ESTASI CULINARIE di Muriel Barbery
pubblicato da: Mirna - 14 Febbraio, 2018 @ 10:31 amDella stessa autrice del famoso L’eleganza del riccio anche questo racconto ci prenderà e incuriosirà .
Siamo sempre nello stesso elegante palazzo di Rue de Grenelle dove ancora la portinaia-lettrice, Renée pulisce, lucida, spazza  e osserva con severità e compatimento  tutti i comportamenti alteri dei ricchi e privilegiati  condomini, quasi tutti pieni di boria.
Anche il grande monsieur Arthens, – già incontrato  nell’Eleganza del Riccio – abita lì,  ma sta per morire.
E’ il più famoso critico gastronomico del mondo, il genio della degustazione e nelle sue ultime ore di vita ripensa al suo passato e sorattutto sta ricercando affannosamente un sapore primordiale e sublime provato in qualche momento speciale. Ma quale? Lo vuole, vuole riportare nella sua bocca ,prima del trapasso, il Sapore per eccellenza.
Inizia così un percorso a ritroso della sua carriera dove piatti magnifici serviti in luoghi incantevoli gli fanno sempre sperare di aver trovato quel sapore, forse il bandolo della matassa che l’ha portato ad essere così bravo, forse il simbolo della sua essenza.
Bellissime descrizioni di cibi esotici, nazionali, semplici o elaborati.  Ogni sapore rievoca un pezzo della sua vita. Come quello di un pomodoro caldo appena colto,  o le sardine alla griglia, le ostriche, sorbetti, le corna di gazzella (biscotti marocchini  alle mandorle – primo dono di mio marito a Marrakesch )
Tutto il mondo culinario e familiare  girava intorno a lui, questo genio  egoista, prepotente, amato e odiato.
Moglie bella e decorativa che lo ama pur soffrendo. I figli poco stimati che avrebbero voluto più attenzione.
Lui, il grande assaggiatore di vita, è il centro di se stesso. E come tale riporta ogni sensazione a lui e solo a lui.
Ed ora in punto di morte vuole assolutamente ritrovare il sapore dell’infanzia, della prima giovinezza, quel sapore che l’aveva incatenato per sempre al volere delle sue papille gustative.
E ci riuscirà …con una sorpresa …
Comments Closed
CONSIGLI DI LETTURA …FRESCHI, FRESCHI
pubblicato da: Mirna - 1 Febbraio, 2018 @ 11:55 amCi ritroviamo ieri pomeriggio al solito caffè, nell’intimo anfratto dalle sedie rosse. Ognuno ha portato un libro o alcuni appunti per parlare di ciò che ha letto con interesse.
Giovanni ci parla dall’ultimo libro di Corrado Augias
“Questa nostra Italia. Luoghi del cuore e della memoria”
“Ci si muove in lungo e in largo per la penisola, dalla Milano del teatro alla Trieste di confine, transitando per Bologna dove il Nord incontra il Sud, poi Roma e Napoli per arrivare a Palermo, alle porte di un’altra civiltà con cui da sempre abbiamo dialogato. Ma c’è anche l’Italia di provincia, c’è la Recanati di Giacomo Leopardi, ispiratore e guida in un itinerario che segue le tracce del suo “Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl’Italiani”. Si incontrano le testimonianze di grandi scrittori e poeti che all’Italia come nazione hanno dato volto, carattere e lingua prima ancora che esistesse uno Stato. Ciò che resta alla fine del viaggio è una sensazione di sorpresa: la scoperta di aspetti che riflettono un paese diviso ma ricco di enormi potenzialità alle quali raramente accade di pensare.”
Parliamo molto di libri e pezzi teatrali riguardanti la Patria, la Heimat citando Eredità di Lilli Gruber  e la questione altoatesina.
Non si poteva non ricordare i libri sulla Shoa come La via segreta dei nazisti e tanti altri.
Ma rimanendo in tema di patria , Enza ci consiglia un romanzo ambientato ai tempi più duri dell’Eta. ”
di Fernando Aramburu
“Con la forza della letteratura, Fernando Aramburu ha saputo raccontare una comunità lacerata dal fanatismo, e allo stesso tempo scrivere una storia di gente comune, di affetti, di amicizie, di sentimenti feriti: un romanzo da accostare ai grandi modelli narrativi che hanno fatto dell’universo famiglia il fulcro morale, il centro vitale della loro trama.” Â
Daria ha letto il bellissimo romanzo di Yeshua Il signor Mani
Si snoda in cinque dialoghi a volte con parti mancanti perchè parte della conversazione è fatta al telefono. Sta al lettore agire, diventare attivo e partecipare al detto e al non detto.
Ci sono tanti signor Mani in questa saga familiare che racconta di cinque generazioni di ebrei: dal patriarca Abraham vissuto ad Atene nella metà dell’Ottocento al giovane soldato Efraim che combatte in Libano nei primi anni Ottanta. Attraversiamo così due secoli di storia ebraica ed insieme ai protagonisti ci poniamo il quesito se un uomo può spezzare la catena che lo lega al passato e al futuro o ancora se si può annullare la propria identità . Lo lessi tanti anni fa, ma val la pena di rileggerlo .
Carla consiglia L’incredibile cena dei fisici quantistici di Gabriella Greison
“…racconta i fatti inediti, sconosciuti, segreti della cena avvenuta tra i fisici che hanno fatto nascere la fisica quantistica nel 1927, a Bruxelles, la sera del 29 ottobre, subito dopo avere scattato la famosa fotografia a Leopold Park, in cui erano ritratti in un solo posto 29 personaggi, 17 erano o sarebbero diventati dei premi Nobel, nel più grande ritrovo di cervelli che la storia ricordi. C’erano Einstein, Schrodinger, Marie Curie, Heisenberg, Planck, Lorentz, Niels Bohr, Dirac, Pauli, e tanti altri. Gabriella Greison ha ricostruito i dialoghi, i battibecchi, le litigate, ha tradotto lettere, resoconti, ha fatto due anni di ricerche a Bruxelles, tradotto resoconti dai faldoni…e questa è l’unica e sola ricostruzione della cena dei fisici avvenuta alla Taverne Royale di Bruxelles, quel 29 ottobre 1927.”
Sicuramente consigli preziosi. Aspetto eventuali altri titoli…
La bellissima e dolce Maria Grazia  aggiunge i suoi consigli:
“Carissima Mirna, un lieto pomeriggio a te scusandomi per la fretta nel congedarmi ieri da te e dai lettori. Ecco ti scrivo quanto avrei voluto raccontare…Per un viaggio culturale a Venezia ho trovato nella mia libreria ‘Venezia e’un pesce’ di Tiziano Scarpa che mi ha condotto lungo la piacevole esperienza sensoriale di una Venezia esperita dai piedi, agognata e bramata dal cuore verso una antologia di testi letterari aventi come oggetto la citta’.
Parallelamente ad essa ho letto “Finestre sul Canal Grande’ di A. Russolo anche esso di ambientazione veneziana in cui due uomini siciliani ricercano luoghi conosciuti durante l’adolescenza. L’atmosfera narrativa si e’rivelata talora onirica ed avvolgente.
CAPODANNO DA MIA MADRE di Alejandro Palomas –
pubblicato da: Mirna - 28 Gennaio, 2018 @ 6:19 pmSiamo a Barcellona il 31 dicembre .
Fernando, l’io narrante cerca di aiutare sua madre a preparare la cena per la famiglia che si riunirà .
Fernando ha trent’anni, è gay ed è molto triste. Il suo grande amore l’ha lasciato da parecchio tempo e lui svuotato e fragile non ha trovato di meglio che appoggiarsi a sua madre.
Va infatti a dormire sempre da lei nonostante la nuova mansarda vista mare che aveva affittato da poco.
Se ci sono problemi, nodi irrisolti, infelicità …non c’è niente di più esplosivo che una riunione familiare, soprattutto durante una festa importante. La fine anno poi non è il giorno dei bilanci?
Fernando pensa e guarda anche sua madre che abbandonata quattro anni prima da un marito egoista, disattento e prepotente è riuscita a ritrovare la se stessa di tanto tempo prima. Maldestra, infantile, ingenua  Amalia diffonde intorno a sè il sollievo della libertà che le ha aperto orizzonti diversi in cui la sua autostima lentamente si sta costruendo.
Ci sono  anche due sorelle:  Emma la più piccola con la compagna Olga , soprannominata “l’aggiunta” da Silvia, la sorella maggiore.
E c’è  Silvia sempre tesa, nervosa, con un compagno distante, colei  che crede di dover controllare e proteggere questa sua famiglia andata in pezzi per tante vicissitudini ma soprattutto per l’abbandono del marito e del padre che ha lasciato dietro di sè soltanto incertezze e rancori.
Mentre si allestisce la tavola, mentre Amalia cerca di preparare un pranzo un po’ sui generis…sempre con il rischio di far cadere qualcosa, arrivano gli ospiti e con essi anche i ricordi perlopiù dolorosi del passato.
Manca un elemento importante: lo zio Eduardo, fratello di Amalia. Il vice -padre per Silvia che ha bisogno anch’essa di conforto.
“Confessioni, bugie e risate in un romanzo sulle relazioni familiari, sui fili invisibili che uniscono e separano”
E’ soprattutto Amalia, la moglie soggiogata, la mamma timida e imbranata, la donna maldestra che riuscirà a “vedere”  meglio di tutti – nonostante i suoi disturbi alla vista – e a dirimere con dolcezza e amore i contrasti e le disillusioni.
Un bel romanzo : divertente, tenero, intelligente. Ah, e tra i protagonisti c’è anche Max l’alano compagno di Fernando.
Alejandro Palomas è del 1967. Laureato in letteratura inglese  ha tradotto Katherine Mansfield, Gertrude Stei, Willa Carter. Ha scritto molti romanzi vincitori di premi e  tradotti in otto lingue .
Comments Closed
LIBRI…FOR EVER
pubblicato da: Mirna - 23 Gennaio, 2018 @ 10:28 amMi accorgo che gran parte della mia giornata di pensionata serena è dedicata alla lettura: al mattino dopo i riti del tè e del caffè, mi rimetto a letto per leggere alcuni capitoli dell’ultimo romanzo, poi leggo un po’ nel pomeriggio ed infine alla sera. Se le giornata son piovose  la lettura diventa la mia vita parallela. E che ricchezza! Vivere più vite contemporaneamente.
Parliamo sempre durante i nostri librIncontri del potere salvifico, arricchente, “godurioso”  e  d’evasione della lettura.
E su ogni libro letto emergono  spunti filosofici, sociologici e psicologici su cui discutere. Nell’ultimo incontro ci siamo lasciati trasportare dalle nostre  suggestioni  tanto che Marcello ci ha interrotto esclamando “Ma io ho letto 754 pagine per poter parlare del mio libro! Ci siamo immediatamente girati verso di  lui.
L’assassinio di Socrate un romanzo storico di  Marcus Chicot molto avvincente perchè siamo nella Grecia di Pericle e si parla di Atene e di Sparta
 – Grecia, V secolo a.C. Un oscuro oracolo predice l’assassinio di Socrate da parte di ‘un uomo dallo sguardo più chiaro’. Tra lo sconcerto dei suoi amici e seguaci, il filosofo sembra essere l’unico a non avere paura. In che modo questo terribile vaticinio si interseca con la condanna a morte da parte del suo stesso padre di un neonato spartano, un bambino dagli occhi quasi trasparenti? Mentre la guerra tra Atene e Sparta insanguina la Grecia, i destini di uomini politici, artisti e filosofi si intrecciano a quelli delle persone comuni: soldati che combattono fino allo stremo delle forze, madri che lottano per difendere i propri figli, giovani amanti disposti a tutto per difendere il loro amore…
Suspence e ripasso storico. Un capolavoro scrive un critico.
Scorre presto un’oretta e mezzo in compagnia di lettori. Non ho fatto in tempo a parlare dei mei ultimi libri.
Per esempio consiglio agli appassionati di Patricia Highsmith l’autrice di thriller psicologici e di noir famosi come Il talento di Mr, Ripley una biografia esaustiva ed interessante scritta da Margherita Giacobino “Il prezzo del sogno“.
Conosciamo meglio il tormento e le ambizioni di questa donna dichiaratamente omosessuale – e sempre alla ricerca di grandi amori – che scappò da una madre dispotica ed egoista per cercare il senso della propria vita. E consolazione. Donne e scrittura.  E’ una fuorilegge che sembra vivere all’ennesima potenza le sue contraddizioni e le sue necessità .
Scritto molto bene dalla Giacobino anche traduttrice di altre scrittrici anglosassoni.
Sto finendo un altro bel romanzo di un autore spagnolo . Ve ne parlo la prossima volta.
Nel frattempo perchè non scrivete anche voi qualche consiglio?
Comments Closed
IL BAMBINO di Fiona Barton, Einaudi
pubblicato da: Mirna - 15 Gennaio, 2018 @ 8:32 amAbbiamo già conosciuto questa scrittrice inglese che nel 2016 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio La Vedova. Grande successo . Cercate la recensione nel mio blog.
Anche questa storia vede in prima persona la giornalista Kate Waters che si appassiona ad una vicenda incredibile: il ritrovamento di uno scheletro di bambino morto tanti  anni prima.
Che sia finalmente la piccola Alice scomparsa dall’ospedale appena nata?
Inizia un’inchiesta con più strade da seguire. Dai genitori di Alice agli abitanti della zona dove è stato trovato il corpicino.
Ma non è strano che lo si sia trovato molto molto lontano dal luogo della sua scomparsa?
Appare un altro personaggio inquieto, Emma, una ghost writer che si sente attratta da questo mistero perchè crede che non sia così, non è Alice.
Molte strade da seguire e molti segreti da svelare perchè “col tempo i segreti cominciano a vivere di vita propria”
Molto molto avvincente e narrato da Fiona Barton con uno stile chiaro e fluido.
Da leggere per gli amanti dei noir.
Comments Closed
Vagolando per Milano tra il 2017 e il 2018
pubblicato da: Mirna - 7 Gennaio, 2018 @ 6:19 pmCambiare un po’ occorre, cambiamo l’anno? La stagione?
Soprattutto cerchiamo di cambiare o far diventare più elastici i nostri pensieri.
Per rinnovarci.
Così mi ritrovo ancora una volta a Milano per la fine dell’anno e la mia giornata è diversa. Amici che non vedo da un po’, casa elegante bon-ton,  città di dimensioni più grandi.
Un tuffo in energia cittadina  che contagia tutti. Vetrine scintillanti, monumenti moderni, decorazioni ovunque.
Il Tempo che scorre frenetico e frizzante fermato per un attimo da una scultura di Salvator Dalì.
Mi ritrovo in questa Milano invernale un po’ grigia e umida ma sempre piena di sorprese, come la mostra di Toulouse-Lautrec a Palazzo Reale. Me la gusto con piacere.
E poi  cammino e chiedo ai milanesi informazioni. Voglio rivedere dopo tanti anni la chiesa di San Maurizio Maggiore completamente affrescata all’interno. Vi giungo attraversando il Castello Sforzesco.
La Bellezza regala emozioni , stupore, sensazioni di pace.
La mia amica abita in una zona centrale.
Da lì posso raggiungere anche  la zona moderna dedicata a Gae Aulenti dove so che c’è la Libreria Feltrinelli:
Read, Eat, Dream.
Come sono felice.
Libri ovunque da annusare, sfogliare, leggere. E bere un caffè. Mangiare qualcosa.
I colori della fine pomeriggio dell’ultimo giorno del 2016 rendono d’oro i grattacieli, le vetrate, le fontane colorate.
La sera una cena elegante con le care amiche.
Pensando alla nostra vita. Alle gioie ed ai dispiaceri.
E l’indomani, il primo gennaio in una piazzetta lì accanto scopro un bar delizioso, d’altri tempi, con un affresco anni Trenta, un cameriere filippino assai gentile.
Il locale si chiama  13 giugno. Perchè? Chiedo al cameriere. Perchè è dedicato  al tredicesimo figlio del proprietario. Nato in giugno.
Bevo un buon caffè e assaporo in esso anche le sorprese che la vita ci può offrire giorno dopo giorno, momento dopo momento.
Naturalmente occorre  essere sempre aperti e disponibili e curiosi.
 Perchè anche dietro l’angolo si può trovare, inventare, arrotondare un attimo di “felicità “.
LE CURE DOMESTICHE di Marilynn Robinson, ed. Einaudi
pubblicato da: Mirna - 28 Dicembre, 2017 @ 8:11 pm


Cure domestiche?
Parliamo di due bambine  senza padre che la madre porta in gran fretta dalla nonna  per poi gettarsi nel lago che già aveva inghiottito per un incidente il nonno e il treno su cui viaggiava.
Ruth e Lucille si ritrovano dunque a Fingerbone, la cittadina del Midwest intrisa dell’umidità e della malia di un lago freddo e profondo di misteri.
Quasi un grembo materno che circonda, ma stritola, avvolge teneramente, ma può annientare.
E ogni lettore troverà rimandi e citazioni, da Moby Dick alla Crociera di Virginia Woolf (come è venuto in mente a me). L’acqua , nostro elemento primordiale, necessario e spesso fatale. Vita e morte.
Ma anche  magia, suggestione, incanto.
Ruth , la voce narrante, e la sorella maggiore Lucille vengono dunque abbandonate e affidate alle cure della nonna materna. Crescono per un po’ di tempo accanto al lago, alla neve, al ghiaccio, ai rumori del disgelo vivendo attonite nella casa di famiglia che sembra disfarsi ad ogni  frequente inondazione.
Le sorelle  – quasi un’anima sola per confortarsi  – si trovano spaesate quando la nonna muore e le cure domestiche della famiglia vengono affidate a Sylvie  la sorella vagabonda della loro madre.
Persona “aerea” e sradicata, libera e inaffidabile, sembra fatta d’acqua ella stessa. Carezzevole ma sfuggente non riesce a trattenere Lucille che desidera una vita pratica, ferma, sicura.
Soltanto Ruth la segue nelle notti gelide di stelle in riva al lago, e in una  fuga incredibile attraverso il ponte ferroviario sull’acqua buia.
Che cosa sono dunque le cure domestiche, possiamo chiederci? Il conservatorismo consolatorio di una casa calda ed accogliente?
O l’abbandonarsi fluido che sin dalle nostre origini acquatiche e durante la gestazione noi “ricordiamo”?
Da leggere , da leggere.
Ma scrivete qualcosa in merito.
Libro stupendo.
TUTTO E’ POSSIBILE di Elizabeth Strout, ed. Einaudi
pubblicato da: Mirna - 27 Dicembre, 2017 @ 12:31 pmPremiatissima scrittrice statunitense, autrice di Olive Kitteridge, Elizabeth Strout ci regala ancora una volta uno spaccato di vita americana tessendo come un arazzo le vite di personaggi legati in un modo o nell’altro a Lucy  Barton, la protagonista del suo penultimo romanzo.
Una tessitrice abile  che riesce a regalare una biografia collettiva di storie  tristi, minimaliste, tragiche che si dipanano in quella remota provincia americana così diversa dal sogno americano degli WASP di N.Y.
Lucy Barton ha fatto fortuna:  è diventata una scrittrice di successo, ma il suo passato è indimenticabile. La sua miseria, le sue sofferenze, i terribili rapporti familiari sembrano strisce moschicide per tante altre persone. Un memoir che scatena reazioni inattese, da nostalgie a gelosie,a riflessioni che possono cambiare la visione del proprio mondo.
E se Lucy pur amando ancora gli sfortunati fratelli non riesce più a tornare al “passato” e deve fuggire nella sua nuova vita consolatoria, altre storie-capitoli ci danno un po’ di speranza suggerendo che tutto è possibile.
Come l’amore tra una settantenne e un uomo molto più giovane su un’isola italiana, o scoprire un amico proprio la notte di Natale, quando ci si sente peggio di Scrooge ed invece si scoprono empatia, tolleranza, bontà .
“Storie talvolta di riscatto, talvolta di rassegnazione, ma sempre raccontate in modo coinvolgente ed appassionante. La Strout ha una scrittura asciutta, molto efficace: riesce con pochi tratti e brevi dialoghi a far entrare il lettore nel mondo in cui si muovono i personaggi facendone cogliere tutte le dinamiche, sia esteriori, sia intime.”
Comments Closed
LA RONDINE SUL TERMOSIFONE di Edith Bruck
pubblicato da: Mirna - 27 Dicembre, 2017 @ 12:07 pmMolti di noi lettori conoscono certamente Edith Bruck, ebrea che ha vissuto gli orrori dei campi di concentramento nazisti.
Sopravvissuta alla deportazione giunge dopo anni di pellegrinaggio in Italia dove si stabilisce definitivamente e sposa  il poeta e regista Nelo Risi.
E’ autrice di poesie e romanzi. Dal suo volume di racconti Andremo in città il marito trae l’omonimo film.
Dal romanzo Quanta stella c’è nel cielo il regista Roberto Faenza trae Anita B.
Nei suoi libri Edith Bruck ha reso  più di una volta testimonianza della Shoa, evento nero che non si può dimenticare.
Ha ricevuto parecchi premi letterari ed è tradotta in più lingue.
Nel 2010 ha pubblicato La donna dal cappotto verde.Â
In questo suo ultimo lavoro Edith ci dà testimonianza della  sua dolente dedizione all’amatissimo marito scomparso da poco. Ci racconta con realismo talvolta impietoso gli anni della progressiva malattia di Nelo Risi che lo ha allontanato dal mondo, dai suoi ricordi, dagli affetti, dal lavoro..
La loro non è stata una storia d’amore sempre serena: molti i tradimenti del marito, molti i contrasti e le lontananze. Ma ne risulta una condivisione profonda cementata e capita – senza dubbi ormai – proprio nel momento peggiore della vita di una persona.  Quando non si distingue più chi è l’uno e chi è l’altra.
Parole struggenti di una donna che ha ricercato nel suo uomo la forza di proseguire e un senso alla sua vita così duramente segnata.
Comments Closed
IL TRENO PER TALLINN di Arno Saar, Mondadori
pubblicato da: Mirna - 16 Dicembre, 2017 @ 10:03 amUn bel thriller dalla copertina gialla che ricorda i vecchi polizieschi.
Ambientazione affascinante tra Estonia e Russia con le loro problematiche politiche e storiche. E rigorosamente in inverno che avvolge Tallinn e dintorni.  Entriamo nei vicoli della città vecchia, i locali alla moda delle ex zone industriali e gli squallidi quartieri dell’architettura sovietica.
Le ferite dei soprusi russi  sono ancora aperte anche in Marko Kurismaa il commissario cinquantenne che deve indagare su un omicidio avvenuto sul treno che da  San Pietroburgo giunge quotidianamente  a Tallinn.
La vitima è un uomo d’affari russi, Semenov, avvelenato durante il viaggio. Ma come e da chi?
Dalla giovanissima e bella moglie? Da ambigui amici con i quali tratta loschi affari?
Marko Kurismaa è un uomo tormentato  che con fatica si è fatto da solo, che ha livore verso un paese che fino a pochi anni prima dominava l’Estonia. Ma ha  anche la capacità di intuire chi mente e non.
Una nuova e bella figura di investigatore che , spero,  ci farà compagnia in altre storie nordiche.
Ideato da  Arno Saar che conosce molto bene i paesi baltici tanto da sembrare uno di loro.
Ma non lo  è…sappiamo soltanto che Arno Saar è lo pseudonimo di un importante scrittore italiano.
Chi sarà ?
Comments Closed