I LEONI DI SICILIA di Stefania Auci
pubblicato da: Mirna - 25 Agosto, 2019 @ 8:33 amPer chi ama le saghe, le storie di importanti famiglie ecco in libreria l’avvincente e intenso romanzo che narra la storia della famiglia Florio.
I leoni di Sicilia, la saga dei Florio
Stefania Auci ha fatto capillari ricerche per farci conoscere come è nata questa importante famiglia siciliana partita nel 1799 da Bagnara Calabra alla volta di Palermo.
Con ferrea volontà, intraprendenza, acume commerciale da semplici commercianti di spezie riusciranno a diventare ricchi e importanti.
Dalla bottega delle spezie al commnercio dello zolfo, all’acquisto di case e terreni alla fondazione di una compagnia di navigazione.
Ma non solo.
Mentre le generazioni si succedono arrivando a Vincenzo, forte e impavido, lo slancio continua fino a trasformare un vino da poveri – il marsala -in un pregiato liquore che tutti conosciamo.
La bravura dell’autrice è intrecciare la grande storia del sud alle vicende umane dei protagonisti.
Conosciamo a fondo tutti i sentimenti di uomini e donne di questa saga, le loro tumultuose vicende private , il modo di rapportarsi tra uomini e donne, mariti e mogli, padri e figli.
Come scrive la stessa autrice che si è immersa in questa storia con passione trascinante i fatti storici che riguardano i Florio sono pienamente conoscibili e laddove non arrivava la conoscenza è giunta in soccorso la fantasia .
Spinta dal desiderio di rendere giustizia a una famiglia fuori dal comune che, nel bene e nel male, ha segnato un’epoca.
Siamo negli anni più inquieti della storia italiana – dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia.
Ma le vicende private, pur suffragate in gran parte da documenti , sono state immaginate in modo più che verosimile dalla Auci che sottolinea ” mi sono infilata nelle pieghe del tempo, cercando di ricostruire non solo la vita di una famiglia, ma anche lo spirito di una città e di un’epoca”
Da leggere
E grazie ad Enza che me lo ha prestato.
Comments Closed
I consigli di lettura di Maria Grazia Bertagnolli
pubblicato da: Mirna - 15 Agosto, 2019 @ 8:51 am
Comments Closed
IL SEGGIO VACANTE di J.K.Rowling
pubblicato da: Mirna - 12 Agosto, 2019 @ 4:13 pmRomanzo avvincente e duro dell’autrice di Harry Potter.
Uno sguardo severo sulla società contemporanea inglese – ma non solo – sui rapporti interpersonali, sui rapporti genitori e figli in cui un accentuato individualismo e una subdola competizione fanno nascere rancori, tradimenti, ipocrisie.
Eppure Pagford appare come un ‘idilliaca cittadina inglese, con la vecchia chiesa, il castello, le verdi colline, i piccoli giardini davanti ai cottages ordinati e fioriti.
Ma tutto non è come appare: dietro le linde tendine accostate covano guerre personali tra genitori e figli, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati.
Ma si salva qualcuno? mi chiedevo. C’è un personaggio verso il quale dirottare la nostra simpatia? Non certo verso Simnon il padre e marito manesco oppure verso Colin pieno di paure ossessive e neppure verso l’adolescente Ciccio che fa il bullo feroce contro la mite ragazzina pakistana .
Forse verso la debole psicologa?
Ma è così la realtà? Poco empatica e trincerata in desideri di primeggiare su tutto e tutti?
Una sorta di catarsi finale c’è ma la Rowling non vuole fare la filosofa o la moralista, vuole avvincere il lettore e ci riesce con l’amara descrizione di talune realtà.
Il seggio vacante dopo la morte di un suo membro amato da molti ( e da altri no, ovviamente) fa gola a tutti. E attorno a questo si scateneranno conflitti e risentimenti.
Una lettura per l’estate. Perchè no?
E poi la Rowling si sarà stufata a raccontare di maghi e maghetti dove il Bene trionfa .
Comments Closed
LA CORSARA – Ritratto di Natalia Ginzburg – di Sandra Petrignani
pubblicato da: Mirna - 6 Agosto, 2019 @ 3:48 pmPer chi ha amato come me e come la mia cara amica Giuliana Lessico Famigliare è doveroso leggere questa esaustiva biografia di Natalia Ginzburg scritta da Sandra Petrignani.
Sebbene l’opera della Ginzburg sia ampia e diversificta, la sua essenza, forse, è racchiusa nel suofamosissimo racconto Lessico famigliare, appunto, che parla della sua famiglia amata-odiata .
Si ride e sorride molto leggendo del loro lessico inventato ad hoc per ogni occasione da tutti i membri della famiglia, soprattutto ci rimane impresso il padre urlante con i suoi sbrodeghezzi e negritudi. Pensiamo alle liti furiose tra fratelli, genitori e sorridiamo ; in realtà ci sono voluti anni affinchè Natalia prendesse le distanze da un’infanzia che soltanto conoscendo un po’ di più la sua vita noi percepiamo sconsolata, solitaria e piena di paure.
Ce la propone, grazie alla distanza medicamentosa del tempo, con ironia distaccata.
Ma quanto cammino personale e culturale ha fatto questa scrittrice! Quanti incontri, quanto dolore, quanta letteratura.
Sappiamno del breve e intenso matrimonio con Leone Ginzburg, ucciso dai fascisti, dei suoi figli, del secondo matrimonio con Baldini e della nascita dell’amata figlia Susanna menomata gravemente.
Tutti la ricordano come una donna forte, affascinante nella sua coriacea serietà, una donna”giusta” ci dice Rossana Rossanda.
Un grande impegno nella vita.
La chiave segreta e vitale del suo narrare, ci suggerisce la Petrignani, sta in una scrittura costantemente oscillante fra vocazione autobiografica e sua negazione, trasparenza memorialistica e reticenza.
Sicuramente da leggere questo libro perchè non conosceremo soltanto le opere di una scrittrice, il suo iter lavorativo, i suoi rapporti con Pavese, Primo Levi , Elsa Morante e tanti altri, ma conosceremo una vita importante, un percorso in cui il pensiero cresce, matura e si definisce.
Comments Closed
CRONACHE DI BORZONASCA , ESTATE 2019
pubblicato da: Mirna - 31 Luglio, 2019 @ 3:58 pmCronache di Borzonasca nell’estate 2019
Si sa che in un luogo diverso intorno – che può essere trovato anche dentro di noi – tutto appaia in una luce diversa.
Benvengano dunque i mesi a Borzonasca dove le prospettive pur nella loro essenza immutabile per me cambiano di anno in anno. Io cambio perchè voglio continuare ad essere in divenire e la mia percezione è diversa su accadimenti , cose, persone, animali.
Girovagando con mio fratello per una Chiavari ventosa e semideserta un pomeriggio di fine luglio ho pensato e detto che in fondo siamo “turisti della vita”.
Condizione privilegiata perchè possiamo sempre meravigliarci di qualcosa forse già visto ma per noi sempre nuovo.
E i portici antichi di Chiavari con le sue colonne nere, una diversa dall’altra ci sono apparse meravigliose di arte e vetustà. Abbiamo respirato tutto : le belle ville con dinnanzi i bergamotti, le focaccerie fragranti sempre aperte, quell’aria di mare che sembra ombreggiare tutto di azzurrino.
Felicità.
Pomeriggi sulla terrazza vuota di rumori di TV . La consapevolezza di essere vivi e desiderosi di belle parole, sorrisi, progetti. Come non essere felici se nel cielo si scatenano stormi di rondini cantanti? O se Mimilla mi chiama sulla fascia alta per seguire un suo codice di comportamento ormai consolidato nel tempo?
Io salgo la scaletta che lei sempre guarda dalla porta finestra della cucina – come se fosse il paradiso – apro l’acqua per innaffiare l’ortensia, mi siedo sulla sdraio e ascolto, guardo, assaporo allori giganti, palma quasi da Martinica, belle di notte che crescono, e uccellini canori, più tortore tubanti (lasciamo però perdere le zanzare!!!). Mimilla è felice ed io lo sono di riflesso. Si siede sul tavolino d’ardesia e sa che in quel momento lei è la Padroncina del regno vegetale di via Marrè 49…gli altri gatti – con me come capo branco – non oseranno avvicinarsi pena una innaffiata…
Mi lascio naufragare in questi piccoli tramonti liguri cosparsi di campane, colori rosa, profumi…sapendo con sollievo che le zanzare andranno senza dubbio a colpire il mio vicino …Sua moglie mi dice che lei non è mai punta, ma le zanzare la seguono in casa…per colpire lui!
Tanto verde nel mio sguardo, tanti ricordi, emozioni, piaceri.
Felicità.
Ieri sul ponte del torrente un bel cagnolone si stava facendo accarezzare la pancia dalla sua Umana… Disteso con nessuna intenzione di muoversi… attacchiamo discorso, naturalmente. Lei mi dice che lui adora stare a Borzonasca perchè è il punto più fresco della vallata e non vorrebbe muoversi per tornare a Chiavari dove attacca briga con i suoi simili!
Certo Borzonasca quieta, con sempre meno negozi, meno abitanti, -persino la piccola comunità albanese è scesa sulla costa – sembra assopirsi e involversi in lontani e passati splendori. Ha dato i natali al celebre linguista Devoto (qui c’è la sua tomba), a musicisti, pittori, a personaggi particolari. Ma gli abitanti non sembrano costernati anzi…la piccola vita di questo borgo prosegue con ritmi lenti, appuntamenti gastronomici, chiacchiere oziose sulle panchine. “Facciamo panchina” si usa dire qui…
Intanto Borzonasca si trova tra bosco e riviera. Quasi tutti si sentono appagati: possono tuffarsi in mare in 30 minuti, possono passeggiare tra i boschi in 20, 30 minuti.
Come dice Serena, la titolare della famosa pasticceria Macera...che altro volere? Mi trovo in paradiso.
Aria celestiale l’ho trovato due giorni fa a Caregli, sopra Borzonasca. Una passeggiata di poco più di un’ora con Stefania, tra latifoglie, qualche pino, vallate verdi e d’oro. Ortensie blu, e ad un certo punto la vista dell’antica Abbazia di Borzone. Profumi di sole..
Un po’ di origano, mentuccia, fiorellini, timo.
Felicità.
Anche l’incontro con il cugino toscano che ogni anno viene a trovarmi con la sua Smart gialla è motivo di allegria.
Tutti a Chiavari per l’aperitivo e poi a mangiare pesce buonissimo sotto i portici antichi.
Felicità.
I CONSIGLI E I SALUTI DI RICCARDO LUCATTI
pubblicato da: Mirna - 29 Luglio, 2019 @ 6:39 amCiao Mirna, ciao da Riva del Garda alla Liguria … da Riva i cui primi abitanti furono i Ligures alla Liguria con i Liguri di oggi!
Qui tutto bene, fra mattine di sole e temporali pomeridiani, ora da nord e in questo momento da sud (i più pericolosi, ma siamo in casa!)
Libri.
Io leggo poco, che vuoi sono spesso a pedali, devo recuperare …
Comunque segnalo due libri
1 – “Il regno unito d’Italia (tutta un’altra storia)” – di De Marchi-Femia, Ed Guidaeditori
De Marchi è un vecchio amico. Il libro è diviso in due parti:
a) la storia fino alla battaglia del Volturno (dove gli Autori fanno vincere i Borboni) –
b) L’altra storia, cioè l’immaginato Regno Unito d’Italia dopo la vittoria militare del sud sul nord. La particolarità: nel leggere l’organizzazione del Regno, pare di leggere una nuova Utopia, nel senso che con molto buon senso gli Autori hanno espresso la loro sensibilità politica, economica e soprattutto sociale nell’immaginare la nuova organizzazione. Da qui chi vuole può trarre spunti di estrema attualità.
2- Sto leggendo a piccole dosi giornaliere “Congo” di David Van Reybrouck, Feltrinelli ed. , quasi 700 pagine: la tragedia della colonizzazione belga del Congo. Attualissimo per comprendere le cause delle migrazioni. Al riguardo ho appena pubblicato un postaltrui circa un atto di razzismo alla …. be’ lasciamo stare “alla chi”, perché ci siamo capiti.
Ecco, la chiudo qui con un abbraccione affettuoso e … salutami la fiumana bella che s’adima fra Chiavari e Siestri!
Riccardo
CONSIGLI DI LETTURA da Maria Grazia Bertagnolli
pubblicato da: Mirna - 23 Luglio, 2019 @ 3:59 pmCari amici lettori,
preziosi consigli dalla nostra Maria Grazia:
|
|
Comments Closed
CRONACHE DI BORZONASCA 2019
pubblicato da: Mirna - 15 Luglio, 2019 @ 11:15 amOltre Borzonasca
13 luglio 2019
Non ho mai visto farfalle così felici come quelle di questo tardo pomeriggio di luglio, si tuffano tra i fiori di lavanda a piroette , poi scendono verso di me – che leggo languida sulla sedia a sdraio – per condividere l’ebbrezza.
Sono i famosi momenti brevi e pieni: the moment of beings di cui parla Virginia Woolf, quegli attimi epifanici in cui ci sente in sintonia con il Creato.
Sono queste farfalle a ventaglio, gialle e arancioni che mi spingono a fermarmi dentro di me e dentro l’estate.
Ma Borzonasca non è soltanto angolo di giardino delineato da lavanda, rosmarino, timo e fiori.
Sarebbe troppo bello. E letterario.
C’è la realtà.
E questa arriva veloce dal rumore dei vicini – non da quelli angelici che mi regalano zucchine,frutti, e origano, ma da quelli di sotto.
I sub-vicini, come li chiamo io perchè la loro televisione accesa su programmi a quiz, le loro discussioni o telefonate urlanti in una lingua forte e gutturale arrivano in alto nella mia terrazzina spesso nei miei momenti più delicati quando assorta e pensosa guardo le rondini e gli aironi. E sobbalzo.
Posso fuggire sulla fascia più alta dove sono soltanto disturbata dalle zanzare e del cane delle 20.00. Quel cane nervoso che al suonare prolungato delle campane si mette a ululare a perdifiato.
Ma poi, lo sapete già, tutto si stempera nelle serate violette e fresche. I lampioncini si accendono, i profumi si ravvivano, Mimilla va sul tetto dei vicini angelici ed io finalmente riposo.
Qui, dicevo alle mie amiche, mi stanco molto più che a Trento. Non è vacanza, ma cambiamento di routine e un far rivivere e respirare questa casa tanto amata da mio marito.
Salgo tante scale, cari amici, in casa, in giardino, fuori casa. Si sa che la Liguria è fatta a terrazze,… e poi guido. Stefania mi ha lasciato l’auto ed io quasi tutte le mattine, se non c’è Grazia che mi invita a scendere a Chiavari o a Lavagna, devo vincere lo stress, e mettermi al volante.
Una quindicina di chilometri tutti curve, con motorini, biciclette, auto, furgoni…non so mai che marcia tenere, la terza, la quarta…mio fratello che spesso “raccolgo” nel paesino accanto e scende con me al mare dice che talvolta metto la quinta. Poi si è accorto che se sono distratta guido meglio. Quindi mi fa parlare, parlare…
Riusciamo sempre ad arrivare a Cavi di Lavagna alle 8.30 ed ecco il mare splendido, fresco, avvolgentemente azzurro chiaro in cui ci tuffiamo immediatamente.
Da una parte Portofino, dall’altra Sestri Levante, siamo nel centro del Golfo del Tigullio.Un paradiso.
Torniamo alla realtà, la spiaggia è piena di sassi e ciottoli, molto belli, ma scomodissimi per le piante dei piedi. Io amo passeggiare ma quando lo faccio mi accorgo che sono sempre obliqua perchè le onde modellano la battigia in diagonale.
Ma dentro l’acqua con qualche pesce che a volta mi salta intorno sono felice. E se faccio “il morto” allora sono finalmente in pace. Non sento rumori, ma soltanto l’abbraccio del mare.
Elogio del silenzio.
Non penso neppure al ritorno infuocato perchè sono calda di sole, fresca di mare, felice del momento -caffè su nel baretto dagli ombrelloni blu con le frange . Davanti il mare, i piedi nella sabbia e noi che fingiamo d’essere a Cap d’Antibes e parliamo, parliamo.
Tanti accadimenti, luoghi, cose , persone, oltre Borzonasca.
Stamattina a Chiavari con Grazia per cercare qualcosa al mercato dell’antiquariato: una lattierina Limoge, sfortunatamente senza la s finale, ma deliziosa, bianca a fiorellini rosa…2 Euro. E poi il caffè shakerato alla Vinaria, dove c’è sempre brezza e atmosfera gioiosa.
Vita pienissima dunque in questa estate…anche troppo perchè alle 22 sono già pronta per andare a dormire.
E non pensiate che Mimilla che sta diventando bulimica non mi dia da fare…praticamente lavo più i piattini e ciotole per lei che per me…
E poi le prugne che cadono…ieri anche una in testa…ma ve ne parlerò la prossima volta…
Comments Closed
MIDDLE ENGLAND di Jonathan Coe
pubblicato da: Mirna - 5 Luglio, 2019 @ 4:16 pmMIDDLE ENGLAND di Jonathan Coe
Un romanzo di ampio respiro che ci presenta un’Inghilterra alle prese con i problemi dell’ultimo decennio.
Anni di cambiamento e di tensioni, ma non solo per il Regno Unito tanto che molti accadimenti, riflessioni, prese di posizione diventano un paradigma della nostra Europa alle prese con la paura dell’immigrato, con la paura del futuro e con il timore di perdere privilegi.
Che cosa è successo all’Inghilterra dei miei libri e soprattutto alla swinging London da me vissuta con entusiasmo e spensieratezza quando in questo Paese avevo trovato tutto ciò che mi era congeniale: tradizioni ma novità, tolleranza ma buon senso, gentilezza ironica ma rispetto?
Non più i mitici anni di Mary Quant e dei Beatles, ma gli anni che preluderanno alla complicatissima Brexit.
Jonathan Coe prolifico scrittore ( nato a Birmingham nel 1961) è abilissimo nel presentarci un quadro della vita pubblica e privata (accadimenti di una tipica famiglia delle Midlands inglesi, i Trotter) negli anni che vanno dal 2010 al 2018.
Del pubblico racconta le elezioni del primo governo di coalizione, le rivolte del 2011, i Giochi olimpici del 2012, il tellurico referendum per la Brexit del 2016.
Un avvenimento tellurico non soltanto per gli inglesi ma anche per altri europei che si sentono vacillare in questo contesto politico di chiusura dove sembra che il modello di relazione si basi sull’antagonismo e la competizione, non sulla collaborazione.
Pagine interessantissime in cui ritrovarsi e capire cosa è successo in questo ultimo decennio. I personaggi di Coe sono le voci dei pro e contro Brexit, sebbene ovviamente la maggior parte rimane confusa, arrabbiata per il risultato del referendum dell’incauto Camerun.
I personaggi principali come Sophie e lo zio Benjamin piacciono.
Sophie, politically correct, cerca di essere se stessa senza compromessi, ma alla fine – e qui è il bello del romanzo perchè i nostri personaggi risolveranno una parte della loro vita – riuscirà a trovare una strada equilibrata per la sua vita privata .
E Benjamin, lo scrittore – colui che assomiglia tanto a Coe – non è un fallito come un suo studente lo definisce, bensì una persona saggia, che ha misurato il suo successo e non è venuto mai meno ai suoi valori. Sembra aderire a quel senso intatto del sé che la musica e il paesaggio inglese gli regalano in qualche occasione.
Bellissima la decrizione di quando lui e sua sorella Lois spargono le ceneri dei genitori ascoltando The Lark Ascending.
E altrettantro coinvolgente quando i protagonisti guardano in Tv la spettacolare inaugurazione dei Giochi Olimpici, commovente il senso di appartenenza e di orgoglio per il proprio paese.
Un libro su cui soffermarsi, su cui riflettere…insomma un bellissimo romanzo.
Da leggere
Comments Closed
AL DI LA’ DEI CONFINI e TROPPO FIERA,TROPPO FRAGILE
pubblicato da: Mirna - 2 Luglio, 2019 @ 4:59 pm
|