Inseguendo l’estate… con fiori e libri
pubblicato da: Mirna - 28 Settembre, 2013 @ 12:29 pmAnche voi provate il languore che accompagna il cambio di stagione ? L’estate sembra ancora qui, la si può afferrare nel sole del mezzogiorno , nei fiori autunnali che sprigionano tutta l’essenza dei mesi più caldi. Eppure una dolce malinconia sembra frenare con la luce che diminuisce, la mia energia. Per me l’inizio di un anno nuovo, o meglio di un nuovo tratto della mia vita è collegato con l’autunno, sia per l’inizio delle scuole che ha contrassegnato la mia vita lavorativa, sia perchè in questo passaggio sento il desiderio di fermarmi e riflettere. E di leggere con calma.
Cercatemi, ci sono. Tra le ortensie.
Uno dei miei fiori preferiti.
Siamo nei giardini Trauttmansdorf di Merano.
E’ quello che occorre nei momenti di transizione, di rimescolamento di sentimenti, desideri, timori: fiori, tanti fiori, libri, tanti libri.
Persino Sissi è rappresentata mentre legge.
Aspetto con ansia il momento dell’incontro tra fiori e libri alla fioreria Detassis: Ci riusciremo? Dovrebbe essere dopo il 12 di ottobre, mi prendo ancora un periodo di allontanamento di Trento.
Ma ci riusciremo? Leggeremo in compagnia brani che parlano di fiori e giardini: Che ne dite? Ma sappiatemelo dire così ci organizzeremo. Scrivetemi sul blog.
Come ho scritto a Grazia ho finito la Munro e presto ne scriverò le mie impressioni – sempre più che positive, of course – ed ora per frenare l’ansia della partenza per l’isola greca mi sto tuffando in due “gialli”. Vi saprò dire.
Non trovate che anche la scelta di un certo tipo di  lettura ci aiuti in certi momenti?
Sono così contenta di conoscere le vostre letture!
Grazie Gianfranco dei consigli! Non pensate che sia una “missione” sollecitare a leggere sempre di più?
L’altro giorno al Controvento, dove ci aspettano per i nostri Gruppi-lettura ho incontrato una mia ex-alunna, Veronica G., compagna di classe di Luigi. Che piacere ascoltare una giovane piena di idee. Sta seguendo un corso di grafica in Toscana, mi ha mostrato i libri di fumetti che Betty e Massimiliano hanno ben in vista nei loro scaffali. Come mi piacerebbe che un pomeriggio venisse a spiegarci questo genere di letteratura!
Ci sono tanti progetti. Fra l’altro farei parte del direttivo del nuovissimo Giardino della Arti che il 4 ottobre alle ore 18.00 nello spazio archeologico di piazzza Lodron spiegherà perchè coltivare ed espandere l’amore per la cultura e l’arte. Ci saranno canto e musica e poesie e tutto ciò che “fa dell’arte il luogo dell’inatteso e della sorpresa.”
Io sarò sull’isola greca…ma Stefania suonerà con Francesca e Maria Letizia con la sua splendida voce canterà .
Ed ora i consigli di lettura di Cinzia, mia carissima amica ed ex-collega:
l’unica cosa che mi permette di riposare veramente. Ho letto un altro dei
bellissimi gialli della Vargas, (il terzo) che ho conosciuto grazie al tuo blog
e che leggo sempre con grandissimo piacere – un buon giallo per me è l’ideale
per sgombrare la mente dalla fatica .Poi ho letto,finalmente, Eva dorme, che mi
è paciuto molto non solo per l’intreccio ma proprio per la Storia di questi
luoghi….ricordo bene, anche se ero molto giovane, i fatti di cui si
parla…..l’omicidio Moro, gli attentati….lo rileggerò proprio per prestare
attenzione ai fatti storici.
soli”…..come non comperare il giorno stesso dell’uscita il suo terzo romanzo?
(Alessandro era molto perplesso della mia “fame” incontenibile nei confronti di
questo libro)Â Molto bello, un po’ diverso, a mio parere, dagli altri. Le
recensioni su Internet, le poche che ho trovato, sono positive.
capisce solo alla fine del romanzo) sia il ritrovamento dei propri affetti,
delle proprie radici senza le quali l’esistenza sembra incompleta, vissuta
costantemente con una sensazione di “mancanza”, di una corrispondenza che non
c’è – come succede a Pari, la protagonista. Ho avuto l’impressione chea Pari
(“fata”) mancasse un pezzo di anima, un mattone che non le ha permesso di essere
se stessa, finché…..
difficoltà di amare, degli ostacoli, delle dure scelte che talvolta si devono
fare nonostante l’affetto che prova e delle dure conseguenze che anche le
scelte d’amore possono avere. Sempre sullo sfondo del suo amato
Afghanistan.
è fine a se stessa e che non si può vivere di mancanza. Alla fine, grazie al
perdurare di un istinto positivo nell’animo umano che spinge a ricercare il
bene, il desiderio di ritrovare una corrispondenza che appaghi, di capire i
perché insoluti che accompagnano la nostra vita, la ragione delle cose, insomma,
l’eco della felicità che l’uomo irresistibilmente cerca, arriva.”
Carissima Mirna, ti fa piacere sapere cosa leggiamo? Eccomi a te. Questa estate ho letto poco, quattro soli libri:1) “Tutti i racconti di Beppe Fenoglio”; 2) “Tango alla fine del mondo” (Diego Cugia, Mondadori ed.) e “Enzo Ferrari, un eroe italiano”, di Leo Turrini. 4) “Piloti che gente” di Enzo Ferrari.
Il primo: guerra partigiana ma non solo. Te ne ho già parlato, se non erro. Una volta di Fenoglio un tale mi disse “Letture da ragazzi”. Mica tanto, dico io, se i suoi libri possono farci capire cosa fu quella tremenda guerra civile.
Il secondo, tanto reclamizzato alla radio (??), l’ho iniziato ma non so se lo finirò: a mio avviso è solo un fumettone. Di buono ci ho trovato solo la descrizione di come è nata la musica del tango, per opera di emigranti italiani in Argentina.
Il terzo è un regalo ricevuto (da un mio amico albergatore in Romagna) e racconta, anzi, testimonia la vita di Enzo Ferrari, sì, quello delle Formula Uno. Io non sono assolutamente un grande appassionato di automobilismo, ma il libro è la testimonianza di “una vita”: Se poi consideri che lo leggo avendo a fianco un altro libro …
… il quarto della mia miniserie estiva, “Piloti che gente” (altro regalo ricevuto anni fa, questa volta dall’Ing. Giancarlo Spelta, caro amico torinese, all’epoca – per conto della Fiat – direttore a Modena della fabbrica delle Ferrari “da strada” – scritto proprio da Enzo Ferrari, con disegni, foto, documenti e testimonianze autentiche e d’epoca, potrai condividere con me che i libri terzo e quarto non sono libri “di sport”, ma di costume, di vita, nei quali sono descritte le varie fasi del novecento, la sua evoluzione e involuzione (fascismo), sino quasi ai giorni nostri. Per adesso, questo è il “mio tutto”. Un po’ pochino, ma sai, ho tanto da scrivere …
Carissima Mirna,
buon viaggio allora, con un pizzico di invidia, ma proprio solo un pizzico perchè so che al ritorno ci racconterai tutto con la tua grande dote di affabulatrice e magari ci mostrerai le foto( ps. sei bellissima tra le ortensie ) quindi mi sembrerà di essere lì’ anche io in Grecia ( lo sai che mi muovo pochissimo , ora con la bimba ancora meno ma verrà anche il mio momento!).
Ho finito La Caduta di Cocco… Mi è piaciuto anche se a tratti alcune descrizioni mi sono sembrate troppo didascaliche e poi ho letto che è il primo di una raccolta ( trilogia?) che ha in mente l’autore che vuole proporre un progetto di grande respiro, quasi biblico e questo non so,non mi convince.Ora sto leggendo sul mio e-reader che mi hanno regalato in occasione del compleanni il primo libro in formato digitale, Il seggio vacante ( The casual vacancy, lo ho scaricato in inglese) di Jk Rowling, l’autrice della Saga di harry Potter. Sono agli inizi, ero mossa dalla curiosità e per ora come dico di solito il giudizio è sospeso!
Un abbraccio a tutti, Camilla e Grazia siete delle lettrici fantastiche e con Mirna fate un trio perfetto!!!