LEGGERE RACHEL CUSK assolutamente
pubblicato da: Mirna - 7 Gennaio, 2020 @ 8:58 amNata nel 1967 questa scrittrice che vive in Inghilterra ha vinto numerosissimi premi.
Amata soprattutto dalle donne per l’introspezione profonda e delicata piace per le sue storie di quotidianità apparente in cui ci si può identificare.
In ARLINGTON PARK è in rilievo sicuramente il punto di vista delle donne.
Un gruppo di casalinghe della media borghesia alle prese con mariti e figli che “succhiano” la loro vita- . Per esempio Juliet, una ragazza brillante con prospettive di una bella carriera davanti a sè, ha rinunciato alle sue aspirazioni per seguire il marito e per questo si sente “assassinata” da lui.
Anche le altre si sentono frustrate e represse, prigioniere in una gabbia dorata, in una sistuazione scelta sicuramente da loro, ma ancora imposta dalla società. Essere mogli e madri ma ciò non è più l’dentità voluta.
In una giornata di pioggia battente, triste ,la storia di queste cinque casalinghe disperate si dipana in corse per cucinare, prelevare i figli, prepararsi per un invito serale . Nevrosi, precarietrà, mogli e madri per inerzia. Specchio della civiltà contemporanea?
Comments Closed
ASPETTANDO MONSIEUR BELLIVIER di Britta Rostlund
pubblicato da: Mirna - 27 Dicembre, 2019 @ 1:25 pmMolto interessante questa giornalista svedese che abita a Parigi .
Britta Rostlund si occupa di tutto quel che riguarda la capitale francese, e in questo suo romanzo d’esordio ci fa vivere l’atmosfera cosmopolita e frizzante della città.
Ma non solo.
Ci fa capire quanto delle nostre azioni sia insensato e quanto dentro ognuno di noi ci sia sempre l’attesa di qualche cosa che ci appaghi o almeno ci spieghi il mistero della vita.
En attendant Godot ci verrebbe da dire. In realtà la protagonista un po’ in crisi…aspetta Monsieur Bellivier senza però voler indagare troppo a fondo perchè lo fa.
Sì, un po’ per soldi – è divorziata con un figlioletto a carico – un po’ per noia -si sente sola – ma forse soprattutto perchè qualcuno le dice di fare qualcosa di preciso così lei non può pensare o decidere troppo.
La sua storia sappiamo già che si intreccerà con quela Monsieur Mancebo che gestice un piccolo negozio di alimentari da cui affiorano i profumi delle spezie della sua terra nordafricana.
Anche a lui verrà chiesto da una certa Madame Cat che abita di fronte di svolgere un lavoro particolare: spiare il marito.
Oltre al piccolo mistero di cui è impregnato questo godibile romanzo noI tutti ci chiederemo alla fine se siamo “alle dipendenze di qualcosa o di qualcuno”
“Aspettando Monsieur Bellivier” è un romanzo divertente e misterioso, un’avventura per il lettore che segue i passaggi e scopre le carte insieme ai protagonisti e che, attraverso un umorismo sottile e delicato, entra in un susseguirsi di eventi che si incastreranno perfettamente alla fine del romanzo risolvendosi come un giallo mescolato ad una commedia spassosa.
Comments Closed
MILANO VAL BENE UN PO’ DI …STRESS
pubblicato da: Mirna - 20 Dicembre, 2019 @ 10:37 amL’incontro fra me e Stefania a Milano…c’è stato, nonostante bufere di neve a Trento e scioperi Alitalia.
Tutto riesce a incastrarsi alla perfezione, i miei treni in orario e Stefania a Stoccarda riesce a imbarcarsi su uno dei pochi voli attivi.
Quel soulagément!
Sollievo e voglia di rilassarsi nella bella casa di Maria Gemma piena dei suoi acquerelli e fiori e angoli creativi come lei.
Fuori una Milano scintillante e vivace.
Luci bellissime, tanta gente sorridente.
Ci incontriamo nel luogo dell’evento, molto chic e trendy.
Stefania suona benissimo Beethoven e Chopin e poi anch’essa si rilassa con il buffet .
Ma soprattutto ciò che ci ammalia è il cuore diMilano scintillante nel buio della serata.
Da piazza Duomo alla Galleria è un tripudio di bellezza.
Pensavo che anche ciò che riteniamo sforzi deve essere vissuto appieno perchè così facendo tutto acquista la rotondità della vita con le ombre e le luci.
E di luci siamo state ammaliate passeggiando nella fredda serata dicembrina .
La mattinata di sole poi ci ha regalato altri momenti vivaci, belli, poetici.
Dalle vetrine della Rinascente dedicate ai presepi napoletani all’euforia contagiosa degli ultimi acquisti, della bellezza e del sorriso .
Non potevamo non fermarci e bere il caffè all’aperto di fianco al Duomo per ammirare un’umanità sorella e raccontarci l’intenso momento vissuto nella chiesetta di san Satiro
quando abbiamo scoperto l’abside del Bramante.
Una bellezza sconvolgente che mi ha fatto piangere di gioia estasiata.
Comments Closed
LibrIncontri al Bar Città in un pomeriggio di dicembre
pubblicato da: Mirna - 18 Dicembre, 2019 @ 9:54 amMa che deliziosi i nostri incontri cultural sorridenti.
Lo devo proprio ammettere: mi piace questo gruppo di lettura.
Avendo partecipato ad altri molto più seriosi e didattici il nostro mi appare leggero, sorridente, molto molto amichevole.
Il segreto sta nella libertà di scegliere le proprie letture e di parlarne agli altri. Spesso ne siamo interessati e coinvolti e scegliamo anche noi di farle nostre.
E mentre parliamo ci sveliamo. Dimmi cosa leggi e ti dirò che sei.
Che incanto sentir parlare Maria Grazia delle sue ultime letture: lei adora le descrizioni di giardini, della natura in generale. Ecco dunque l’ultimo del premio Nobel Peter Handke La ladra di frutti. Ce ne legge un po’ ed io mi incanto e mi sembra di essere proprio in quegli angoli di paradiso.
Chiedo a Roberto, l’onnivoro lettore e amante della montagna, se anche lui ne è catturato, lui pensava invece che ai fiori e ai frutti – dice -alle zanzare, e poi continua con il suo entusiasmo per La guerra dei Trentanni perchè ha trovato un altro aggancio.Oh, cielo mi sono persa il titolo.
Sembra molto interessante ciò che suggerisce Enza Amore a Venezia e morte a Varanasi di Geoff Dyer
Da leggere o rileggere Rosa candida ci incita Emma, mentre è un po’ perplessa sull’autobiografismno di Annie Ernaux , di cui ho scritto a lungo nei post precedenti.
Sempre divertente Luciano De Crescenzo in Così parlò Bellavista…e tanti altri titoli.
Ma cominciano a sentire l’atmosfera natalizia tanto che io invece del solito caffè d’orzo piccolo macchiato senza schiuma mi prendo un prosecco come Claudio.
Credo che sia ora degli auguri tra noi e a tutti coloro che ci seguono
Comments Closed
CATTURA ATTIMI …e supera scogli
pubblicato da: Mirna - 12 Dicembre, 2019 @ 6:05 pmCome si fa a non catturare l’attimo dicembrino in cui il sole scalda il mio condominio transatlantico e il vento fa volare foglie che sembrano farfalle o ucccellini esotici? Troppo bello. Troppa vita da bere.
Naturalmente ci sono preoccupazioni per la figlia superimpegnata in Germania che deve presto volare a Milano per un concerto. Dove però la raggiungero’.
Il “delirio” prenatalizio contagia persino me : tante cose da organizzare, una torta per stasera, il pranzo di Natale con cugini a Merano, il viaggetto a Milano, Mimilla da lasciare sola per una notte, e vari incontri,visite ad amiche inferme, regalini…il mio sofà con libri accanto…. una chimera.
Ma avendo davanti a me un tempo che ora vedo incorniciato, delimitato assaporo a piene mani i momenti d’essere che io intendo quelli dove siamo proprio dentro al fluire del tempo e dello spazio e siamo.
Ripensandoci e grazie anche ai miei diari so di aver avuto presto questa capacità di fermarmi e gustare la vita. Il primo ricordo di questo genere fu una bellissima passeggiata con un’amica più grande di me da Merano verso un castello vicino. Avevo forse 15 anni. La natura, il placido scorrere dei momenti insieme ai nostri passi, mi facevano sentire felice e palpitante con il cosmo. Un momento di sole tra le rovine di Cartagine, e tanti tanti altri che prima o poi condividerò.
Anche un caffè in piazza Duomo, al sole, è da cogliere a piene mani.
E se gli attimi improvvisamente diventassero scogli?
Facile scrivere soltanto dei momenti idilliaci.
Mi sono messa alla tastiera per cercare di scavalcare l’ansia per il viaggio a Milano.
Non soloper me , ma per Stefania.
Diciamo che il mio stress è dovuto soprattutto al fatto di lasciare Mimilla ( sebbene le riempirò le ciotole di cibo) poi quello della mise che potrebbe essere o maglietta nera con collana rossa o giacca nera…praticamente la stessa che metto da vari inverni per gli eventi VIP.
E naturalmente il maltempo.
Nevicherà o no? Berretto? Ombrello?
Ma il pensiero più ansiogeno è per mia figlia germanica, sempre di corsa e con influenza appena passata…chissà se avrà l’energia domani di prendere l’aereo, arrivare a Linate, prendere la navetta, ed essere pronta per il concerto delle 18.30?
La sento poco fa al telefono, dice che sta meglio e che è contenta di suonare a Milano…ma poi sottovoce mi informa che sembra ci sia lo sciopero dell’Alitalia. E lei ha un volo Alitalia.
Non so che fare, mi agito, ma lei serafica è convinta che il suo volo ci sarà.
Io non sono Zen come lei per cui non so proprio se questo concerto si farà…ve lo saprò dire.
Certo che lei è migliorata moltissimo dalla ragazzina che non voleva fare l’angioletto al mio tè di Natale soltanto perchè aveva due linee di febbre….
Comments Closed
TRANSITI di Rachel Cusk, ed.Einaudi
pubblicato da: Mirna - 10 Dicembre, 2019 @ 8:36 amUn bel romanzo che non è forse un romanzo tipico.
Ma proprio per questo originale e godibile.
L’Io narrante parla poco di sè ma si sofferma sulle vite delle persone che incontra in un lasso di tempo che dovrebbe servirle per ristrutturare un appartamento.
Ma non è forse vero che osservando ed ascoltando le vite degli altri scopriamo sempre qualcosa di nuovo in noi?
Persino il fatto di dover sopportare gli inquilini del seminterrato che protestano in modo sgradevolissimo e volgare ai rumori del lavoro nel suo appartamento.
Chi sono quei due brutti, sporchi e vecchi individui e perchè sembrano “vivere” nel suo inconscio, nel sotterraneo di sè, con la loro rabbia e smuovere paure, rimorsi?
Gli operai albanesi che l’aiutano a mediare questo conflitto le raccontano anche parte della loro vita e tutto si intreccia insieme ai suoi ricordi, al suo presente di solitudine dopo un divorzio e forse al rapporto – da rivedere – con i figli, per ora a casa del padre.
Nelle giornate dedite sia al suo lavoro di scrittrice che al controllo lavori in casa la protagonista incontra altre persone: una cara amica,il suo parrucchiere, altri scrittori in un convegno, un potenziale corteggiatore.
Ed ognuno di essi riempie interrogativi, arricchisce riflessioni.
Si parla soprattutto del Fato che molto realisticamente dobbiamo ammettere è nelle mani degli altri.
Ciò che faccianmo o non facciamo sembra il riverbero della volontà di un altro. Da considerare bene.
Da leggere lentamente e con gusto, da sorseggiare.
RACHEL CUSK Un’autrice canadese che vive e lavora in Gran Bretagna. Classe 1967.
Questo romanzo fa parte di una trilogia tra cui il primo “Resoconto” (da cercare assolutamente) è stato inserito da “La lettura” tra i migliori 10 libri dell’anno.
Comments Closed
Momenti novembrini. Filosofia dell’autunno
pubblicato da: Mirna - 3 Dicembre, 2019 @ 8:17 amElisabetta mi ha spinto a “leggere” in profondità questo speciale momento della mia vita: i cambiamenti, i timori, le sensazioni realistiche o immnaginifiche.
Ottima idea. Si è ancor più dentro il momento. Se l’attimo fuggente non è superlativo si può colorare quelli grigi e noiosi. Stamani piove piove ancora.
Bevo il caffè e ascolto vecchie canzoni americane piene di swing. Mi afffaccio alla finestra : non ho panorami mozzafiato, ma un condominio post moderno che a me ricorda un transatlantico e dal quale posso partire per decidere la mia giornata. Intanto saluto le studentesse dirimpettaie: quattro ragazze allegre e studiose che però infastidiscono la mia vicina intollerante sia ai piccioni che ai loro schiamazzi.
Be’ stamani vedrò le amiche che non si fermano di fronte alla pioggia: ci berremo un caffè in centro, chiacchiereremo, fumeremo una sigaretta osservando i preparativi per i mercatini di Natale.
La prospettiva un bel libro, una tazza di tè, le foglie raccolte e appiccicate alle finestre…tutto goduto sul mio divano + Mimilla.
Proprio il fatto di non avere spazi sconfinati dinnanzi a me fa sì che ogni ora, ogni giornata siano un regalo. Certamente ci sono momenti di stanchezza, di nostalgia, ma ho fatto mia la riflessione della Yourcenar, cioè quella che se avesse saputo della serenità placida della vecchiaia avrebbe sofferto di meno.
Così vedo e percepisco questo periodo: fiume lento, denso di ricordi, piccoli momenti come perle, piccole prospettive.
Un caffè in un bar delizioso, respiri e sguardi tra le foglie colorate.
E presto verso il Natale.
Comments Closed
I CONSIGLI DEL lIBRiNCONTRI
pubblicato da: Mirna - 28 Novembre, 2019 @ 8:14 amEnza ha riprovato a leggere Il Racconto dell’ancella di Margaret Atwood dopo il
successo de I Testamenti ,vincitore del Booker Prize 2019 .
Inquietante, ma veramente interessante, dice
“In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’Ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.”
Roberto si dedica con buona volontà a Il Wehwolf Cronaca contadina della Guerra dei Trent’anni, 1618-1630 , di Lons
Alfonso sta leggendo Il giudizio universale del noto giornalista Gianluigi Nuzzi (che tra l’altro è suo nipote): tutti gli intrighi e i misteri del Vaticano, documenti alla mano.
Inoltre sta pensando di preparare un recital sulla Lettera al padre di Kafka. Credo che ne darebbe un’ottima interpretazione.
E’ stato così bravo lunedì scorso a interpretare Ti amo da morire.
Daria ha letto L’invisibile storia di Euridice Guzmao di cui abbiamo già parlato e i racconti di J.Conrad Youth
Giovinezza (Youth. A Narrative in originale) è un racconto autobiografico dello scrittore polacco di lingua inglese Joseph Conrad pubblicato dapprima nel 1898 sulla rivista Blackwood’s Magazine[] e nel 1902 in una raccolta (Gioventù e altri due racconti) che da questo racconto prese il nome[2]. Nel racconto viene introdotto per la prima volta, in funzione di voce narrante, il personaggio di Marlow[3].
Carla sta leggendo I giorni della nutria di Zandomeneghi e
Il passato è una terra straniera di Gianrico Carofiglio, un bel giallo vincitore del premio Bancarella 2005
Sempre stimolante ciò che emerge dalle nostre letture.
Incontri preziosi per consolidamento amicizie, consonanze e pensieri.
Il prossimo incontro venerdì 6 dicembre, sempre alle ore 16,45, Caffè Città
Comments Closed
SOTTO UN CIELO SEMPRE AZZURRO di Andrea Vitali
pubblicato da: Mirna - 27 Novembre, 2019 @ 7:36 am“Con Sotto un cielo sempre azzurro Andrea Vitali ci porta nel luogo più intimo della sua fantasia. Ammicca, invitandoci a seguirlo dietro cancelli invisibili ma che cigolano davvero, in quello spazio della nostra mente in cui conserviamo la parte più vitale di noi stessi ma che spesso crediamo non sia più possibile raggiungere, quando invece non sarebbe così difficile scoprire la meraviglia che ci circonda, soprattutto in ciò che chiamiamo follia solo perché abbiamo paura di guardare il vero nascosto in ogni cosa.Come sempre succede leggendo le storie di Andrea Vitali, medico scrittore, non si può fare a meno di sorridere e di ridere.”
Questa delicata e un po’ surreale storia ambientata nel solito luogo prediletto dallo scrittore , cioè a Bellano, è particolarmente divertente. Delicata perchè vi si narra dell’amore di un bambino verso il nonno Zaccaria, surreale perchè non è detto che ciò che non vediamo non esista.
Dopo un periodo felice trascorso insieme a vagolare per i boschi e ad imparare dal nonno i segreti della natura, ascoltando a sera le sue storie incredibili, l’io narrante – ancora bambino all’inizio del libro – ha una brutta sorpresa. Nonno Zaccaria è scomparso…al suo posto c’è Napoleone, o meglio l’Empererur come l’anziano vuole farsi chiamare. E che usa ovviamente solo la lingua francese.
Ma che è successo? La famiglia angosciata chiama il saggio dottor Pallottini che perlopiù si esprime a proverbi.
Non ci si deve agitare innanzitutto perchè la calma è la virtù dei forti e A tutto c’è rimedio fuorchè alla morte. Meglio portarlo alla clinica del dottor Mesmerelli, abilissimo nel far tornare alla normalità chi per un verso o per l’altro devia dalla solita via.
Finchè c’è vita c’è speranza conclude Pallottini affidando il nonno Zaccaria, o meglio l’Empereur alla casa di cura. E in questo ambiente troviamo personaggi esilaranti ma soddisfatti. Si sa che Sui matti non piove mai , quindi per loro il cielo è sempre azzurro.
Il Barbiere di Siviglia canta sempre e quando scopre Sansone con la lunga chioma vorrebbe tagliarglela, Paganini non smette di trillare e Gengis Khan è un avversario conquistatore del nostro Empereur.
Esilarante.
Comments Closed
GIOVANNI SONCINI ha partecipato al LibrIncontri. BRAVISSIMO!
pubblicato da: Mirna - 23 Novembre, 2019 @ 4:46 pm
piccolo saggio intitolato
LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITA’ UMANA
Carlo M. Cipolla, Professore Emerito di Storia Economica. Università di Berkeley
Edizioni Il Mulino, Bologna
Fatti:
1. gli stupidi danneggiano l’intera società;
2. gli stupidi al potere fanno più danni degli altri;
3. gli stupidi democratici usano le elezioni per mantenere alta la percentuale di stupidi al potere;
4. gli stupidi sono più pericolosi dei banditi perché le persone ragionevoli possono capire la logica dei banditi mentre la logica nella stupidità è del tutto assente;
Prima Legge della umana stupidità
Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero degli individui stupidi in circolazione:
E’ impossibile stabilire una percentuale, dato che qualsiasi numero sarà troppo piccolo.
Seconda Legge della umana stupidità.
La probabilità che una certa persona sia stupida é indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona.
Se studiamo la percentuale di stupidi fra i bidelli che puliscono le classi dopo che se ne sono andati alunni e maestri, scopriremo che è molto più alta di quello che pensavamo. Potremmo supporre che la stupidità sia in relazione con il basso livello culturale o col fatto che le persone non stupide hanno maggiori opportunità di avere buoni lavori. Però se analizziamo criticamente gli studenti ed i professori universitari la percentuale di stupidi è esattamente la stessa. Non si nota nessuna differenza nelle razze, condizioni etniche, educazione, etc.
Le femministe militanti potranno arrabbiarsi, ma la percentuale di stupidi è la stessa in ambo i sessi.
Terza Legge della umana stupidità.
Una persona stupida causa un danno ad un altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
Quarta Legge della umana stupidità.
Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide.
Dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
Quinta Legge della umana stupidità.
La persona stupida é il tipo di persona più pericolosa che esista.
Le persone intelligenti, per quanto possano essere ostili, sono prevedibili mentre gli stupidi non lo sono.
Teoria del Cipolla.
Esistono quattro tipi di persone in dipendenza del loro comportamento:
Intelligente: chi con la sua azione causa vantaggio per sé stesso, ma crea anche vantaggio a qualcun altro
Disgraziato (o Sfortunato): chi con la sua azione causa danno a sé stesso, ma crea anche vantaggio a qualcun altro
Bandito: chi con la sua azione crea vantaggio per sé stesso, ma allo stesso tempo danneggia qualcun altro
Stupido: chi causa un danno ad altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
Grafico del prof. Cipolla.
X=Tizio qualunque o anche Io; Y=Caio qualunque o anche gli Altri
Disgraziati Intelligenti
Stupidi Banditi
( Manca il grafico!) Ma Giovanni ce l’ha spiegato in modo esauriente e divertente
L’asse delle X misura i vantaggi ottenuti dalle proprie azioni.
L’asse delle Y misura i vantaggi ottenuti da altri a causa delle proprie azioni.
Chiaramente, le persone nel quadrante I sono Intelligenti, le persone nel quadrante B sono i Banditi, le persone nel quadrante D sono i Disgraziati o Sfortunati, e le persone nel quadrante S sono gli Stupidi.
E’ anche abbastanza chiaro che a seconda della loro ubicazione in questa sistema le persone avranno un maggiore o minore grado di stupidità, intelligenza, banditismo, ecc. Si può sviluppare un’ampia varietà di combinazioni come i banditi intelligenti e i banditi stupidi, in dipendenza dal rapporto beneficio ottenuto/danno arrecato.
Ognuno può utilizzare questo sistema per studiare la stupidità propria o altrui ed elaborare l’applicazione della Teoria del prof.Cipolla in tutte le sue possibili varianti.
Se tracciamo la linea diagonale M fra gli assi, vedremo che tutta la zona che si trova in alto a destra di questa linea corrisponde ad un miglioramento nel bilancio totale del sistema, mentre gli eventi e la persone dell’altro lato si associano ad un peggioramento.
Si possono effettuare una varietà di analisi interessanti studiando le variabili in ciascuno dei quadranti come Sd e Sb, lb e Id, Ds e Di. Per esempio la corda M nel lato inferiore destro della maglia delinea il bandito perfetto, uno che provoca esattamente tanto danno come a sua volta ne trae vantaggio. Ovviamente da ambo i lati della diagonale si trovano situazioni di banditi imperfetti. Bi corrisponde ai banditi intelligenti e Bs ai banditi stupidi. In un mondo popolato esclusivamente da Banditi perfetti il sistema rimarrebbe equilibrato; i danni e i vantaggi si eliminano vicendevolmente. Lo stesso effetto si verificherebbe in un mondo popolato esclusivamente da Sfortunati perfetti.
Teoricamente le persone intelligenti forniscono il maggior contributo alla società in senso generale. Però, per quanto possa sembrare brutto, anche i banditi intelligenti contribuiscono ad un miglioramento nel bilancio della società provocando nel complesso più vantaggi che danni. Le persone sfortunate-intelligenti anche se perdono individualmente provocano vantaggi altrui e possono produrre effetti socialmente positivi.
Quando la stupidità entra in scena, il danno è enormemente maggiore del beneficio a chicchessia. Ciò dimostra il punto originale: l’unico fattore pericoloso in qualsiasi società umana è la stupidità.
Il prof. Cipolla segnala che una società in ascesa tiene un percentuale maggiore di gente intelligente, mentre una società in declino tiene un allarmante percentuale di banditi con un forte fattore di stupidità (sub-quadrante Bs) fra le persone al potere ed egualmente un allarmante percentuale di sfortunati (area D) fra quelli che non sono al potere. Cipolla osserva inoltre che le persone intelligenti generalmente sanno di esserlo; i banditi anche sono consci della loro attitudine e e persone sfortunate hanno un forte sospetto che non tutto vada per il verso giusto, ma le persone stupide non sanno di essere stupide, e questa è una ragione in più che li rende estremamente pericolose.
E questo fa ritornare alla domanda originale e dolorosa: sono stupido? Ho superato vari test di coefficiente di intelligenza con buoni risultati. Sfortunatamente, so come funzionano questi test e so che non dimostrano niente.
Varie persone mi hanno detto che sono intelligente. Però neanche questo non dimostra niente. Queste persone possono essere interessate nell’adularmi, e potrebbero star tentando di usare la mia stupidità per trarne vantaggio. O potrebbero essere tanto stupidi quanto me.
Mi fermo con una piccola speranza: sono cosciente di quanto sono (o sono stato) stupido, e questo indica che non sono completamente stupido.
Corollario di Livraghi alla Prima Legge di Cipolla
In ognuno di noi c’è un fattore di stupidità che è sempre più grande di quanto supponiamo.
Comments Closed