MISIA di Misia Sert, ed.Adelphi
pubblicato da: Mirna - 24 Ottobre, 2013 @ 8:20 amFinalmente ho terminato l’autobiografia di questa straordinaria e particolare donna vissuta a cavallo dei due secoli precedenti: Misia Sert.
Libro da vacanza perchè non impegnativo, ma nel contempo interessante per chi ama l’ambiente parigino degli artisti dell’epoca. Da Mallarmè a Proust, da Faurè a Satie, e da Renoir a Bonnard e Picasso  e tantissimi altri nomi  famosi . Mi piace moltissimo immergermi in quell’epoca densa di “germinazioni” culturali, creatività , sperimentazioni. Siamo tra la  fine dell’Ottocento e la  prima metà del Novecento. In questo contesto emerge la figura di una donna che diventa la musa ispiratrice di poeti, scrittori, musicisti e pittori. Perchè?
Nata a Pietroburgo nel 1872 (10 anni prima di mia nonna) e scomparsa nel 1950, Misia lascia di sè soltanto questa autobiografia dettata negli ultimi anni di vita, eppure è famosa come se fosse un’artista completa – suonava il piano magistralmente – ma la vera opera d’arte è la sua vita. Perchè lei annusa, comprende, intuisce dove l’ARTE sta germogliando.
A Parigi, nella casa della nonna, Misia bambina conosce Liszt, Alexandre Dumas, Daudet e Fauré che le dà lezioni di piano. Sembra che questo musicista pianse quando Misia gli disse che non avrebbe fatto la concertista.
A 14 anni fugge da casa e si sposa a 15  con il suo ricco  amico Thadée Natanson. Nel loro salotto si incontrano quasi tutti gli asrtisti del tempo: persino il vanesio  Ibsen – sempre molto preso dai suoi capelli –  e Debussy che sta lavorando al suo Pelleas..
Avida di vita, di cose belle, amante del lusso, degli oggetti e delle…persone  particolari da “scoprire”, Misia non si lascia intimidire, anzi sembra ipnotizzare con il suo musetto “rosa da gatta” tutti quelli che conosce. Renoir ormai anziano la vuole ritrarre in molti quadri. Eppure non è bellissima. Nel libro ci sono alcune sue foto e vari dipinti eseguiti da Valloton, Toulouse Lautrec, Vuillard. E’ riratta spesso al piano, a cena, o semplicemente alla toeletta come quello di Bonnard che vedete in copertina
 Lei si racconta con affetto, con  nonchalance ci parla dell’ammirazione di Verlaine, di Mallarmè che le regala un ventaglio, di Zola. Tutti la adorano.
Che cosa incarna la giovane Misia nella Parigi fine Ottocento? Il pitttore Vuillard si innamora, la ritrae spesso e ne fa la sua Musa per sempre. Per lui essa incarna Ragione e Salute, quindi energia vitale e sicurezza.
Nel saggio che chiude il libro Claude Arnaud ci dà un’opinione più obiettiva di questa donna che lascia il primo marito per sposarne un altro ricchissimo, poi sposerà il pittore Josè Maria Sert , forse il suo unico grande amore, tanto da accettare un ménage a trois per non perderlo.
“Misia non è un’intellettuale, legge poco (!), ma fiuta gli individui e ne intuisce la forza creativa. “Misia incarna la salute, il riso, l’insolenza, è la gioventù e l’istinto fatti donna”
Scrive ancora Arnaud che tutti erano attratti dall”crudeltà asiatica” del suo sguardo felino. Un po’ “gatto rosa”, un po’ tigre. Questa sorta di  crudeltà “agisce come un afrodisiaco su Diaghilev “ (Ecco ancora i Balletti russi che connotano un’epoca, ecco Parade con la scenografia di Picasso…) che si appoggerà a lei come un bambino.
E poi scopre Coco Chanel.
Insomma questo libro ha il pregio di farvi entrare in particolari sconosciuti di molti artisti, ci sono deliziosi aneddoti su Degas, Mata Hari, ecc.
Donna geniale, scrive Cocteau. Ma Proust si ispira a lei per il personaggio di Madame Verdurin.
Perchè? ci chiediamo noi. La lettura di queste sue pagine ci potrà anche far scoprire  la sua tipologia.
P.S. CHE DITE’ RICOMINCIAMO CON IL GRUPPO LETTURAÂ “CONTROVENTO” permettendo?
MA LA DATA E’ ANCORA DA CONCORDARE…ASPETTIAMO ANCORA UN PO’ PRIMA DI RIUNUIRCI!
Scrive NICOLETTA:
“Ora sto leggendo Murakami,
quando comincio la lettura di un scrittore che un po’ mi interessa, cerco di leggere tutto quello che lui ha scritto. Mi è più facile entrare nel suo modo di essere, nella sua mentalità nel suo modo di ‘ srotolare’ una trama. Poi te ne parlerò
Ciao ancora”
Ciao Mirna. Oggi, sabato 26 ottobre, rientriamo da Bologna (assistenza al figlio operato al ginocchio) a Trento, per votare. Poi domenica stessa a Riva per assistenza alla nonna e lunedì, per l’Associazione Amici della Musica … quindi non so se ce la faccio ad essere a Trento per la prima riunione Controvento. Nel frattempo: ho letto SUBURRA (v. internet). Libro forte, sulla delinquenza romana (formalmente e sostanzialmente tale, cioè delinquenti formalmente tali e delinquenti paludati da politici, alto clero, etc.). Libro “da uomini” potrebbe dire qualcuno, ma romanzo verista, dico io, pet tutti e per tutte!
Adesso sto leggento Criminal bank, sulle caste dive banche inglesi, covi di … milord che hanno taroccato il LIBOR e massimizzato i costi di migliaia di miliardi di posizioni ddebitorie nel mondo … ma dopo un paio di mesi … tutto è finito nel dimenticatoio … ma non per me (ah … la perfida Albione!)
Un caro saluto a tutte e a tutti e … ANDIAMO TUTTI A VOTARE!