I COLORI DELL’INCENDIO di Pierre Lemaitre, ed.Mondadori

pubblicato da: Mirna - 8 Febbraio, 2019 @ 8:49 am

IMG_20190208_092314Le opere di questo scrittore francese tutte premiate e tradotte in oltre venti lingue spaziano da una serie noir a questo tipo di romanzi da impianto ottocentesco.

I colori dell’incendio , letto a perdifiato, potrebbe  essere definito un feuilleton ma non nel senso dispregiativo; nel senso di attrarre il lettore pagina dopo pagina.

Siamo a  Parigi nel  febbraio del 1927 al funerale del ricco e famoso banchiere Marcel Péricourt. Il nipotino Paul di appena sette anni, si getta da una finestra e cade sulla bara del nonno. Quando se ne capirà il motivo?

La madre Madeleine esce distrutta da tutto ciò e affida totalmente la cura delle sue finanze al direttore  e braccio destro del padre .  Però  viene brutalmente posta davanti alla cupidigia, alla corruzione e all’ambizione del suo ambiente. Tradita da molte persone a lei vicina, perde tutto.

Ma come nel Conte di Montecristo  la vendetta sarà lenta, ma inesorabile.

Madeleine farà ricorso alla sua intelligenza e alle su energie per ricostruire la sua vita e quella del piccolo Paul rimasto paralizzato dopo la caduta.

Compito reso ancor più difficile dalle circostanze, in una Francia che osserva, impotente, i primi colori dell’incendio  che devasterà l’Europa.

Letto con passione nei  giorni dell’influenza invernale!

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LIBRINCONTRI di fine gennaio 2019

pubblicato da: Mirna - 31 Gennaio, 2019 @ 4:19 pm
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Con un libro sottobraccio arriviamo puntuali al nostro incontro culturale al bar Città. Ormai ci conosciamo da tempo e la conversazione  si accende immediatamente. Parliamo delle nostre ultime letture come sempre.

Chi ha trovato il libro in biblioteca, come generalmente faccio io, chi rovistando nella propria biblioteca come Santo che ha trovato un trattato di antropologia molto interessante sull’Homo Sapiens. La teoria spiega che questi si è distinto dagli altri ominidi superandoli grazie al potere dell’immaginazione.

Ed allora il “circolo” parla e dibatte sull’intelligenza, sulla fantasia; Lucia ci legge anche una sua poesia che dice “immagino di immaginare”.

il cervello non ha etàCarla ci ricorda il saggio che tutti noi agées dovremmo leggere per consolarci  “Il cervello non ha etàIstruzioni per rimanere attivi, brillanti e felici di J.Medina

Oggi invece  ci consiglia “Lettore vieni a casa” di Maryanne Wolf. Si parla di tutti i vantaggi che la lettura dona a qualsiasi età.

Ma noi lettori indefessi lo sappiamo e ne siamo felici.

Non per niente Giovanni ha fatto un confronto tra Salgari e Verne accorgendosi che Salgari più sfortunato economicamente e socialmente non avrebbe nulla da invidiare al collega francese. Anzi…Giovanni ha letto per la prima volta Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi un libro che tutti dovremmo leggere o rileggere. Ma non solo , da pittore talentuoso quale è ha letto Novecento di Vittorio Sgarbi, una carrellata di artisti del secolo appena trascorso con una attenta rivalutazione dei pittori fascisti. Una accurata analisi politicamente acritica.

gruppo lettura 22.2.17 001Andare a Berlino con un libro di Theodore Fontane  (nato nel 1819)  “ L’aria di Berlino, è ciò che ha fatto Maria Grazia godendo delle passeggiate Unter den Linden con più sapore e guardando con occhi attenti la storia del passato che si sposa con quella presente.

Ha comprato un romanzo di Paul Lynch dal titolo che  è un ossimoro Neve nera che si svolge in Irlanda. Storia drammatica e bella con descrizioni paesaggistiche eccezionali. E L’Irlanda è stupenda.

Un libro che comprerò anch’io è Il ricettario di casa Svevo consigliato da Emma. Di A.Marzo Magno, con prefazione di Susanna Tamaro, Le vicissitudini di  Italo Svevo nella Trieste primi Novecento . Si parla del suo incontro con Joyce, della comunità ebraica e spesso delle ricette della sua famiglia.

Durante l’incontro precedente non avevo citato il bel romanzo letto da Maria Teresa “La bellezza sia con te” di Antonia Arslan. Maria Teresa dice che la Arslan sembra accarezzare ciò che descrive

la bellezza sia con te“Nel cuore dell’uomo la speranza è come una fiammella: e uno dei più grandi peccati contro lo spirito avviene proprio quando viene cancellata o spenta. Ci vuole molto coraggio per cercare sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, per osare la ricerca del cane che salva l’uomo e non di quello che lo azzanna.”

È questo l’augurio di Antonia Arslan: che la fiammella della speranza non si spenga mai. In tempi troppo spesso bui,la segreta bellezza dell’altro è la sola fonte di salvezza, l’unica luce che possa liberarci dalle tenebre dell’intolleranza. E così non esiste crescita interiore senza condivisione, non c’è cammino senza incontro, non c’è amore per il Paese senza memoria delle origini.

Nelle riunioni passate ci eravamo dati anche il compito di citare romanzi umoristici: Marcello ci consiglia un vecchio divertente romanzo di Gabriel  Chèvalier “Che succede a Clochemerle?”. Lo leggerò.

Alfonso parla di Antonio Amurri: Vita di famiglia e Piccolo.Piccolissimo.

E Bergonzoni: E’ già mercoledì e io no. Roberto ci ricorda “Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano“e ci legge qualche aforisma.

Si parla di raccolta di gialli che Lucia sta leggendo, ma anch’io spesso intercalo letture più impegnate ai gialli che mi rilassano come quello che sto leggendo “La ragazza in fuga” di C.L.Taylor, assai avvincente.

Enza che non ha fatto in tempo a parlare mi ha scritto per informarmi che nel riordino dei suoi libri ha trovato e riletto con piacere Il lanciatore di giavellotto di >Paolo Volponi, romanzo di formazione ambientato nel marchigiano nel periodo fascista. Esito nel 1981.

Ma i buoni libri non invecchiano mai.

Ne sa qualcosa la gentile titolare del delizioso negozietto GiocaImmagina”. di Vicolo del Vò, 18._20190131_152429

IMG_20190131_121022Parlando di romanzi  abbiamo scoperto di avere letto entrambe sui vent’anni L’Idiota di Fiodor Dostojevsij e di esserne rimaste affascinate per sempre tanto che il grande scrittore russo è per noi insuperabile.

Un delizioso ritrovo per chi si sente ancora bambino  che presto vorrà dare spazio anche alla lettura  di libri per piccoli.

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A CACCIA NEI SOGNI, di Tom Drury, ed. NNE

pubblicato da: Mirna - 30 Gennaio, 2019 @ 11:17 am

IMG_20190130_120830Ecco il secondo romanzo della trilogia di Grouse County .

Del primo La fine dei vandalismi  ho già parlato lo scorso agosto, consigliandone la lettura.

Tom Drury, vincitore di premi prestigiosi, ha uno stile essenziale e chiaro, pacato e  pieno di un’ironia speciale.

A caccia nei sogni prosegue il racconto  con un’osservazione attenta sulla famiglia Darling nella quale soltanto  Charles, detto Tiny, avevamo imparato a conoscere nel precedente romanzo. Sono passati otto anni, Charles si è risposato dopo il divorzio, ha un bambino di 7 anni, Micha e una figliastra adolescente Lyris appena giunta a Grouse County.

Tutto sembra tranquillo in questa cittadina della provincia americana> vengono descritti abitudini, aneddoti, ma anche i pensieri minimi dei personaggi che poi si allargano come scatole cinesi a storie più grandi.

Come scrive il traduttore, Gianni Pannofino, i libri di Drury sono libri-mondo: ” ogni libro è una sorta di mare, e sotto la superficie si vedono panorami che spariscono, dimenticati, non appena si torna a galla”

L’azione, se così si può chiamare, si svolge nell’arco di due giorni, giorni che sembrano iniziare con monotona certezza delle abitudini. Ma con un incedere, che sembra senza scosse,  improvvisamente succedono fatti importanti.

Joan, la moglie di Charles vuole prendersi tempo per sè e lascia la famiglia. Dice che tornerà a primavera.

La figlia adolescente Lyris impara a conoscere i giovani del luogo, tra questi  Follard un balordo che le regala un coltelloe la far’ cadere nel fiume.

Micha sogna spesso, vuole una capretta e  rivuole la mamma.

Charles è alla ricerca di un fucile appartenuto al patrigno. Per riaverlo vive un’avventura a dir poco surreale e di una comicità travolgente ma che resta imbrigliata nello stile appositamente essenziale dell’autore.

Tutto il resto rimane nell’ombra, anzi nel sogno perchè parte della vita dei protagonisti è vissuta nei sogni.

E la percezione individuale della realtà  di ogni personaggio è veramente unica,

Dev’essere …l’aurora boreale” disse Charles

“Non credo” disse Lyris  si sta spegnendo

Quella è l’aurora, com’è vero che siamo qui in piedi” asserisce Charles.

Joan lo saprebbe” risponde Micha

In realtà è il fuoco provocato dal cherosene sparso da Follard nel bosco. Cherosene che doveva servire per vendicarsi di Charles che gli ha rotto due costole!

Si giunge a Grouse County, nel Minnesota, in punta di piedi per poi sentirsi parte di quel mondo racchiuso in un unico week end in cui gli eventi si dilatano come nei sogni.

Per partecipare  insieme con i personaggi ai sogni, all’intensita’ dei desideri, agli sforzi per diventare migliori.

Leggere allarga la vita.

 

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Una giornata di gennaio in una piccola città pedemontana

pubblicato da: Mirna - 28 Gennaio, 2019 @ 8:46 am

WP_20151107_11_20_38_ProTalvolta mi chiedo come mai sono giunta qui in questa piccola città pulita, organizzata e piena di sussulti nascosti. Da Merano a Carpi, da Londra a Munchen ,  attraverso il mare e gli oceani. E’ successo, è stato il percorso della mia vita, delle mie scelte, del Fato?

Ma se in  un mattino d’inverno, un mattino ancora notturno con un accenno di luna nel cielo violetto, qualche anitra in volo nel cielo rettangolare che vedo dal mio condominio – ma un pezzo di cielo fa parte del Tutto -io mi affaccio nell’aria frizzante  ecco che sento il pulsare della vita, del passato strettamente collegato al presente e al futuro imminente che si svolgerà in questa città: nella sua piazza rosa , nei caffè con le amiche, nei salotti allegri  delle persone più che care. L’entusiasmo dei piccoli progetti è come il caffè che sorseggio mentre ascolto una canzone e guardo il mutare del colore dell’aria.

Sono viva e so sorridere.

E mi ritrovo  in questo caldo e colorato appartamento che ha visto l’inizio della  mia vita con  Piero, la nascita di Stefania e tutti quegli infiniti accadimenti che negli anni giungono e ti definiscono e concludo che ho voglia di un’altra giornata anche se gelida, anche se non sempre soleggiata.

Ogni istante può essere una scoperta.IMG_20181114_111450

 

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GLI ANGELI INCERTI di Rocco Sestito ,ed.Del Faro

pubblicato da: Mirna - 23 Gennaio, 2019 @ 3:16 pm

Rocco Sestito, regista e drammaturgo scrive  bei romanzi originali e suggestivi.rocco sestito

Già   “Il tarlo di Ruth   mi aveva colpito molto. Avevo scritto a proposito nel mio blog:

la fantasia mette in rapporto il mondo interno della psiche col mondo esterno della realtà  e costruisce un ponte tra ciò che  si crede sia e che forse non è. E’ sempre un attraversare uno specchio per ricercare mondi paralleli e possibili a quello contingente, ma sappiamo che è dal nostro preconscio che si forgiano le fantasie che possono essere di prova o preparatorie alla vita presente.

IMG_20190123_093526Siamo sempre in bilico dunque come il funambolo Ezechiel, un  importante protagonista di Angeli incerti.

Nel prologo viene citato Origene d’Alessandria, teologo greco antico, per il quale gli uomini sarebbero i discendenti degli Angeli incerti quelli, ossia, che al momento di scegliere tra Dio e Lucifero non seppero prendere una decisione.

Non è soltanto una scelta tra il Bene e il Male ciò che accompagna la nostra vita ma sempre una scelta piccola o grande fra desideri, curiosità, responsabilità.

Questa è una storia di incertezze e scelte, anzi più storie che si intrecciano verso una direzione: quella di guardarsi dentro come se i protagonisti fossero però fuori da se stessi.

Come se fossero attori e qualcuno li guardasse.

Il proprio sguardo da spettatore sul attore.

La vita è dunque non solo sogno come diceva Calderon de la Barca, ma anche teatro dove il supremo drammaturgo dell’infinito è Dio.

Ma chi va in scena oltre agli uomini?  Ci sono anche gli angeli ?: quelle entità misteriose e imperscrutabili che ti fanno agire in un determinato modo o sono essi il riflesso del nostro imperativo categorico, delle nostre necessità?

Accanto ai protagonisti di questo suggestivo romanzo  si aggira spesso un giovane etereo dallo sguardo lucido e attento che sembra apparire nei momenti più importanti della vita di di Omar e Tito, di Vera e Monica, di Loris e Fabio.

Omar e Tito due operai sfruttati e  stanchi, se   dapprima scelgono una via bieca per mantenere il posto di lavoro,   poi si ritroveranno scegliendo l’amicizia come plus valore della vita.

Anche Monica e Vera sono preda di incertezze e vogliono provare  altri percorsi.

Vera “bruciava il suo tempo trascinandosi da un capo all’altro della città. Camminava per ore, quasi a volersi consumare, come volendo abbandonare un pezzo di sè ogni volta in una zona diversa…”

Si ritroverà insieme a Monica, Omar e Tito, Loris e Fabio di notte  nello stesso punto : accanto a un passaggio a livello chiuso.

Devono fermarsi come in una pausa d’infinito in uno”squarcio inatteso dell’eterno” . Per capirsi, per scegliere un altra via.

L’attenzione del misterioso giovane che sembra un attore dell’opera teatrale  “Giulio delle stelle”che si sta intanto  allestendo in città osserva  tutti per poi avvicinarsi all’eccezionale funambolo Ezechiel che dal suo  filo tremolante proteso  verso il cielo intuisce e sa  molte cose.

Ezechiel è staccato dal contingente più banale che rende prigionieri e riesce a “vedere” con più  attenzione gli altri.

E sa che deve aiutare il piccolo Kevin.

Una storia a incastri tra realtà, interpretazione, imperscrutabilità che si può narrare soltanto in parte perchè tanti sono gli spunti e i rimandi che Rocco Sestito ci offre come fosse una galassia di stelle.

Certamente un incentivo all’immaginazione e alla ricerca del mistero che esiste nel cosmo, intorno a noi e dentro di noi.

 

 

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LA LUNGA NOTTE DI ADELE IN CUCINA di Livia Aymonino, Giunti

pubblicato da: Mirna - 14 Gennaio, 2019 @ 11:17 am

Romanzo ricettario e viceversa.la lunga notte di adele in cucina

Volete un libro che vi tenga compagnia per più giorni?

Leggete  i pensieri, i ricordi e le ricette di Livia Aymonino che con questo lavoro ha vinto il premio Nabokov .

Una lunga notte insonne a preparare biscotti per una festa.

Ed insieme agli ingredienti che si mescolano sapientemente ecco arrivare un uragano di ricordi legati perlopiù ai cibi del periodo vissuto.

Cibi americani, italiani e regionali cucinati dalla protagonista che inutile dire è la stessa autrice.

Che cosa scatena questa carrellata avanti e indietro nella propria vita?

Proprio la festa dei sessant’anni che si avvicina. E con questa età l’inizio dell'”inverno” esistenziale.

Adele sente di essere arrivata sull’orlo della vecchiaia “senza casco

E pensare che la sua è la generazione più venerata del secolo.

I figli dei fiori degli anni settanta per i quali tutto era lecito: la vita una mela da mordere, le opportunità da cavalcare, gli amori da vivere intensamente e con libertà spregiudicata.

Ed ecco arrivare agli anni Ottanta quando la troviamo “immigrata” da Roma  nella  Milano da bere. E dove, grazie al suo lavoro, conosce Caterina Caselli, Berlusconi, ecc . ecc.

Ripercorriamo insieme a lei i cambiamenti politici, sociali, emozionali di un’epoca criticata, “scorticata e celebrata” il tutto condito dal filo rosso dell’amore per la cucina.

Una vita intensa quella di Adele che si dipana in una notte in cucina.

Un romanzo di “non-formazione sul passaggio tra l’adolescenza canuta e la vecchiaia sconosciuta.”

Con la consolazione infine di una famiglia amata che aiuterà sicuramente ad affrontare il futuro con la stessa ironia e auto-comprensione del passato.

E in più tante ricette da fare come i muffins salati cucinati dalla vostra blogger. Ottimi.

 

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BEN ARRIVATO 2019

pubblicato da: Mirna - 2 Gennaio, 2019 @ 8:49 am

Un altro anno da vivere, da legggere, da scrivere.Menecmi e Restart febbr 17 096

I calendari cambiano, ma il tempo cosmico è un continuum fluire e gli stacchi, i giorni speciali da festeggiare, per noi umani sono il pretesto per fare bilanci, nuovi proponimenti e soprattutto fermarsi un po’ per cercare di gustare  il sapore della vita. Dolce o amaro.

Amarcord V 28 Aprile 18 003E i libri, i nostri compagni ,  aiutano a capirci meglio .

Giorni di scorpacciate culinarie, di incontri e di letture.

Tanti libri da leggere alcuni consigliati dagli amici del gruppo lettura ed alcuni da me personalmente.

Da non perdere ISABEL di John Banville: un maestro che si riappropria nello stile di Henry James del suoIsabel Banville Ritratto di signora per “riabilitare” la sua eroina che nel matrimonio con l’esteta parassita Osborne aveva spento la sua originaria sete di indipendenza e intraprendenza. Nella sua smodata considerazione di  sè vuole pagare per lo sbaglio fatto, vuole pagarne le conseguenze. E resta intrappolata in un matrimonio infelice.

Ma Banville non vuole e la fa “liberare”  con nostra grande soddisfazione.

Altro genere La sorella silenziosa di Diane Chamberlain: avvincente, un po’ thriller, un po’ psicologico. Una storia di ricerca di sè da parte di due giovani donne che in un tempo sovrapposto riusciranno a trovarsi.

E poi  c’è la bravissima Renate Dorrestein autrice di Album di famiglia che ci regala Il club delle lettrici.

Scritto apposta per noi? arton149342-c13adUn gruppo di signore attempate che adorano leggere vengono invitate da un amato scrittore a fare una crociera letteraria in Scozia nello spirito  di Moby Dick.

Conosciamo le amiche  sessantenni decise e desiderose di conoscere meglio questo stravagante e supponente  Gideon de Wit che disprezza Jane Austen e forse tutte le donne! Alto, con i pantaloni di pelle, una fluente coda di cavallo sembra un macho irresistibile. Ma che comincia a deludere le nostre lettrici.

Quando poi arriverà una terribile  tempesta inizieranno avventure incredibili, “terrificanti” ed esilaranti.

Da leggere

 

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LA GUARDAROBIERA di Patrick McGrath, ed. La nave di Teseo

pubblicato da: Mirna - 14 Dicembre, 2018 @ 8:53 am

IMG_20181105_150610Chi conosce questo autore famoso soprattutto  per uno dei più grandi successi letterari degli ultimi anni , “Follia”, non si lasci sfuggire il suo ultimo lavoro “La guardarobiera” ( The wardrobe mistress ).

Un romanzo dai lati oscuri del dolore che si snoda in un crescendo di tensione degno del maestro del thriller psicologico.

1947: Londra del dopoguerra in un rigidissimo inverno ancora in pieno razionamento.

Siamo in ambiente teatrale e come in un teatro ci sentiamo dentro  la storia come spettatori ai quali viene spiegato da un coro di impersonali voci femminili ogni accadimento e ogni  pensiero dei protagonisti.

Joan, la guardarobiera del teatro, è appena rimasta vedova dell’amato marito, il celebre attore Charlie Grice.

E’ ancora bella e seducente e un giovane attore, Frank Stone,  che ha sostituito immediatamente Charlie Grice  nella pièce teatrale in cartellone , si sente attratto da lei e comincia a frequentarla.

Joan gli regala alcuni vestiti del marito e lentamente le pare che insieme ad essi sia entrato in lui parte dell’amato marito.

Intanto Vera Grice, la loro figlia, anch’essa attrice di talento deve iniziare una nuova tragedia “La Duchessa di Amalfi”. Reciterà insieme a lei anche Frank Stone e qui le cose si complicano.

Ma la follia che è in ognuno di noi –  ci suggerisce l’autore –  sta svelandosi in Joan quando aprirà sempre più spesso il guardaroba del defunto marito. In quel luogo oscuro , profondo lei sente la sua presenza. E quando scoprirà un terribile segreto nascosto in una valigetta marrone  l’amore inconsolabile che provava per lui si trasformerà in odio feroce.

La maestria di Patrick McGrath sta prevalentemente nell'”impastare” la narrazione tra descrizioni distaccate ed altre in cui tutti noi ci sentiamo presenti grazie alle voci del coro che ci illustrano i presentimenti del finale.

Ed intorno non solo il freddo che non finisce mai, ma ancora i gruppi di fascisti che non vogliono cedere il sogno megalomane e sadico  di una pulizia etnica e – sebbene proibito ormai dalla legge- si raccolgono in incontri segreti, indossano divise naziste, cercano di vivere attraverso l’odio.

E Joan questa eroina sottile, dalla pelle candida,  perlopiù vestita di nero, si trova in un vortice personale e storico dove sembra che la guerra non finisca mai.

Da leggere

 

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UNA DOLCE CAREZZA di William Boyd, Neri Pozza

pubblicato da: Mirna - 30 Novembre, 2018 @ 7:39 am

IMG_20181105_150600La biografia della fotografa inglese Amory Clay scritta come un’autobiografia romanzata  da  William Boyd, considerato uno dei più grandi scrittori inglesi viventi.

Perchè fotografare si chiede la giovanissima Amory, bambina inglese dei primi decenni del 900?

Ha appena avuto in dono dallo zio una macchina fotografica e scatta un’immagine della  festa  data nel suo giardino.  “Per cogliere quelle azioni e sottrarle al flusso del tempo. Immortalare gesti sospesi destinati a rimanere eternamente incompiuti. Catturare un millisecondo di un’esistenza e farla durare per sempre.”

amory clayRipercorriamo con Amory quasi tutto il Novecento, dalle guerre mondiali alle guerra del Vietnam dove lei, ormai sessantenne, riesce a diventare un’inviata speciale.

E le sue foto diventano famose.

Ma la strada è stata faticosa ed irta di problemi come successe alle foto scattate nella Berlino amorale e trasgressiva degli anni  anni ’30. Furono distrutte dalla censura.

Una vita intensa e speciale, piena di soddisfazioni  lavorative , di dolori, di traumi infantili  che si vorrebbero dimenticare.

Amori importanti , un matrimonio con un Lord, due figlie e tanto altro.

Una storia di una donna audace e coraggiosa che riesce ad afferrare ogni opportunità a piene mani.william boyd

Nata nel 19o8 e morta di propria mano nel 1983″

Lettura appassionante con molte fotografie in bianco e nero.

Ma chi sono le persone raffigurate?

Sono veramente Amory Clay, i suoi cari, i suoi amici?

O fanno parte del tempo passato scoperto e riordinato  da questo  grande scrittore che ama cercare  nei vari mercatini foto d’epoca?

Da leggere sicuramente

 

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LibrIncontri sul tema del Viaggio

pubblicato da: Mirna - 22 Novembre, 2018 @ 8:26 am

LIBRINCONTRI DEL 21 NOVEMBRE 2018

Da Roberto (assente raffreddato))

“Non voglio rinunciare al mio contributo al tema “Il viaggio”, su cui mi ero preparato con attenzione.

Il viaggio di cui voglio parlare è uno dei più importanti della storia dell’umanità; il libro relativo non parla del viaggio ma ne è una conseguenza diretta.

Il viaggio inizia nel 1831, lo effettua un brigantino, il Beagle, una nave oceanografica, a bordo c’è Charles Darwin, un giovane inglese, il libro viene pubblicato quasi 30 anni dopo, nel 1859, ed è

“L’origine delle specie” (sottotitolo “per selezione naturale”).

Il fatto che mi preme notare di più è che il libro è leggibile anche per i non esperti dei giorni nostri; è scritto bene, scorrevole, pieno di curiosità ed esempi che lo rendono per niente noioso.

Darwin trova una spiegazione più logica al susseguirsi delle specie sulla terra, non più intervento divino in dettaglio ad ogni procreazione od estinzione (Creazionismo), non trasformazione ereditaria degli individui a seguito delle condizioni ambientali (Lamarkismo), ma un meccanismo semplice e pervasivo che, da pochi principi, spiega moltissimi fatti.

In quegli anni la geologia aveva esteso l’orizzonte temporale della terra dalle migliaia di anni alle centinaia di milioni; forse Darwin è quello che ha capito meglio i grandi numeri: centinaia di milioni di anni, miliardi di individui, equilibri che si spostano in un ambiente che si modifica.

Un bell’esempio anche per la storia della scienza.”

Da Riccardo (assente per “nonnitudine”)

“Autostop con Buddha – Viaggio attraverso il Giappone”, di Will Ferguson, Universale Economica Feltrinelli. Un viaggio in autostop da sud a nord attraverso il Giappone seguendo la fioritura dei ciliegi.

Un vivido racconto di un’esperienza fatta di incontri con persone indimenticabili, con un paese ricco di inquietudini, squilibri, contraddizioni. Raramente la letteratura di viaggio ha saputo entrare così a fondo e con tanta garbata e partecipe ironia nell’intimo delle persone”.

IMG_20180201_111015Tanti bei libri su questo tema proposto e sui quali potremo ancora discutere.

Il viaggio per eccellenza in fondo è la nostra esistenza!

Da Enza, assente giustificata (trasloco)

…Comunque ho pensato ad un libro di viaggi che ho letto anni fa e che mi piacerebbe riprendere in mano, anche se non so più dove si trova e che forse l’imminente trasloco me lo farà ritrovare. Si tratta di “Danubio” di Claudio Magris. Non è completamento un libro di viaggio, perché, partendo dalla sorgente del Danubio fino alla sua foce, l’autore svolge un viaggio, oltre che fisico del suo territorio, anche uno nel tempo, facendo riferimento alla storia e a scrittori e poeti.

In certi punti di non facile lettura, proprio per l’insieme delle informazioni che propone. Forse non l’ho finito, ma quello che conta del viaggio non è mai la meta…

Comunque un libro di atmosfere e memorie.

On the road di Keruac, manifesto della beat generation

L’assassinio del Commendatore di Murakami Haruki (Raffaella)

La cotogna di Istanbul di Paolo Rumiz  (Emma)LibrIncontri 8 marzo 17 001 (2)

Lo Zen e la manutenzione della motocicletta di Pirsig (Stefania)

L’alchimista di Coelo e i romanzi di Jules Verne (Santo)

Madre Coraggio di B.Brecht

Il sogno del Celta di Vargas Llosa (Maria Grazia)

Viaggiare è il mio peccato di Agatha Christie (Tiziana)

L’incredibile storia dell’uomo che dall’India arrivò in Svezia in bicicletta per amore di  Per J Andersson(Lucia)l'incredibile storia

Strade blu di William Least Heat Moon (Daria) (viaggio attraverso gli States)

Autobahn di Tondelli (Alfonso)

e tantissimi altri.

Avremo tanto da  dibattere anche durante il prossimo incontro al Maso Tratta.

Mercoledì 5 dicembre

Merenda, cena….e libri!!!

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