fin da ragazzina quando faceva da staffetta per la resistenza o come inviata di guerra, dal Vietnam agli altri punti caldi del pianeta.
Credo di aver letto tutti i suoi libri, mio padre me li regalava appena venivano pubblicati. Lui la adorava, avendo un carattere da toscanaccio, come lei!
Da Il sesso inutile, Penelope alla guerra, Niente e così sia, Intervista con la storia, Un uomo, ecc.
Una grande donna racchiusa in 1,56 cm e 42 kg.
Dalla sua nascita a Firenze nel 1929 alla sua morte nel 2006, la bravissima Cristina de Stefano ci racconta – e sembra quasi con la sua stessa voce – la vita di una grande giornalista scrittrice.
Oriana, scrive e racconta spesso, che non voleva imitare la sua adorata mamma, voleva vendicarla cioè non avrebbe voluto che le donne diventassero sempre una “schiava del marito o dei figli“. E certamente lei ce la mette tutta per studiare,riuscire nel lavoro, essere la più brava,  ed essere coraggiosa – virtù suprema dell’uomo -.
E’ libera, intraprendente, senza peli sulla lingua. Indimenticabili le sue interviste ai potenti della terra.
Ma le sue fragilità emergono quando si innamora.
In questa biografia ripercorriamo le sue più importanti storie sentimentali dal suo  grande amore per il  giornalista francese Francois Pelou a Alekos Panagulis e altri, forse meno importanti. Leggiamo del dolore per la perdita del suo bambino in Una lettera a un bambino mai nato.
Avrebbe voluto vivere per sempre Oriana e ed “essere disubbidiente” Dice che per lei
“essere disubbidiente significa stare all’opposizione. Per stare all’opposizione bisogna dire la verità . E la verità è sempre il contrario di ciò che viene detto”
Bellissimo libro.
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UN’ALTRA DONNA di Harriet Lane, Giunti ed.
pubblicato da: Mirna - 1 Giugno, 2014 @ 7:42 amChe dire di questo romanzo d’esordio di Harriet Lane, giornalista free lance?
Di scorrevole lettura e adatto a quando si viaggia perchè non impegna ma nello stesso tempo  cattura. Vuoi sapere che cosa farà la protagonista, la scialba Frances, un’insignificante impiegata di redazione che  soccorre una donna intrappolata in un’automobile rovesciata. Vuoi sapere come riuscirà a intrufolarsi nella famiglia di Alice e perchè vuole diventare un’altra donna, questa Alice dal talento per la felicità . E soprattutto come farà ad  entrare nella sua  ricca famiglia,  essere amata da suo marito, famoso ed affascinante scrittore, suscitare la complicità dei  due figli adolescenti.
Passo dopo passo senza azioni eclatanti ma con una paziente scalata Frances riuscirà a diventare ciò che Alice era e che lei aveva intuito in quella breve conversazione avuta  nel bosco accanto all’auto.
“Per pochi istanti ho sentito la sua voce e ho saputo subito, ho saputo quasi tutto quello che c’era da sapere di lei. La facilità , la comodità e il senso della sua vita.”
Personaggio agghiacciante che scruta, osserva, pianifica senza farsi accorgere. E che raggiunge con freddo calcolo e  senza fare  errori ciò che ha deciso di essere.
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Tra un libro e l’altro… un tuffo a Milano
pubblicato da: Mirna - 30 Maggio, 2014 @ 5:23 pm La grande città immersa in una luce di primavera inoltrata, piena di cantieri , voci, confusione. Qualche taxista ce l’ha con l’amministrazione e questi lavori, altri sperano nella riuscita dell’Expo. Mi piace parlare con loro per tastare il polso degli abitanti.
Poi parlo con i miei amici ospiti  che hanno votato come me e che hanno anch’essi speranze per il futuro.
E ci godiamo le giornate di mostre, concerti, incontri.
Palazzo reale e Gustav Klimt. Salomè, Adamo ed Eva, il bellissimo Girasole del 1907, ritratti, paesaggi, la riproduzione dell’originale “Fregio di Beethoven” esposto nel 1902 a Palazzo della Secessione a Vienna…un percorso unico alla scoperta di un artista diventato mito.
L’energia della città , il sole, i fiori nelle case delle amiche, una spumeggiante energia che ci fa ritrovare insieme a chiacchierare, mangiare, ascoltare il concerto di Stefy all’Umanitaria. Incontro con  vecchi amici e risate nel ricordare i tempi passati che rifioriscono proprio in queste occasioni.
I libri mi accompagnano sempre, ma in alcuni momenti è la nostra vita che si scrive.
E dopo il concerto il rinfresco nel verde tra i tavolini bianchi. Un piacere. E ridere e scherzare con Piero Meli che mi conosce da sempre.
La ricchezza dell’amicizia da coltivare come le orchidee di Maristella o le rose di Marina, le carissime amiche milanesi che hanno condiviso con me i miei primi palpiti d’amore per mio marito, il naufragio della Fulvia C, il lavoro sulle navi e  nella moda parigina , gioie e dolori.
Riprendere il nostro filo amicale senza interruzioni di spazio o tempo è facile, consolatorio, lieto.
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AGATHA RAISIN E LA GIARDINIERA INVASATA, di M.C. Beaton
pubblicato da: Mirna - 23 Maggio, 2014 @ 7:50 amDelizioso romazo giallo che si svolge naturalmente in Inghilterra, tra Londra e la campagna. E precisamente in un villaggio pieno dei soliti personaggi che curano il proprio giardino, organizzano tè e scambiano volentieri pettegolezzi.
Siamo negli anni Settanta e la protagonista, novella Miss Marple, è una donna di mezza età , dal fisico robusto, non bellissima, ma sicuramente piena di verve e di carattere. Da poco inseritasi nella vita di Carsely  ne è diventata parte integrante e importante. La sua abilità nello scoprire gli esecutori di piccoli e grandi crimini la rendono preziosa per l’ispettore di polizia Bill Wong.
La signora Bloxby, la moglie del pastore, la ammira per la sua ruvida  forza e cerca di aiutarla nella nuova passione per la cura dei giardini – in vista anche di un concorso –  che sta intrigandola dopo che nel villaggio è arrivata una certa Mary Fortune abilissima giardiniera. Soprattutto perchè questa nuova arrivata, avvenente e quasi perfetta in tutto (sicuramente rifatta , pensa la protagonista) sta insidiando James Lacey l’attraente vicino di casa con  il quale Agatha ha instaurato una particolare amicizia , sebbene non contraccambiata nel modo desiderato.
Iniziano ad accadere fatti strani: chi rovina le rose nel tal giardino, chi avvelena i pesciolini rossi del vecchio signor Spott, chi scambia i cartellini delle piante fatte arrivare di nascosto da Agatha che non ce la fa a coltivare il giardino, ma che vuole vincere ugualmente il concorso del giardino più bello?
E chi soprattutto “invasa” a testa in giù nella serra  la bella Mary ?
Agatha si attiva con il suo amico Billy Wong e con sua grande gioia è anche  aiutata dal suo “amato” James Lacey. La vicenda si alterna a cene, tea party e bevute nel pub più alle rapide e superficiali   riflessioni personali di Agatha sul senso della sua vita.
Ma tutto è leggero e sdrammatizzato e persino gli omicidi fanno sorridere.
Lettura rilassante, divertente, ironica. Tipica di questi libretti rossi editi da Astoria.
E a proposito di libri.
Nell’ultimo incontro al Controvento abbiamo parlato di “Fiaba d’amore” di Antonio Moresco applaudito al Salone del libro di Torino,
“Il vecchio pazzo vive su un angolo di marciapiede. Forse è stato un uomo importante, con molti mezzi. Un tempo, ma nessuno lo sa per certo. La ragazza bellissima lo prende, lo lava, se lo porta in casa, lo ama. Dura, la nuova vita felice del vecchio pazzo, un tempo limitato, come nelle favole. Come fu graziato, così un giorno viene abbandonato di nuovo, finché la ragazza bellissima non si pente del suo gesto…
Favola d’amore di Antonio Moresco è una ‘favola’ visionaria e sensuale, dolce e crudele, profondamente dentro la vita, meravigliosamente oltre la morte, dalla penna di uno dei più grandi scrittori contemporanei.
Da leggere anche  The Master,
“Quinto romanzo dell’irlandese Colm TóibÃn, The Master è ispirato alla vita del grande scrittore Henry James, ormai considerato il fondatore e Maestro riconosciuto del moderno romanzo psicologico.
TóibÃn concentra la narrazione sui quattro anni della vita di James che vanno dal 1895 al 1899, gli anni che nella famosa e monumentale biografia di Henry James scritta da Leon Edel vengono definiti treacherous years (“anni traditoriâ€), anni di delusione e di profondo malessere spirituale.”
E rileggere Le ultime lune di Furio Bordon che Alfonso reciterà in autunno. E chi non ricorda l’interpretazione di Marcello Mastroianni ?
Anna Maria sta leggendo anche “Storie di cani” e Riccardo un bel libro a fumetti
” Maestri dell’orzo”
“nel corso di 150 anni, attraverso imponenti sconvolgimenti storici quali due guerre mondiali, l’industrializzazione e una crisi finanziaria senza precedenti, si susseguono cinque generazioni protagoniste dell’impero Steenfort, inossidabile marchio della birra belga. Passione, determinazione e lotte per il potere tra i vari eredi della dinastia di mastri birrai sono il “fil rouge” che lega gli otto volumi della serie, finalmente in Italia nella versione integrale in due tomi. Un’appassionante saga familiare dal sapore inconfondibile.”
UN UOMO DISPONIBILE di Hilma Wolitzer, ed.Feltrinelli
pubblicato da: Mirna - 19 Maggio, 2014 @ 4:30 pmUn uomo come tanti, Edward Schuyler, insegnante sessantenne, un po’ stempiato, appena rimasto vedovo . Sta elaborando con dignità il lutto per la perdita del suo grande amore, la donna che gli ha portato i due  figli da un  precedente matrimonio e  che lui ama come suoi. E proprio questi figli adulti che lo amano più del loro vero padre non tollerano che si rinchiuda in se stesso, che soffra e che viva malinconicamente di ricordi. Fanno dunque pubblicare un’inserzione
“Uomo di scienza. Colto e gentile, stempiato ma attraente. Nostro padre, rimasto vedovo, è l’uomo ideale per la donna giusta”
Comincia così una divertente “caccia” all’uomo nuovamente disponibile. Il desiderio di non restare sole, di condividere la vedovanza, o l’abbandono: tutto ciò spinge un nutrito gruppo di donne a rispondere all’annuncio.
Nel frattempo anche i cari amici di Edward cercano di farlo incontrare con donne sole, ma lui ne è un po’ spaventato. Prova e riprova, ma sempre con un senso di colpa e con poco entusiasmo. Finchè non si imbatte per caso nell’amore di gioventù, quella tale Laureen che lo aveva piantato in asso sull’altare.
Ebbene grazie a lei ritorna a sentirsi giovane e vivo, ma non c’è più quel certo non so che che lo farebbe decidere a risposarsi nuovamente.
Questo romanzo è un inno all’ottimismo e alla speranza di rifarsi una vita anche nella mezza età , e Edward riuscirà dopo un po’ a trovare la donna giusta per lui. E pensare che ce l’aveva sotto gli occhi…
Non solo ironico e leggero questo romanzo dell’ottantenne Hilma Holitzer, ma equilibrato tra le malinconie, le  delusioni e le sorprese liete della vita. “Mescola il dolce e l’amaro con abilità e accuratezza”
Hilma Wolitzer nata nel 1930 vive a New York. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il premio per la letteratura dell’American Academy of Arts and Letters.
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LIBRI TRA I FIORI
pubblicato da: Mirna - 16 Maggio, 2014 @ 10:24 amLuogo gioioso, luogo intriso di bellezza e profumi. Siamo nella fioreria Detassis, in via Torre Verde 60, FD BLUMEN dove Nicola e Marta ci accolgono tra rose, garofani, peonie, orchidee  e margherite. Sedie e un tavolino che si ricopre di libri. Luogo ideale per leggere e parlare di fiori e giardini. C’è un’atmosfera primaverile, chiara, leggera, un certo non so che che ci unisce al verde e ai colori dei fiori.
Che ci fa riconoscere un legame ancestrale tra noi e i fiori, quasi una somiglianza nella loro bellezza e caducità ; e nella loro  pienezza del momento, del loro splendore si identifica il nostro carpe diem che può e deve essere gioia, meraviglia del momento. Bellezza.
.
E noi sorridiamo con i nostri libri circondati da fiori e dal sommesso rumore che Nicola e Marta fanno mentre preparano bouquet, decorazioni per matrimoni, con una sorta di religiosa concentrazione nel toccare, avvolgere, sistemare steli e e foglie.
Quando Daria legge da “Confesso che ho vissuto” di Pablo Neruda, la descrizione del bosco cileno nella sua intensità e sanguigna bellezza, Marta si commuove. Ricorda la sua terra ed  allora ci spiega con ardore e con passione  che cosa sono i fiori citati dal poeta.
Aveva ragione Confucio che dice che in una casa non dovrebbero  mai mancare fiori e libri, libri e fiori.
Tutto ciò porta al sorriso, alla pienezza della mente e dei sensi. Ripenso a Edith Holden, una giovane signora inglese che riempiva le sue giornate solitarie vagabondando per la campagna e annotando con frasi, poesie e disegni tutto ciò che vedeva,  tutto ciò che la Natura in ogni stagione ci offre. “Il diario di campagna di una signora inglese del primo novecento”. Chissà se si troverà ancora. E’ un libro- chicca da sfogliare in ogni mese dell’anno “Poi veniva la fata di Maggio, la più leggiadra fanciulla in terra”…verso di Spenser.
Per Raffaella assente, leggo versi di William Wordsworth, un poeta del Romanticismo inglese. Fiori danzanti i narcisi, i Daffodils ” …allora. il mio cuore si colma di piacere / e danza con i narcisi”.
Non poteva mancare il bellissimo libro di Beatrice Masini “Tentativi di botanica degli affetti“, finalista del Premio Campiello,  di cui ho parlato anche l’anno scorso. Maria Teresa ci legge alcuni brani: stiamo parlando di una giovane donna del primo Ottocento, acquarellista provetta, chiamata a ritrarre il patrimonio botanico di un gentiluomo-poeta lombardo.
Da Pessoa a Pascoli , da Leopardi a Sylvia Plath con la sofferente poesia dedicata ai “Papaveri in luglio” : “Piccoli papaveri, piccole fiamme d’inferno, /non fate male?/ Guizzate qua e là . Non vi posso toccare./…E mi estenua il guardarvi così guizzanti,/ rosso grinzoso e vivo, come la pelle di una bocca.”…
E Alfonso ci legge un passo dello Zibaldone dove Leopardi descrive la sofferenza della Natura calpestata e ferita dall’uomo.
La “quota azzurra”, Riccardo e Alfonso, ci recitano una bellissima canzone friulana che parla della stella alpina.
Goethe, Peyrone, Rimbaud, Elizabeth von Arnim con il “Il giardino di Elizabeth“, Elsa Morante nel finale de “La storia”…abbiamo parlato per due ore in una cornice che ci tratteneva e nella quale si era tentati di abbandonarcisi.
Intanto Nicola e Marta, alacri amanti dei fiori, creavano e disponevano garofani bianchi e verdolini, girasoli, peonie e gerbere e intervenivano sapienti a spiegarci la storia di ogni corolla.
Luogo d’armonia e bellezza. Di serenità a colore.
Dobbiamo tornarci.
Grazie ragazzi!
Poesia in Biblioteca. “Sopra le nuvole” di Nadia Nicolodi
pubblicato da: Mirna - 13 Maggio, 2014 @ 7:32 amPiacevole entrare nella Biblioteca di Mattarello dove il giovane bibliotecario dagli occhi azzurri ci mostra con orgoglio gli scaffali pieni di libri. Ci dice che ogni giorno vengono fatti ottanta prestiti e che l’ambiente è confortevole e invitante.
Si vede. Ed è quindi con piacere che qui presento il libro di poesie di Nadia Nicolodi “Sopra le nuvole”, ed.Ibiskos
Scrivere sottolinea la vita e la espande. Sia che si scrivano diari, lettere, riflessioni, racconti, blog…e poesia.
Il linguaggio alto per eccellenza? Ancor di più. La poesia è la metafora della nostra vita e per il suo immediato impatto emotivo e immaginifico ci porta verso il Tutto. Persino una breve poesia può racchiudere un mondo.
Stupore / nella notte buia /due occhi neri/ buoni/ e scanzonati/ mi seguono. / La notte / nera e sola / è la sola /amica nostra.
Conosciamo in questi versi la Nadia adolescente nella quale attesa, disperazione, gioia si mescolano in contraddizioni tipiche dell’etÃ
” E’ infinita la lista / dei contrari: Impariamo a leggerla./ scrive nel 200o.
Nella scelta delle sue parole troviamo sempre la  convergenza verso il punto imprescindibile del suo sentire. L’empatia con la natura, il suo incarnarsi nel fluire della vita medesima fanno apparire il suo vissuto come una parte pulsante di un cosmo che può essere bellezza e bruttezza, coralità e solitudine, felicità e dolore.
Ma sempre al di là della Balaustra dell’eterno l’infinito cerca e trova monadi in divenire
“Essenziale per l’infinitezza/ è accompagnarsi ad ogni e a tutto/, frugare e trovare/ sempre/ nuove vite in fieri.
Da “Immensità “
In Nadia la poesia arriva improvvisa, nel dormiveglia o in un momento di stasi, come  in “Estate assolata“ quando  è come travolta dalla forza del  creato
“Assopita/sostieni/sguardi sensuali:/scendi sentieri/stupendi:/Sostando/sospiri silenzi.
E le parole sgorgano in allitterazioni, consonanze, suoni onirici ed evocativi.
Nadia Nicolodi ha sofferto, soffre, ma non è mai stata abbandonata dalla Poesia, sua compagna complice di una vita
“La mia vita/ è stata confusa/ disordinata./ L’ho vissuta /a pieno,/portata avanti/ dalla timidezza / e dalla bontà / d’animo. /Nelle mani /alla fine/ non porto frutti/ ma solo/ fiori:/
bucanevi, genziane/botton d’oro/stelle alpine. “
Ed è ciò che ci ha offerto con la lettura delle sue poesie nel caloroso incontro con amici e colleghi.
Fiori ed emozioni. Amicizia, condivisione, stupore.
Ed anche deliziose pizzette, dolcetti e vino…
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